Seleziona la tua lingua

Image
images/atleti/olympiabolario/frassinetti_piccola.jpg

FRASSINETTI Agostino

Genova 1897 / Genova 1968

1920. Nuoto. 5° 4x200 m sl (con Bisagno, Massa e Quarantotto), Eliminato Semifinale 100 m sl

1924. Nuoto. Eliminato Semifinale 4x200 m sl (con Bacigalupo, Patrignani e Polli)

frassinetti grandeLa famiglia è proprietaria dei Bagni Enotrio a Recco ed Agostino, coi fratelli Silvio e Settimio[1], impara subito a nuotare, mettendo in mostra buone attitudini agonistiche. Leggenda vuole che già nel 1908 Agostino, per tutti “Gustìn”, colga la sua prima vittoria, in un estemporaneo ed ovviamente non ufficiale “campionato delle scuole elementari”. Sin dai primi anni ’10, nello specchio di mare antistante i Bagni Enotrio, si allestisce pure un campo di pallanuoto dove Agostino si esercita a lungo assieme a fratelli ed amici. Il water-polo, come si diceva allora, è difatti sport popolarissimo a Genova e zone limitrofe, con centinaia di tifosi scalmanati che seguono le partite con foga, spesso andando oltre i limiti della sportività. Frassinetti si tessera quindi per il Genoa ed il 17 agosto 1913 vince i 100 sl a Lido d’Albaro, in mare, venendo definito dai giornali “una sicura promessa”. D’altra parte non ha che 16 anni, però è già un atleta di tutto rispetto: è difatti titolare nella squadra del Genoa che in quello stesso 1913 si laurea Campione d’Italia di pallanuoto, a Castel Gandolfo. Al torneo partecipano tre squadre: il Genoa vince 2-1 con la Lazio e pareggia 1-1 con la Partenope Napoli. Poichè le altre due compagini pareggiano il confronto diretto, il Genoa si assicura il Campionato. Quella stagione è magica per la famiglia Frassinetti perchè Silvio vince il titolo italiano sui 100sl per la FGNI, la Federazione Ginnastica che si ostina a sconfinare in ambiti non consoni alla sua attività (lo fa anche per calcio e soprattutto atletica leggera). Agostino è forte ma non imbattibile: il 28 agosto 1913 difatti è superato da Mascheroni nella “Coppa Gazzetta” sul Naviglio Pavese a Pavia, su 250 m, in una gara riservata ai minori di 17 anni. La stagione seguente pare interlocutoria: Agostino giunge 3° nella staffetta dei tricolori di nuoto, assieme al fratello Silvio e Costa dietro alla Ligure Waterpolo ed all’Ardita Nervi. Inoltre è terzo anche nei 400 alle spalle del vincitore Baiardo e Burlando.

Poi la guerra interrompe tutto. Se ne riparla solo in piena estate: il 29 agosto 1915 Agostino vince, su 40 avversari, la S. Nazaro-S. Giuliano a Genova, organizzata dalla “SC Serenitas”, 800 m in mare. Si ripete il 12 settembre nello “stadio” a Priaruggia. L’estate del 1916 porta, oltre al primo anno di guerra, un’attività sportiva che lentamente torna quasi alla normalità anche se manca...la materia prima ovvero gli atleti dai quali giungono notizie, a volte tragiche, dal fronte. Frassinetti ancora non è stato chiamato alle armi e ne approfitta: il 6 agosto vince una gara di “stadio” a Camogli. Si ripete il 30 agosto a Sampierdarena, presso il Bagno Colombo, dove domina di nuovo nello “stadio” ma anche sui 1000. Inizia ad essere considerato tra i migliori nuotatori italiani anche se i corregionali Baiardo e Costa sembrano ancora superiori. Comunque Frassinetti vince e convince, anche se non si misura coi più forti: il 17 settembre chiude l’annata aggiudicandosi i 1000 a La Spezia su un lotto di 35 concorrenti, lasciando sfuriare e poi rimontando il semisconosciuto Galazzi. Nell’estate del 1917, mentre sta aspettando la chiamata alle armi, torna in acqua: il 15 luglio, tesserato per la “Pro Liguria”, vince la “Traversata del Golfo di La Spezia”, con percorso a triangolo, davanti al compagno Castello, dopo 1h29’ di gara. Il 5 agosto trionfa a Camogli nella gara dedicata al povero Cigheri, ottimo nuotatore fiorentino dei primi anni ’10 e caduto al fronte, sulla distanza di 100 m, col fratello Settimio quarto. La settimana seguente Agostino è nella capitale, per la prestigiosa e tradizionale “Traversata di Roma” dove, di fronte a migliaia di spettatori accalcati sul Lungotevere, si confronta, finalmente, con i migliori nuotatori italiani: cede nella seconda metà di gara al ritmo del forte Baiardo che vince davanti al quotato milanese De Micheli. Frassinetti è comunque terzo: pur non ridimensionato, deve ancora crescere. Difatti cresce, anche se a corrente alternata e con qualche sconfitta: il 19 agosto allo stabilimento balneare “Selene” di La Spezia viene battuto sullo “stadio” da Bacigalupo ma vince nel miglio, superando i padroni di casa Cino e Galazzi. Sette giorni dopo, col mare mosso, a Laigueglia vince la prova dei 150, ma è nettamente superato da Sachner nella “Traversata del Golfo”, 6300 m. Il 2 settembre arriva un’altra sconfitta, nel “GP Rossi” a Sturla, col mare mosso: Frassinetti è solo terzo nei 100 dietro il rientrante Massa e Sachner.

