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LAMBERTI Giulio

Piacenza 13.12.1895 / deceduto nel 1985

1928. Canottaggio. Eliminato Quarti di Finale otto con

Detto Gaetano, è fratello minore di Medardo, di cui segue le orme tesserandosi per la “Vittorino” non appena terminata la Prima Guerra Mondiale. I due alternano la voga al lavoro nella lavanderia di famiglia, in pieno centro a Piacenza. Giulio stenta ad emergere ed inizialmente viene inserito nel “4 con”. Coglie il primo successo di rilievo il 20 settembre 1925 proprio col “4 con” alle regate di Como, nelle acque di Villa d’Este. Con lui il fratello Medardo, Moroni, Borella ed il timoniere Polledri. Il 27 settembre, con la “yole di mare a 4” si aggiudica la Piacenza-Cremona, interamente sul Po: con lui, oltre all’immancabile fratello, anche Moroni, Carubbi ed il timoniere Polledri. L’identica squadra rivince il 13 giugno 1926 a Piacenza, sul Po dove la “Vittorino”, coi fratelli Lamberti, si aggiudica anche l’otto. 14 giorni dopo, lo stesso equipaggio è primo anche a Salò. Entra stabilmente sull’otto, assieme al fratello. Il 24 luglio 1927 i due fanno parte dell’equipaggio che si aggiudica la regata a S. Margherita Ligure ed a metà agosto con l’otto si aggiudicano il titolo tricolore a Como. Nel weekend successivo, il 21 agosto, i nove si ripetono alla grande negli Europei, disputati nelle stesse acque lariane, vincendo con 4” di margine sulla Svizzera, al termine di una gara emozionante. Il 20 settembre a Lecco l’otto piacentino guadagna una gara internazionale. Cinque giorni dopo, sono i favoriti della Milano-Gaggiano ma si lasciano sorprendere in partenza dallo spunto della “Milano” che diventa irraggiungibile, relegandoli al secondo posto. La compagine dell’otto piacentino è ormai collaudata ed affiatata. In vista dei Giochi 1928 si allenano intensamente e con profitto. Il 29 aprile, nella prima preolimpica disputata sul Ticino a Pavia, i nove (timoniere Achilli) sbaragliano la concorrenza e pongono una candidatura autorevole per un posto ad Amsterdam. Si ripetono a Piacenza il 27 maggio e soprattutto l’8 luglio a Pallanza nei tricolori dove lasciano a 6” i veneziani della Bucintoro. Col successo arriva anche la maglia azzurra dei Giochi.

Il ritiro collegiale preolimpico viene svolto, a luglio, nella stessa Pallanza, sotto la guida dell’ex campione Scipione Del Giudice, coadiuvato da Caccavallo: l’otto si dimostra in forma ma nessuno si nasconde la difficoltà della prova olandese. Intanto Polledri ha ritrovato il suo posto di timoniere. Le gare olimpiche di canottaggio si svolgono nel Ringvaart, un canale a Stolen, sobborgo a sud-ovest del centro di Amsterdam. Il canale non è molto ampio e si devono confrontare non più di due equipaggi alla volta: dunque i turni sono numerosi ed il torneo diventa macchinoso. Lamberti gareggia nell’otto cui prendono parte 11 nazioni. L’esordio non è positivo: il 2 agosto i nostri sono battuti dalla Gran Bretagna, per 2”6. Il giorno seguente però c’è la scappatoia del repechage ovvero i recuperi: chi vince, continua. E gli azzurri vincono, nettamente, infliggendo alla Francia un distacco di 13”. Dunque il 4 agosto tornano in acqua per il secondo turno, per un altro successo: olandesi lasciati a 5”. Siamo nei quarti di finale e si comincia a sognare in grande, ma il risveglio è brusco. Il 7 agosto difatti gli Stati Uniti ci infliggono una sonora lezione, lasciando i piacentini a 12”: la marcia azzurra termina qui. D’altra parte gli USA sono una potenza: difatti si aggiudicano l’oro davanti a Gran Bretagna e Canada. Per l’otto azzurro comunque una prestazione sufficiente. L’armo piacentino non viene smantellato, anzi. La stessa formazione, con l’unica sostituzione di Maestri al posto di Stocchi, si ripresenta nel 1929: il 16 giugno si aggiudica la regata di Cremona, sul Po. Ai tricolori di Pallanza del 28 luglio finisce terza, battuta da livornesi ed istriani. È l’ultimo risultato per Lamberti che non si rivedrà più ad alti livelli.

lamberti grande

 

 L’otto piacentino che partecipa ai Giochi del 1928 ad Amsterdam. A bordo i due fratelli Lamberti: Medardo capovoga, Giulio al settimo remo

 

 

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L’otto piacentino. Lamberti è evidenziato dal tondo