GOBBATO Giuseppe
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Voghera (PV) 28.05.1914 / deceduto
1936. Atletica Leggera. 14° 50km marcia
Comincia a marciare giovanissimo, tesserato per il “GS Isotta Fraschini” di Milano. Coglie il suo primo risultato significativo a soli 14 anni, il 7 ottobre 1928, giungendo secondo dietro Gariboldi nella “GP Mussolini” a Milano, su 10 km. L’anno seguente ottiene il suo primo successo, gareggiando tra gli Allievi, in una 5 km sul campo meneghino dello “SC Italia”, il 7 aprile 1929. Il 9 maggio si confronta coi più forti nel campionato milanese dei 15km all’Arena: chiude buon terzo, alle spalle dei già affermati Bosatra ed Olivoni. Dieci giorni dopo vince una 10 km a Milano riservata agli Allievi. Si ripete il 26 maggio sul campo dell’Isotta Fraschini. Il 16 giugno è tra i favoriti della 10km nella finale del GP Juniori a Roma: finisce secondo, battuto da Tercovich. L’anno seguente continua la sua ascesa anche se, a soli 16 anni, deve confrontarsi con marciatori più smaliziati ed esperti. Il 2 marzo chiude quarto la prima gara dell’annata, il “GP Mussolini” a Milano, alle spalle comunque di campioni come Bosatra, Giani e Pavesi. Il 4 maggio non ha paura del confronto e si tuffa nel prestigioso “Giro di Milano”: parte fortissimo, va in testa, sorprende tutti per il suo ardore, ma alla distanza cede e finisce lontano dai primi (vince Pretti). Il 29 giugno a Vigentino partecipa al campionato lombardo dei 5km: chiude ottimo secondo, battuto da Bosatra che si aggiudica anche il titolo regionale sui 14 km, disputato allo Stadio Sinigaglia di Como il 6 luglio quando Gobbato finisce sesto. Nel 1931 si comincia già a pensare ai Giochi di Los Angeles che per Gobbato, data la giovane età, sembrano rappresentare un sogno. Però è della partita. Il 12 luglio chiude 7° il “Giro di Milano” vinto da Brignoli e valido come prima indicativa olimpica. Il 26 luglio all’Arena di Milano si ritira nella 30 km che ha la funzione di ulteriore preolimpica (vince Rivolta). Il 15 agosto Gobbato vince una prova sui 3km a Lavagna, davanti niente meno che a Frigerio ed al sempre ottimo Valente. I due però, con l’oro olimpico clamorosamente sconfitto, lo costringono al terzo posto sui 10 km a Borgosesia il 30 agosto. Gradino più basso del podio anche il 13 settembre nella “Coppa Città di Napoli” dove a precederlo sono Valente e Brignoli. Terzo posto pure sette giorni dopo nella “Coppa Mussolini” a Milano, 40 km con partenza ed arrivo all’Arena: Rivolta e Brignoli gli arrivano davanti.
Comunque Gobbato è in forma: il 27 settembre chiude difatti secondo il tricolore della 50km, disputato sul percorso Milano-Como. A batterlo il solo Rivolta, per un distacco di sette minuti. Sette giorni dopo, finisce al terzo posto la Castellammare-Sorrento di 22 km, sopravanzato da Frigerio e De Petra. Ormai però è entrato nel giro dei nostri migliori marciatori: l’11 ottobre finisce ottimo secondo, superato solo dal grande Frigerio, sui 24 km della “Coppa Binda” a Castellanza. Il 28 ottobre all’Arena di Milano chiude al terzo posto una 5km, sopravanzato dallo stesso Frigerio ed il quotato svizzero Schwabb. Nel 1932 Gobbato cerca la qualificazione olimpica anche se la qualità degli avversari appare piuttosto alta. Il 20 marzo all’Arena di Milano si disputa la prima indicativa per i Giochi: Gobbato chiude sesto, lontano dal vincitore Frigerio e la strada verso Los Angeles si fa subito in salita. Stesso risultato il 24 aprile nel “Giro di Roma” di 31,2km dove a vincere è Olivoni. Tutto si complica col ritiro il 7 maggio nel tricolore di “maratonina di marcia”, disputato a Firenze nel parco delle Cascine su 35km e vinto da Brignoli. Il 26 maggio si svolge la preolimpica di Bologna, su 40 km: Gobbato chiude quarto, superato nell’ordine da Brignoli, Rivolta e Frigerio i quali sembrano avere le migliori chances in chiave azzurra. Intanto Gobbato si consola col successo nella 10km a Galliate il 29 maggio, ma su una concorrenza non trascendentale. Viene comunque inserito tra gli azzurri che partecipano al ritiro preolimpico, tenuto allo Stadio Berta di Firenze, con sede alla pensione “Monte Senario” di Bivigliano, sulle colline a nord del capoluogo. Alla fine però, dopo vari test, viene escluso dai Giochi e la decisione, tutto sommato, sembra consona al panorama italiano dei marciatori. Si ripresenta in gara solo il 9 ottobre ai tricolori della 50km, disputati da Milano a Como: chiude al quinto posto, vince Olivoni. Sette giorni dopo, a Castellanza primeggia nella “Coppa Binda” di 21km. È forma: il 28 ottobre all’Arena di Milano vince una gara di 3km davanti al forte Brignoli. Si rivede in pista il 7 maggio 1933 di nuovo all’Arena dove si impone in una 8km. Venti giorni dopo è a Londra dove termina 4° in una prova sulle 7miglia vinta da Pope. Il 4 giugno è battuto da Brignoli nel “Criterium Nazionale” a Milano. Il 2 luglio vince una 20km a Bologna. 14 giorni dopo, sulla pista meneghina del “Giurati”, fa sua una 10km. Il 23 luglio Gobbato si aggiudica il titolo lombardo sui 28km della Como-Moltrasio-Como. Il 27 settembre torna alla ribalta, vincendo alla grande il “Giro di Milano” (23,3 km). Il 15 ottobre è tra i favoriti del tricolore, disputato sul percorso Milano-Como, ma si ritira senza mai essere stato protagonista. Si riscatta sette giorni dopo, primeggiando nella “Roma-Lido”. Il 26 novembre, in una giornata di fitta pioggia, termina ottavo il “Giro di Roma” vinto da De Petra.
