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LAMBERTI Medardo

Piacenza 29.06.1890 / Piacenza 21.03.1986 

1928. Canottaggio. Eliminato Quarti di Finale otto con

Inizia a vogare sin da adolescente, quando già lavora nella lavanderia di famiglia, ed a 18 anni fa parte di molti equipaggi della “Vittorino”. Coglie il suo primo alloro importante nel 1913 quando guadagna il tricolore della “yole a 4”[1]. Poi la Prima Guerra Mondiale interrompe tutto. Al termine del conflitto riprende a vogare, con vari armi della “Vittorino”, ottenendo numerosi piazzamenti ma sporadiche vittorie di secondo piano. È solo dalla metà degli anni Venti, complici anche compagni finalmente all’altezza, che Lamberti riesce ad ottenere buoni risultati. Il 20 settembre è capovoga nell’equipaggio della “Vittorino” che si aggiudica il “4 con” alle regate di Como, nelle acque di Villa d’Este. Con lui il fratello minore Giulio, Moroni, Borella ed il timoniere Polledri. Il 27 settembre, con la “yole di mare a 4” si aggiudica la Piacenza-Cremona, interamente sul Po: con lui, oltre all’immancabile fratello Giulio, anche Moroni, Carubbi ed il timoniere Polledri. L’identica squadra rivince il 13 giugno 1926 a Piacenza, sul Po dove la “Vittorino”, coi fratelli Lamberti, si aggiudica anche l’otto. 14 giorni dopo lo stesso equipaggio è primo anche a Salò nel “4con”. Assieme al fratello passa stabilmente, ancora come capovoga, sull’otto che sembra promettere bene. Il 24 luglio i piacentini vincono una regata a S. Margherita Ligure, poi a metà agosto si aggiudicano il tricolore a Como. Nel weekend successivo, il 21 agosto, i nove si ripetono alla grande negli Europei, disputati nelle stesse acque lariane, vincendo con 4” di margine sulla Svizzera, al termine di una gara emozionante. Il 20 settembre a Lecco l’otto piacentino si aggiudica una gara internazionale. Cinque giorni dopo, sono i favoriti della Milano-Gaggiano ma si lasciano sorprendere in partenza dallo spunto della “Milano” che diventa irraggiungibile, relegandoli al secondo posto. La compagine dell’otto piacentino è ormai collaudata ed affiatata. In vista dei Giochi 1928 si allenano intensamente e con profitto.

Il 29 aprile, nella prima preolimpica disputata sul Ticino a Pavia, i nove (timoniere Achilli) sbaragliano la concorrenza e pongono una candidatura autorevole per un posto ad Amsterdam. Si ripetono a Piacenza il 27 maggio e soprattutto l’8 luglio a Pallanza nei tricolori dove lasciano a 6” i veneziani della Bucintoro. Col successo arriva anche la maglia azzurra dei Giochi. Il ritiro collegiale preolimpico viene svolto, a luglio, nella stessa Pallanza, sotto la guida degli ex campioni Scipione Del Giudice e Gaetano Caccavallo: l’otto si dimostra in forma ma nessuno si nasconde la difficoltà della prova olandese. Intanto Polledri ha ritrovato il suo posto di timoniere. Le gare olimpiche di canottaggio si svolgono nel Ringvaart, un canale a Stolen, sobborgo a sud-ovest del centro di Amsterdam. Il canale non è molto ampio e si devono confrontare non più di due equipaggi alla volta: dunque i turni sono numerosi ed il torneo diventa macchinoso. Lamberti gareggia nell’otto cui prendono parte 11 nazioni. L’esordio non è positivo: il 2 agosto i nostri sono battuti dalla Gran Bretagna, per 2”6. Il giorno seguente però c’è la scappatoia del repechage ovvero i recuperi: chi vince, continua. E gli azzurri vincono, nettamente, infliggendo alla Francia un distacco di 13”. Dunque il 4 agosto tornano in acqua per il secondo turno, per un altro successo: olandesi lasciati a 5”. Siamo nei quarti di finale e si comincia a sognare in grande, ma il risveglio è brusco. Il 7 agosto difatti gli Stati Uniti ci infliggono una sonora lezione, lasciando i piacentini a 12”: la marcia azzurra termina qui. D’altra parte gli USA sono una potenza: difatti si aggiudicano l’oro davanti a Gran Bretagna e Canada. Per l’otto azzurro comunque una prestazione sufficiente. L’armo piacentino non viene smantellato, anzi. La stessa formazione, con l’unica sostituzione di Maestri al posto di Stocchi, si ripresenta nel 1929: il 16 giugno si aggiudica la regata di Cremona, sul Po. Ai tricolori di Pallanza del 28 luglio finisce terza, battuta da livornesi ed istriani. È l’ultimo risultato per Lamberti che non si rivedrà più ad alti livelli.

lambertimedardo grande

L’otto piacentino. Medardo è evidenziato dal tondo


[1] Con lui gareggiano Busarini, Lupi, Camassi ed il timoniere Dalla Spezia