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GONNELLI Tullio

Pieve di Cento (BO) 21.11.1912 / Hampden (USA) 12.01.2005

1936. Atletica Leggera. MEDAGLIA DI BRONZO 4x100 (con Caldana, Ragni, Mariani)

Dal fisico, per l’epoca, possente e statuario (1,84mx78kg), inizia a praticare atletica intorno ai 18 anni di età, a livello locale. Poco a poco comincia a vincere e segnalarsi. I primi risultati importanti arrivano nel 1933: il 2 luglio a Bologna chiude al terzo posto i 200 validi per il tricolore di “prima categoria”, alle spalle di Ferrario e Trevisan. 14 giorni dopo, ancora nel capoluogo felsineo, si aggiudica il titolo regionale sui 200. Il 29 luglio a Firenze viene eliminato in semifinale nei tricolori dei 100, vinti poi dal 18enne Mariani. Il giorno seguente è ottimo secondo sui 200, superato solo da Ferrario. Il 27 agosto, all’Arena di Milano, è battuto sui 100 dal friulano Di Blas. Il 7 settembre a Torino vince la staffetta olimpionica dei Mondiali Universitari[1]: con lui Giacomelli, Ferrario e Beccali. Due giorni dopo, è argento nella 4x100[2], alle spalle della Germania. Ottiene invece solo il quarto posto sui 200 vinti dal ceco Engel. Il 1 ottobre esordisce in Nazionale, a Vienna per Austria-Italia: vince la staffetta olimpionica[3] che tra l’altro realizza pure il record italiano (3’24”5). Gli azzurri si aggiudicano l’incontro 73-58. Sette giorni dopo, ritrova la Nazionale, a Padova per Italia-Svizzera: vince 200 e 4x100[4]. Gli azzurri si impongono 93-65. Il 15 ottobre a Torino termina quarto sui 100 vinti da Toetti. 14 giorni dopo, a Trieste è battuto sui 100 dal magiaro Paisz e dall’austriaco Rinner. Gonnelli si rivede in pista solo il 3 giugno 1934 a Torino nel “GP Fidal”: chiude quarto i 100 vinti da Toetti. Sette giorni dopo, vince i 200 a Bologna e si guadagna la convocazione in Nazionale per Svizzera-Italia a Losanna. Proprio sui 200 Gonnelli vince, bissando il successo nella 4x100[5] e gli azzurri si aggiudicano il confronto 91-66. L’8 luglio a Bologna Gonnelli guadagna il campionato zonale dei 100. Sette giorni dopo, ad Ancona sulla stessa distanza è sopravanzato da Toetti e Castelli. Il 22 luglio a Forlì Gonnelli si aggiudica il campionato zonale sui 200. Nel weekend successivo gareggia ai tricolori, svoltisi all’Arena di Milano: secondo sui 200 e 4° sui 100, gare entrambe vinte da Toetti. Il 12 agosto a Bologna Gonnelli chiude al terzo posto la classifica del “GP Velocità”, basato su tre prove (50-100-150) dominate dallo stesso Toetti. Sette giorni dopo, ritrova la Nazionale per Ungheria-Italia, disputata a Budapest di fronte a 30mila spettatori: vince la staffetta olimpionica[6], ma gli azzurri perdono 65-76. Quindi tocca alla prima storica edizione degli Europei, disputati a Torino: il 9 settembre Gonnelli chiude sesto nei 200 vinti dall’olandese Berger.

Poi Gonnelli parte per l’America, assieme ai “Littori”, gli Universitari che sono stati invitati per una tournée dai più importanti atenei della costa orientale. Si comporta bene: a Cambridge (Harvard) vince 4x100 e staffetta olimpionica mentre chiude secondo i 100 dietro Greene, allo Yankee Stadium di New York si aggiudica nuovamente la staffetta olimpionica ed è secondo nella 4x100. Si rivede in pista solo il 30 giugno 1935 quando all’Arena di Milano è battuto sui 100 da Ragni. Sei giorni dopo, a Firenze si aggiudica i 200. Sulla stessa pista, il 27 e 28 luglio, ottiene una splendida doppietta tricolore 100-200: ha raggiunto la maturità agonistica. Il 25 agosto all’Arena di Milano, sotto la fitta pioggia e davanti a 25mila persone, finisce sesto sui 100 vinti da Toetti, in un prestigioso incontro internazionale con statunitensi e francesi. Il 31 agosto a Berlino è in Nazionale per il pentagonale con Germania, Svezia, Ungheria e Giappone, ma non va molto bene: chiude quinto sia i 200 che la 4x100[7], vinti rispettivamente dal magiaro Sir e dalla Germania. Gli azzurri finiscono quinti. Gonnelli si rivede ad inizio 1936: il 29 marzo a Rapallo, dove si è tenuto il primo collegiale preolimpico, viene battuto da Ferrario in una prova su 350m. Non va meglio a Firenze il 26 aprile: solo quinto sui 400 vinti da Tavernari. Se vuole andare ai Giochi, deve fare di più. Il 17 maggio a Bologna torna sui 100, ma finisce quarto (primeggia Mariani). Il 30 maggio nella preolimpica dell’Arena è battuto sui 200 dal magiaro Kovacs, ma pare in buona forma. Un mese dopo, il 29 giugno, termina secondo i 100 dei tricolori, a Bologna: lo supera solo Mariani. La maglia azzurra di Berlino è sua, anche in chiave-staffetta. Viene difatti convocato dal CT Comstock per il ritiro collegiale preolimpico, con sede alla “Pensione Montesenario” di Bivigliano, sulle colline fiorentine, con allenamenti quotidiani al “Berta” dove il 14 luglio chiude secondo i 100, battuto ancora da Mariani. Cinque giorni dopo, partenza in treno per Berlino.

