INNOCENTI Danilo
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Sesto Fiorentino (FI) 27.03.1904 / Firenze 26.05.1949
1936. Atletica Leggera. 6° p.m. Salto con l’Asta
Detto da tutti “Piccio”, sin da ragazzino lavora nella bottega artigiana del padre. Presto però viene attratto dall’atletica che pratica, quando può, nel giardino parrocchiale di Sesto dove viene appositamente montata una rudimentale pedana per il salto con l’asta dato che “Piccio” ama particolarmente questo attrezzo in cui, dotato di fisico svelto ed acrobatico, sembra possedere buone potenzialità. Si fa vedere intorno ai vent’anni: nel 1924 avvicina i tre metri nel salto con l’asta. Nel 1925 mostra già una certa poliedricità: salta, lancia e corre. Il 24 maggio chiude quinto il campionato toscano del triplo (vince Romano) mentre sette giorni dopo finisce terzo nell’asta (primeggia Buzzi) dove il 9 agosto supera per la prima volta i tre metri. Nel 1926, tesserato per il “GS Cattolico” di Sesto, comincia a farsi notare con continuità. Il 25 aprile a Firenze vince 110hs e asta. Il 9 maggio a Firenze, nei campionati toscani, è secondo sui 110hs, battuto da Torre. La sua grande passione però è l’asta di cui il 23 maggio ad Ancona diventa tricolore degli juniores, saltando 3,15m e confermandosi “grande promessa”. Nella stessa manifestazione è terzo sui 110hs vinti dal napoletano Folinea. Il 3 giugno dà spettacolo nei campionati toscani a Firenze: vince asta, lungo e triplo. Tre giorni dopo, è di nuovo in pista per l’incontro Toscana-Cecoslovacchia: con 3,25m chiude terzo nell’asta, battuto da Ivo e Novy che arrivano a 3,40m. Il 12 e 13 giugno è a Napoli, all’Arenaccia, per i tricolori: finisce terzo nel triplo, alle spalle di Trabucco e Sisti, e 4° nell’asta vinta da Lambiasi con 3,59m, misura per il momento inarrivabile per Innocenti che si cimenta in varie specialità. Il 27 giugno difatti a Firenze vince nel lungo. L’11 luglio è buon protagonista a Bagni di Lucca: vince l’asta col nuovo record toscano (3,31m) e chiude terzo nell’alto, alle spalle di Palmieri e Giannini. Sette giorni dopo, fa ancora meglio: a Modena salta 3,45m e supera pure il tricolore Lambiasi. I due vincono pari merito a Desio il 1 agosto, saltando 3,42m. Nella stessa riunione Innocenti è secondo nel triplo, alle spalle di Pighi. Si rivede ai tricolori Allievi di Firenze il 12 settembre: vince i 200hs e si piazza terzo nel disco vinto da Rizzi. Poliedrico ed in crescita, deve solo scegliere la specialità in cui cimentarsi con maggiore continuità. Il 26 settembre è a Genova, per la grande manifestazione in memoria di Lunghi: nell’asta viene superato da Brausz. La stagione 1927 per lui si apre il 10 aprile a Cesena: vince l’asta ed è buon secondo sui 1500 alle spalle di Lippi. Il 21 aprile a Roma, al Motovelodromo Appio, partecipa all’incontro Italia-Polonia: chiude terzo nell’asta, battuto da Adamozal e Lambiasi, ma i nostri stravincono 78-54. Tre giorni dopo, si svolge a Firenze l’incontro Toscana-Polonia: Innocenti si aggiudica l’asta con 3,40m. I polacchi comunque si impongono 59-50. Si rivede solo il 26 giugno nella preolimpica di Faenza: nell’asta è battuto da Bulgarelli.