Gobbato si rivede ad alti livelli solo a metà maggio 1934 quando si aggiudica il Criterium Nazionale di maratonina a Cagliari. Pochi giorni dopo, fa sua anche la “Milano-Rho” sulla distanza di 25 km. Il 17 giugno nella Roma-Lido chiude quarto, vince Valente. Ci riprova il 29 giugno nel “Giro di Como”: forza il ritmo alla partenza, ma poi cede e si ritira; vince Brignoli su Rivolta. L’8 luglio Gobbato chiude quinto il campionato zonale milanese dove primeggia lo stesso Rivolta. Il 19 agosto Gobbato è battuto nel “Giro di Bolzano” solo da Brignoli. Il 23 settembre vince il “GP Beretta” a Baggio, su 16 km e due mesi dopo, il 25 novembre, guadagna la ben più prestigiosa “100 km”, dopo un bel duello con Brignoli. Gobbato si rivede solo il 9 giugno 1935 quando, assieme ad Alziati, a Milano partecipa al “GP Battisti”, 20km a coppie: chiudono quarti, lontani dai vincitori Crola-Malaspina. Il 7 luglio altro quarto posto, stavolta nella “Coppa Galbusera” (27 km) a Milano vinta da Brignoli. Gobbato finisce invece terzo nella 50km tricolore, disputata il 27 luglio a Firenze: lo superano Rivolta e Pretti, ma si tratta di un buon risultato in chiave azzurra. Anche perchè fa ancora meglio: il 15 settembre si aggiudica difatti la “Milano-San Pellegrino”, 25,6km, che vale come preolimpica, staccando Brignoli nel finale. Si ripete il 29 settembre nella “Venezia-Padova” di 45 km, dopo un bel duello con Rivolta: ha in mano la maglia azzurra di Berlino. Il 17 novembre però nella “100 km”, complice il freddo che lo intirizzisce più del dovuto nella seconda metà di gara, si ritira mestamente dopo essere rimasto comunque a lungo nelle prime posizioni. Gobbato si rivede il 5 aprile 1936 a Milano, nel “Trofeo Lorini”, appositamente organizzato da Frigerio, divenuto supervisore e selezionatore per la marcia olimpica: la prova, di 15 km, a suo dire serve per “sveltire” il ritmo dei fondisti. Oltre tutto è ad handicap: Gobbato, partito scratch, chiude quinto, non riuscendo a recuperare tutto lo svantaggio iniziale. Il suo tempo comunque è uno dei migliori e Frigerio lo tiene in grande considerazione. Gobbato peraltro si conferma: il 19 aprile, sui 30km della “Coppa Galbusera”, finisce secondo, battuto solo da Brignoli ed i due fanno un passo deciso, se non decisivo, verso Berlino.
D’altra parte sono primattori anche sui 40km della preolimpica di Gallarate il 17 maggio dove Brignoli rivince e Gobbato chiude buon terzo, sopravanzato pure da Rivolta. Il 7 giugno tocca ai tricolori della 50km, disputati a Milano: vince Rivolta e Gobbato finisce quinto, compiendo un piccolo passo indietro. Si riscatta il 28 giugno col successo sui 25km della “Coppa Corbellini” a Milano: è il risultato fondamentale che lo proietta in azzurro. Difatti è convocato per il ritiro preolimpico, di nuovo con sede a Bivigliano, nella “Pensione Montesenario”, sulle colline fiorentine. Qui, nella quiete dei boschi, si affina la preparazione agli ordini di Frigerio. Si parte per Berlino, in treno, da Firenze il 19 luglio. La 50 km di marcia si svolge il 5 agosto: parte ed arriva all’Olympiastadion. Al via 33 atleti di 16 nazioni. L’oro va al britannico Whitlock, argento per lo svizzero Schwab e bronzo al lettone Bubenko. Gobbato non va benissimo ma non è neanche pessimo. Chiude a metà classifica, 14° ma staccato di 17’ dal podio. Certamente non una prestazione memorabile: in partenza ha cercato di risparmiare energie, mantenendosi fin troppo guardingo, poi ha cercato inutilmente il recupero. Peccato, forse un posto nei dieci poteva essere alla sua portata. Torna in gara solo il 25 ottobre e vince la “Padova-Venezia”. Invitato ad una gara a Roma, litiga coi giudici e subisce una squalifica di due mesi dalla Federazione: così non può partecipare alla “100 km”, terminando anzitempo la sua stagione. Nel 1937 si mantiene sulla breccia alla grande: vince difatti il titolo italiano della 50km mentre chiude secondo nei tricolori dei 25km su pista. L’anno seguente termina al 7° posto sui 50 km di Parigi validi per gli Europei: è il suo ultimo risultato di valore. Il suo ritiro ai tricolori della 50km, disputati il 9 ottobre a Como, sancisce in sostanza la fine della sua carriera agonistica.