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GIASSETTI Emilio

Trieste 11.02.1906 / Carisio (VC) 04.07.1957

1936. Pallacanestro. 7°

Di origine dalmata, il cognome originario è Jaksettig, cambiato per le note regole di italianizzazione volute dal regime fascista alla fine degli anni Venti. Si tessera per la “Ginnastica Triestina” intorno ai vent’anni, ma entra in prima squadra solo nel 1928, ottenendo qualche vittoria di buon livello contro la “Ginnastica Roma”, una delle compagini più forti del periodo, battuta nella capitale per 36 a 12, e contro l’YMCA per 20-8. La Triestina però perde la finale del campionato giuliano, 9-11 contro il “Toti”. La rivincita arriva l’anno seguente nella stessa manifestazione, ma è nel 1930 che giunge la prima consacrazione: i triestini difatti si aggiudicano il titolo nazionale, sconfiggendo nel girone finale ASSI Milano (addirittura 51-8), Reyer Venezia (19-18) e Ginnastica Roma (18-8). Giassetti esordisce anche in Nazionale, con un bel successo sulla Svizzera, domata 36-13. Nel 1931 il campionato italiano entra nel caos. La finale è tra le duellanti del periodo: la Triestina perde 18-23 con la “Ginnastica Roma” nella capitale, ma vince in casa 23-13. Necessaria la “bella” che si disputa a Bologna: vince la Triestina 17-15, con un grande recupero negli ultimi minuti e Giassetti migliore in campo. Sembra il secondo tricolore, ma non è così. S’è verificato difatti un clamoroso errore: la Triestina ha effettuato tre sostituzioni contro le due ammesse dal regolamento. Il reclamo dei capitolini viene accolto dalla Federazione che dà 2-0 a tavolino per la “Ginnastica Roma” che così vince il campionato. Magra consolazione, a novembre la Triestina vince la “Coppa Miazzi”, superando in finale la “Robur” per 31-9. Il 14 gennaio 1932 Giassetti è in campo nella rappresentativa della Venezia Giulia che supera 20-15 gli estoni del Kalev, in tournée nel nostro paese. In quella stagione la Triestina, con Giassetti sempre tra i migliori, si aggiudica il Campionato Italiano, vincendo tutte le partite del girone finale con Napoli e Borletti. Il 3 gennaio 1933 Giassetti è nella rappresentativa giuliana che a Trieste supera 26-23 la Svizzera, segna 4 punti. La Triestina però fa un passo indietro. Nel girone eliminatorio di Campionato arriva difatti a pari punti con l’OSA Milano che però il 21 marzo vince lo spareggio a Venezia 28-21, eliminando dunque i triestini. Giassetti è stato sempre tra i migliori, ma non è bastato. Nel 1934 i giuliani e Giassetti ci riprovano. Dominano il girone eliminatorio[1], approdando in scioltezza alle finale di Campionato contro il Borletti. Nella prima partita, a Milano il 13 maggio, i triestini sono seccamente sconfitti 40-22.

A Trieste, nel ritorno di sette giorni dopo, le cose cambiano ed i padroni di casa si impongono 27-17, con Giassetti che marca 6 punti. La “bella” si disputa a Bologna il 3 giugno: la Triestina vince 21-19, con un canestro a pochi secondi dalla fine siglato proprio da Giassetti. Ma la partita viene annullata, causa alcune infrazioni al regolamento e ripetuta sette giorni dopo a Firenze: la Triestina rivince, stavolta 29-20, e guadagna il Campionato, con Giassetti buon protagonista ed autore di 4 punti. Giassetti è in campo anche il 14 luglio quando la Triestina domina 46-18 il Nizza: mette a segno 8 punti. Nel 1935 la Triestina parte da favorita nel Campionato, ma qualcosa s’inceppa. Se nel girone eliminatorio si assiste al solito dominio dei giuliani[2], nella poule finale le cose vanno diversamente: la “Ginnastica Roma” si aggiudica tutte le partite, superando anche i triestini, sia pur con minimo scarto[3], che chiudono così al secondo posto davanti ai petroniani di Virtus e GUF. Giassetti poi è convocato in Nazionale dal triestino Attilio De Filippi, che ovviamente lo conosce bene, per gli Europei di Ginevra, ma non va benissimo: il 3 maggio gli azzurri superano nettamente, 42-23, la Bulgaria, ma il giorno seguente tocca alla coriacea Svizzera. Partita equilibrata e difficile, perdiamo 27-17, con 4 punti di Giassetti, e siamo eliminati. Nel torneo di consolazione perdiamo 29-27 con la Francia e rivinciamo con la Bulgaria, 35-22. Chiudiamo al 7° posto, vince la Lettonia. Certamente non un torneo eccezionale. In estate, con un colpo di mercato a sensazione, Giassetti passa al Borletti di Milano che sta allestendo uno squadrone. L’esordio è notevole. Il 29 settembre i meneghini vincono difatti il torneo internazionale di Pavia, superando in finale 27-26 la Ginnastica Roma: Giassetti è il migliore dei suoi, con sette punti a referto. Si ripete il 3 novembre quando il Borletti si aggiudica il “Torneo di apertura” meneghino, battendo in finale la Costanza 31-13: Giassetti firma 10 punti. In Campionato, che finisce a metà febbraio 1936, va ancora meglio: il Borletti difatti trionfa[4], conquistando il primo titolo italiano della storia, con Giassetti sempre grande protagonista ed ottimo marcatore. Finito il Campionato, ai primi di aprile si tiene a Roma il collegiale preolimpico, con una quarantina di cestisti, divisi in tre squadre a seconda della loro provenienza geografica.