Nella stessa specialità tre giorni dopo vince a Sesto Fiorentino ed il 17 luglio a Modena è di nuovo superato da Bulgarelli. Il 31 luglio, nella preolimpica disputata sul campo del GSOM, arriva a 3,52m, ma è battuto da Contoli che con 3,61 stabilisce il record italiano. Si dedica anche ai lanci: il 21 agosto a Firenze è secondo nel disco dei campionati regionali, battuto dallo specialista Capecchi. Sette giorni dopo, guadagna il titolo toscano nell’asta e chiude secondo in lungo e triplo, alle spalle di Torre. Il 4 settembre è in Nazionale, a Brno contro la Cecoslovacchia: chiude terzo nell’asta, superato da Svolba e Ghini. I nostri perdono per un solo punto, 58,5 contro 57,5. Due giorni dopo, nel meeting di Praga, Innocenti è battuto nell’asta da Votava. Ai tricolori di Bologna, a metà settembre, si aggiudica alla grande il salto con l’asta, realizzando il primato italiano con 3,63m. Il 27 novembre a Genova, nel meeting per l’inaugurazione del nuovo stadio del “GS Nafta”, nell’asta viene battuto dal danese Jansen. Selezionato tra i “probabili olimpici”, partecipa in inverno a vari collegiali e segue le istruzioni del CT Gaspar. Nel 1928 passa al “Giglio Rosso” fiorentino e può allenarsi più seriamente. Esordisce il 18 marzo a Bologna, aggiudicandosi l’asta: le speranze per i Giochi diventano concrete. Incappa però in una brutta prestazione il 9 aprile nella preolimpica di Genova, sul campo della Nafta: chiude terzo, superato da Contoli e Pilati. Si riscatta un mese dopo, il 6 maggio, quando a Firenze si aggiudica il titolo regionale nell’asta e nel triplo. Il 27 maggio salta 3,60m con l’asta, misura che gli vale il successo nella preolimpica di Milano, sul campo dello “SC Italia”. Ripete la misura il 3 giugno nella preolimpica di Bologna, sul campo della “Virtus”. Sette giorni dopo, partecipa al triangolare Francia-Svizzera-Italia che si tiene nello stadio parigino di Colombes: chiude terzo nell’asta, battuto dai francesi Ramadier e Vautier. I nostri perdono il confronto con la Francia (132-108), pur superando nettamente la Svizzera (ferma a 69). Tra la fine di giugno ed i primi di luglio Innocenti partecipa ai tricolori di Milano, disputati sul campo della “Forza e Coraggio”: vince l’asta, ma il suo 3,60m non convince pienamente i tecnici che gli chiedono di più. Non vi riesce: nell’ultima preolimpica, il 15 luglio a Bologna, salta 3,50m. Niente da fare: viene escluso dalla lista per i Giochi. Si rivede solo il 28 ottobre sul nuovo campo del Galluzzo a Firenze dove si aggiudica l’asta. Nel 1929 gareggia poco. Prima gara il 12 maggio a Roma, nello stadio del PNF: vince l’asta e nel triplo è battuto da Facelli. Il 23 giugno a Cesena è superato da Ghini nell’asta. Il 14 luglio a Bologna gareggia in Nazionale nel triangolare Italia-Francia-Svizzera, ma nell’asta finisce solo quinto. I nostri comunque vincono l’incontro, con 127 punti davanti a francesi (122) ed elvetici (62).