Le gare olimpiche di atletica leggera si svolgono all’Olympiastadion. Gonnelli l’8 agosto si schiera nella 4x100 cui partecipano 15 nazioni. Assieme a lui, Caldana, Ragni e Mariani. Nella batteria gli azzurri, con un buon 41”1, chiudono al secondo posto alle spalle degli imbattibili USA che eguagliano il primato mondiale (40’0”). Superano il Sud Africa e la Finlandia mentre la Jugoslavia è squalificata: accedono comunque alla finale del giorno seguente. Gli USA danno spettacolo: altro record mondiale (39”8) ed oro assicurato. Ma l’Italia è grandiosa e con 41’1 guadagna uno splendido argento davanti ai padroni di casa tedeschi, per una performance fenomenale, legata anche ad un perfetto sincronismo nei cambi, studiato e ripetuto più volte in allenamento sotto i dettami del CT Comstock. Quarta l’Argentina e quinto il Canada mentre i Paesi Bassi sono squalificati. Grandissimo risultato per i nostri, inatteso ma per questo ancor più esaltante. Sulla via del ritorno a casa, alcuni azzurri si fermano a Cassel dove il 19 agosto Gonnelli è secondo sui 100 alle spalle del tedesco Neckermann. Ritrova la Nazionale già il 30 agosto a Torino, per Italia-Giappone: vince bene i 200 e la 4x100[8]. I nostri si impongono 92-81: a decidere sono proprio i successi nelle staffette. Il 13 settembre Gonnelli vince i 100 a Firenze dove si ripete l’11 ottobre ma sui 200. Torna ai 100 e si impone il 18 ottobre a Treviso. Sette giorni dopo, a Roma sulla stessa distanza, in Italia-Austria, è battuto da Mariani, ma si impone nella staffetta olimpionica[9]: i nostri vincono 73,5-50,5. Il 28 ottobre a Novara Gonnelli si aggiudica i 200 mentre il 1 novembre a Venezia è superato di nuovo da Mariani sui 100. Nel corso del 1937 è quinto nei 200 dei Campionati nazionali ed è frazionista nella 4x100 azzurra che batte i francesi nell’incontro di Colombes del 12 settembre. Dopo aver vinto ai Campionati inglesi, disputati il 16 luglio 1938, la gara di staffetta 4x110y con il quartetto del G.S. Baracca (completato da Ragni, Bertoletti e Mariani), otto giorni più tardi a Bologna si impone ai Campionati nazionali nei 200 e nella staffetta 4x100.

Si aggiudica queste due ultime gare anche nei tricolori del 1939, anno che lo vede trionfare ai Mondiali Universitari di Vienna nei 200 e prendere parte a due incontri della Nazionale: il primo disputato contro l’Ungheria a Torino l’1 e 2 luglio (vittoria con la 4x100 e argento nei 100 e 200) e il secondo il 15 e 16 luglio a Milano, dove la maggiore caratura degli atleti tedeschi lo relega al quarto posto nei 200 ed al secondo nella staffetta veloce. A fine mese alcuni dei migliori atleti italiani vanno in trasferta in Germania e il 29 luglio Daelli, Monacci, Gonnelli e Mariani stabiliscono a Berlino il nuovo primato nazionale della staffetta 4x100m correndo in 40”8. Questo record sarà ulteriormente migliorato l’anno dopo: il 14 settembre 1940 nel confronto contro i tedeschi, Tito, Gritti, Daelli, Gonnelli corrono in 40”6, in quella che è la penultima presenza in maglia azzurra del velocista bolognese, preceduta dall’incontro di Stoccarda ai primi di agosto del 1940 e seguita dal confronto di Bologna alla fine di giugno 1941. Avversari sempre i tedeschi. È di fatto la gara conclusiva di Gonnelli che, dopo aver vinto i titoli nazionali di staffetta 4x100 e 200 nel 1940 e gareggiato nella 4x100 della Nazionale nel 1941, non compare più nelle cronache sportive. Dopo la guerra si trasferisce negli Stati Uniti e si dedica al golf. A lui è dedicato l’impianto di atletica di Cento.

 


 

[1] Studia infatti Economia, in cui poi consegue la Laurea

[2] Con lui gareggiano Di Blas, Ferrario e Gesa

[3] Con lui gareggiano Beccali, Ferrario e Facelli

[4] Con lui gareggiano Castelli, Ferrario e Gesa

[5] Con lui gareggiano Castelli, Trevisan e Mariani

[6] Con lui gareggiano Tavernari, Toetti e Lanzi

[7] Con lui gareggiano Mariani, Ragni e Toetti

[8] Con lui gareggiano Mariani, Caldana e Ragni

[9] Con lui gareggiano Lanzi, Ragnie Rossi


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