Si impone la compagine del centro-sud, ma Giassetti si conferma ottimo elemento, tra i migliori del nord-ovest. Difatti gioca in Nazionale l’incontro di preparazione contro l’Austria, disputato a Padova il 2 maggio e vinto dai nostri 30-17, realizzando due punti. Il CT della Nazionale è Guido Graziani, fondamentale figura di riferimento della pallacanestro italiana dei primordi. Dapprima vengono selezionati 20 giocatori, convocati il 19 giugno per il ritiro preolimpico a Riva del Garda. Si scende infine a 14 uomini tra i quali figura anche Giassetti. Si parte per Berlino il 27 luglio, in treno da Verona. Il torneo olimpico di pallacanestro si svolge dal 7 al 14 agosto nella “Tennisplatze” ovvero uno stadio del tennis, all’aperto, opportunamente attrezzato. Giassetti è titolare. Gli azzurri iniziano bene: il 7 agosto battono nettamente la Polonia 44-28 e Giassetti realizza 11 punti. Due giorni dopo, altra schiacciante vittoria contro i padroni di casa della Germania, 58-16. L’Italia insiste e l’11 agosto supera anche il Cile che crea qualche difficoltà in più: i nostri si impongono 27-19. Si giunge così ai quarti di finale, il 12 agosto dove arriva il primo stop: il Messico supera gli azzurri, doppiandoli nel punteggio, 34-17, con Giassetti che mette a referto 5 punti. I nostri sono così relegati nel torneo di consolazione dove il CT Graziani dà spazio alle riserve e Giassetti non gioca. Il 13 agosto gli azzurri perdono 32-14 contro le Filippine. Dovrebbero perciò giocarsi il 7° posto col Perù che però dà forfait e quindi gli azzurri, senza giocare, chiudono proprio in settima posizione. L’oro va, ovviamente, agli USA che sconfiggono il Canada 19-8. Bronzo al sorprendente Messico che supera 26-12 la Polonia. Al quinto posto Filippine ed al sesto Uruguay. Tutto il mondo dunque rappresentato in quello che, con 21 nazioni al via, può essere definito il primo vero torneo di pallacanestro a livello mondiale e nel quale Giassetti ha fatto la sua bella figura, totalizzando pure 16 punti. Giassetti è, da tempo, tra i nostri migliori giocatori di basket e si conferma anche nel 1937: rivince difatti il Campionato col Borletti ed agli Europei, con la Nazionale di cui è colonna portante, guadagna uno splendido argento: nella finale di Riga gli azzurri sono beffati dalla Lituania per un solo punto, 24-23. È l’ultima stagione ad alti livelli di Giassetti che a 32 anni lascia l’attività, ma non la pallacanestro: diventa difatti allenatore, guidando pure la Nazionale femminile sia pure per una sola partita (nel 1942). Se ne va a soli 51 anni. 

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La Triestina tricolore del 1932. Presente anche Giassetti, evidenziato dal tondo (per gentile concessione Società Ginnastica Triestina)

 

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La Nazionale italiana agli Europei del 1935. Presente anche Giassetti, evidenziato dal tondo (per gentile concessione Società Ginnastica Triestina)


[1] Ottengono 14 punti contro i 10 della “Ginnastica Roma”. Seguono “La Filotecnica” di Milano con 8, “Ginnastica Torino” con 6 e “GUF Padova” con 2

[2] La Triestina totalizza 18 punti contro i 10 del “GUF Bologna” e “OSA Milano”. Seguono “Ginnastica Torino” e “La Filotecnica Milano” con 8, “GUF Padova” con 6

[3] I capitolini vincono in casa 13-12 ed a Trieste 26-23

[4] Nel girone finale, a quattro squadre, ottiene 10 punti contro gli 8 della Virtus Bologna, perdendo solo una partita, 24-23 contro la Ginnastica Roma nella capitale