Innocenti si rivede il 21 e 22 settembre ai tricolori di Bologna, disputati nel “Littoriale”: chiude terzo nell’asta, sopravanzato da Lambiasi e Ghini. Rientra in campo solo il 29 giugno 1930 quando a Firenze guadagna il titolo regionale del triplo e dell’asta. Il 20 luglio è selezionato in Nazionale per l’incontro Svizzera-Italia a Basilea: chiude 4° nell’asta (vince Galletto), ma i nostri comunque si impongono 88-69. Con lo stesso Galletto ferito ad una mano dopo una caduta non indolore al termine di un salto, Innocenti ha via libera ai tricolori di Udine il 27 luglio e si aggiudica il titolo dell’asta, specialità in cui primeggia anche il 10 agosto a Borgo S. Lorenzo. Il 7 settembre, sul campo genovese della Nafta, si aggiudica la gara di salto con l’asta. Si ripete il 19 ottobre a Bologna nel “Campionato delle Regioni Alta Italia” ed il 2 novembre a Firenze, sul campo del “Giglio Rosso”. Nel 1931 va a fasi alterne. Il 31 maggio a Bologna nell’asta è battuto da Mazzocchi. Torna nel capoluogo felsineo il 7 giugno per Italia-Francia: nell’asta, vinta da Ramadier, chiude terzo. I nostri si impongono 78-69. Il 26 luglio a Roma, sul campo Lazzaroni, vince la gara dell’asta valevole come una delle prove tricolori[1]. Il 9 agosto gareggia a Budapest nell’incontro Ungheria-Italia vinto dai magiari 78-64: chiude secondo nell’asta, battuto dal magiaro Zsuka. Il 22 agosto è a Londra, Stamford Bridge, per Inghilterra-Italia, vinto 83,5-62,5 dai padroni di casa: nell’asta è battuto da Ford. Il 30 agosto si impone nell’asta a Borgo S. Lorenzo. Sette giorni dopo, a Firenze finisce quarto nel triplo l’ultima prova tricolore. Il 27 settembre, al “Brumana” di Bergamo, partecipa ad Italia-Svizzera, vinto dagli azzurri nettamente, 104,5-69,5: Innocenti chiude secondo nell’asta, battuto da Meier. Il 4 ottobre, all’Arena di Milano, vince l’asta e conquista i punti necessari per aggiudicarsi pure il titolo italiano, primeggiando nell’apposita classifica basata su più prove nel corso dell’annata. Ha un brusco calo di rendimento il 18 ottobre nel “GP Regioni” a Firenze: nell’asta difatti chiude solo terzo, superato dai semisconosciuti Deluchi e Ratta. Non va meglio, di nuovo a Firenze, nella prima preolimpica del 1932, disputata il 21 aprile: termina difatti ancora sul gradino più basso del podio, superato dallo stesso Deluchi e Mazzocchi. Nella seconda indicativa, organizzata il 15 maggio all’Arena di Milano, chiude secondo, battuto ancora da Mazzocchi. Identico risultato il 5 giugno a Bologna, nell’ultima preolimpica: i suoi risultati non gli permettono di essere selezionato per i Giochi anche perchè la trasferta a Los Angeles è molto costosa in termini economici e si cerca dunque di lesinare sul numero degli azzurri, preferendo inviare solo quelli capaci di garantire un rendimento su alti livelli.
Innocenti ritrova comunque la Nazionale il 19 giugno a Zurigo per Svizzera-Italia: vince nell’asta, a pari merito con Mazzocchi, alla quota di 3,60m. Prestazione onorevole, ma i tecnici non cambiano idea. I nostri si aggiudicano il confronto 92-65. Torna in azzurro il 24 luglio a Udine, per Italia-Austria e si rende protagonista di un gran salto che gli vale il successo: con 3,79m difatti ottiene il primato italiano. Peccato non aver ottenuto questa misura in tempo utile per i Giochi. Innocenti si rivede il 17 e 18 settembre a Pisa per i tricolori dove chiude quarto nel triplo appannaggio di Guglielmi. 14 giorni dopo, vince il titolo italiano nell’asta al “Littoriale” di Bologna. Riguadagna così l’azzurro per Italia-Ungheria, disputato a Torino il 16 ottobre: chiude secondo nell’asta, superato da Zsuffka, ma i nostri si impongono 72-69. Il 4 novembre a Napoli vince l’asta nella finale del “GP Regioni” oltre a finire ottavo nel triplo vinto da Tabai. Nove giorni dopo, a Firenze termina quarto il tricolore di decathlon vinto da Contieri, dimostrando dunque buona ecletticità. Nel 1933 la musica non cambia. Il 2 aprile vince agevolmente il campionato sociale della “Giglio Rosso” nell’asta. Il 14 maggio a Firenze viene battuto nell’asta dal tedesco Wegener. Si riscatta una settimana dopo quando, a Modena, ottiene il record italiano con 3,82m. L’11 giugno è in Nazionale, allo stadio parigino di Colombes, per Francia-Italia, ma delude fortemente, chiudendo solo quarto (su 4) mentre vince l’altro azzurro Galletto. I nostri si aggiudicano l’incontro 80-68. Il 29 giugno a Torino è battuto nell’asta dallo stesso Galletto. L’ 8 luglio a Londra è protagonista di una grande gara: con 3,83m stabilisce il primato italiano. Il 30 luglio a Firenze si aggiudica il titolo italiano. Il 17 settembre è in Nazionale per Italia-Inghilterra all’Arena di Milano: nell’asta finisce terzo, superato da Galletto e Philipson. I nostri si aggiudicano l’incontro 85-62. Il 1 ottobre ancora in azzurro, stavolta a Vienna per Austria-Italia: nell’asta è battuto da Proksch. Gli azzurri vincono 73-58. Il 15 ottobre a Torino è battuto nell’asta dall’argentino Tojmarich. 14 giorni dopo, primeggia nella stessa specialità a Trieste. Nel 1934 esordisce il 3 giugno nel “GP Fidal” a Torino: nell’asta è battuto da Mazzocchi. Compie un bell’exploit il 17 giugno quando è in Nazionale a Losanna, per Svizzera-Italia: vince nell’asta, ottenendo con 3,92m il primato italiano. Gli azzurri si aggiudicano il confronto 91-66. Sette giorni dopo, Innocenti è ad Anversa per un’importante riunione internazionale nello Stadio Olimpico: nell’asta è battuto solo dallo svedese Lindblad. L’8 luglio a Firenze si aggiudica in scioltezza il campionato zonale nell’asta. Il 29 luglio si conferma il miglior astista italiano: all’Arena di Milano vince il tricolore, saltando 3,95m che gli vale l’ennesimo record nazionale. Il 12 agosto primeggia pure a Bologna. Il 7 settembre chiude al sesto posto la prima storica edizione degli Europei, disputata a Torino: nell’asta vince il tedesco Wegener. Otto giorni dopo, Innocenti a Trieste si aggiudica facilmente la gara dell’asta, ripetendosi poi il 2 ottobre a Napoli in Italia-Austria, incontro che i nostri vincono 76-56. Il 21 ottobre a Firenze termina terzo il tricolore di decathlon, alle spalle di Contieri e Lux. Quindi è protagonista ai cosiddetti “Giochi Partenopei” di Napoli, voluti da Mussolini in persona per celebrare i fasti atletici nazionali: l’11 novembre si impone nell’asta di cui ormai è il nostro miglior esponente.
Nel 1935 se la prende comoda ed esordisce il 16 giugno a Torino nel “GP Fidal” dove primeggia nell’asta, bissando il successo il 6 luglio a Firenze dove il 28 luglio si aggiudica anche la gara che vale il titolo italiano, con un buon 3,80m. Il 4 agosto è invitato a Parigi per una grande riunione internazionale: chiude buon terzo, alle spalle dello statunitense Roy ed il francese Remadier. Lo stesso Roy è l’unico a superarlo il 25 agosto all’Arena di Milano, sotto la pioggia e davanti a 25mila spettatori. Il 1 settembre torna in Nazionale, a Berlino per il pentagonale con Germania, Ungheria, Svezia e Giappone: chiude terzo nell’asta, battuto dal giapponese Nishida e lo svedese Lindblad mentre gli azzurri finiscono quinti nella classifica finale vinta dalla Svezia, per una prestazione globale poco esaltante. Il 22 settembre è a Torino per Italia-Francia: nell’asta è battuto da Ramadier, ma gli azzurri comunque si aggiudicano il confronto 83-65. I nostri vincono pure il 6 ottobre a Vienna, superando 78-54 gli austriaci: Innocenti primeggia nell’asta. Il 20 ottobre a Bologna finisce sesto il tricolore di decathlon vinto da Gasti. Nel 1936 ovviamente cerca la qualificazione ai Giochi. Inizia bene: il 29 marzo a Rapallo vince l’asta che, alla fine, è la specialità in cui si disimpegna meglio e dove rivince il 21 aprile nella preolimpica di Verona ed il 17 maggio a Bologna. Il 30 maggio all’Arena di Milano, a sorpresa, è invece battuto da Boscutti. Il riscatto arriva ai tricolori di Bologna il 29 giugno: Innocenti vince l’asta ed ipoteca la maglia azzurra di Berlino. Ovviamente, viene convocato dal CT Comstock per il ritiro collegiale preolimpico, con sede alla “Pensione Montesenario” di Bivigliano, sulle colline toscane, con allenamenti al “Berta” di Firenze dove il 14 luglio Innocenti vola a 3,96m, ritoccando il suo primato italiano: è pronto per i Giochi. Il 19 luglio si parte, in treno, da Firenze per Berlino dove le gare di atletica leggera si svolgono all’Olympiastadion. Innocenti il 5 agosto partecipa al salto con l’asta che vede presenti 30 atleti di 21 nazioni. Dopo un’agevole qualificazione a 3,80m, Innocenti riesce a superare la fatidica soglia dei 4,0m, ottenendo dunque il primato italiano, ma poi la sua gara si arena e chiude buon 6° p.m. L’oro va allo statunitense Meadows con 4,35m, argento e bronzo se lo dividono letteralmente[2] i nipponici Nishida ed Oe che allo spareggio prevalgono sull’altro statunitense Sefton (i tre avevano saltato 4,25m). Per Innocenti una prestazione più che sufficiente: oltre tutto s’è migliorato nel giorno più importante, chiaro segnale di essere arrivato preparato a puntino anche sotto l’aspetto mentale all’appuntamento della vita. Sulla via del ritorno a casa, molti azzurri si fermano a Cassel dove il 19 agosto Innocenti vince la gara dell’asta. Ritrova la Nazionale il 30 agosto a Torino, per Italia-Giappone, ma delude: finisce difatti terzo, superato dai nipponici Nishida e Adaki. I nostri comunque vincono 92-81. Innocenti si rivede solo l’11 ottobre quando a Firenze vince l’asta, specialità in cui ritrova la Nazionale il 25 ottobre a Roma, per Italia-Austria: porta il primato nazionale a 4,01m, ma non gli basta perchè Proksch salta 4,05m. I nostri comunque si aggiudicano il confronto 73,5-50,5. Il 1 novembre Innocenti termina quinto il tricolore di decathlon vinto da Mori. Il 1937 è l’ultimo anno da protagonista nell’asta: vince a Firenze il 25 luglio il titolo nazionale ed è secondo a Colombes contro i francesi il 12 settembre, saltando 3,80m. E’ presente agli Europei di Parigi del 1938, ma non riesce a classificarsi. Si tratta dell’ultima delle 26 gare che lo hanno visto vestire la maglia azzurra. Ormai il numero uno della specialità è Mario Romeo ed a Innocenti non resta che ambire a onorevoli piazzamenti. Nel 1943 disputa il suo ultimo tricolore, classificandosi al sesto posto.
[1] Quell’anno difatti il titolo italiano viene assegnato in base ai piazzamenti ottenuti in prove prefissate
[2] L’argento è di Nishida, ma una volta tornati in patria, i due atleti dividono a metà le rispettive medaglie, tenendone ciascuno un pezzo d’argento ed uno di bronzo