Poi gli obblighi militari, in Marina al Varignano di La Spezia ed inquadrato nella “difesa costiera”, lo costringono a sospendere l’attività. Si ripresenta, grazie ad una licenza, solo l’11 agosto 1918 nella “Traversata di Roma” e fa capire di non essere una meteora: è difatti battuto solo dal sempre più convincente Costa al quale comunque arriva in scia dopo un bel duello per tutta la gara, disputata sotto i suggestivi ponti della capitale. Frassinetti è secondo anche il 25 agosto a Lido d’Albaro nello “stadio”, preceduto da Massa che lo supera sulla stessa distanza anche il 1 settembre, nei pressi della foce del Bisagno a Genova, in una gara riservata ai militari (terzo arriva il marinaio statunitense Jarvis). A La Spezia, dove ancora svolge servizio militare, Frassinetti non ha difficoltà a gareggiare: il 16 settembre è primo nella gara dello “stadio” e della staffetta mentre si ritira per un malore improvviso, quando è in testa, nel Campionato Spezzino sui 1500 (vince Galazzi). Poi quattro giorni dopo è a Roma, per una prova sui 300 m nel Tevere, con arrivo all’Isola Tiberina. Sono presenti anche soldati americani e belgi, in una sorta di fratellanza interalleata, ma i nostri sono più forti: Frassinetti è terzo alle spalle di Bacigalupo e Costa, ma davanti ad uno spento Massa. Poi finalmente la guerra termina e si torna ad un’attività pressochè normale. L’8 giugno 1919 Frassinetti vince 100, 1000 e staffetta nella sua Sampierdarena, ai Bagni Colombo. Quattro giorni dopo, è a Roma, componente della staffetta azzurra 4x1000 che sconfigge i belgi nella “Coppa della Vittoria”: con lui i conterranei Massa, Costa e Bacigalupo, a dimostrazione di come la Liguria in quel momento sia sostanzialmente la patria del nuoto italiano. Tutti e quattro, essendo ancora formalmente sotto le armi dato che la smobilitazione risulta alquanto lenta, sono selezionati per i “Giochi Interalleati” di Parigi, prima manifestazione polisportiva internazionale dopo sette anni e riservati ai soldati degli eserciti vincitori la guerra. Le autorità militari fanno le cose per bene, organizzando al meglio la spedizione, supervisionata da Cesare Tifi, vecchio marpione dello sport italiano e portando in Francia ben 120 atleti.

Le gare di nuoto si svolgono nel laghetto di St. James, situato nel Bois de Boulogne, all’estremità occidentale di Parigi. Frassinetti vi esordisce il 27 giugno sui 100 e 400. In entrambi i casi arriva terzo nella sua batteria e viene eliminato: sui 100 è superato dallo statunitense Ross e dall’australiano Stedmann, sui 400 ancora da Ross[2] e dall’altro australiano Hardwick. Frassinetti si riscatta nella staffetta 4x200 che conquista un bel bronzo[3] alle spalle di Australia e Stati Uniti. Appena rientrato in Italia, il 13 luglio Frassinetti, col suo trudgeon giudicato “inappuntabile” dai cronisti, vince la gara di 150 m nel Naviglio Grande a Milano, superando lo stagionato ma sempre valido Baiardo. Il 27 luglio altri successi nelle gare che si svolgono in mare a Sampierdarena, davanti ai “Bagni Bozzano”: Frassinetti vince “stadio” e staffetta (con Baiardo e Lungavia). Non passano sette giorni che il 3 agosto, ancora a Genova ma stavolta a S. Giuliano, in una manifestazione organizzata dall’Andrea Doria, Frassinetti rivince sulla distanza dello “stadio”, davanti al compagno di club Lungavia. Sette giorni dopo, stesso esito ai Bagni Aquilia di Laigueglia. Cambia tutto invece ai tricolori di Como. Il 15 agosto Frassinetti è battuto da Massa sui 100 ed il giorno seguente il copione si ripete sui 400: sulla velocità pura Massa gli è ancora superiore. Frassinetti si consola col bel successo nella staffetta[4] che ripete il 24 agosto a Zoagli (con Lungavia e Bruniera) dopo essersi imposto anche nello “stadio” (ma Massa non c’è). Il 31 agosto a Sampierdarena, in condizioni di mare molto mosso, vince i 100, ma sui 400 è battuto dal rampante Bisagno. Sette giorni dopo, stesso campo di gara ma con moto ondoso tranquillo, rivince i 100, stavolta davanti al fratello Settimio. Due giorni prima però è stato battuto da Massa su 50 m e 120m al Bagno Ticino di Milano. Chiude l’annata alla grande: il 9 novembre, nel Tevere gonfio di acqua limacciosa, vince il titolo italiano militari sui 100 davanti all’idolo di casa Chiesa, staccato nel finale. Nel 1920 Frassinetti non sta bene ed alcuni piccoli infortuni lo tengono lontano dalle prime gare e perfino dalle selezioni olimpiche di Millesimo. Guarisce giusto in tempo per i tricolori di La Spezia dove il 31 luglio è battuto da Massa sui 100. Il giorno seguente vince poi la staffetta 4x200 con la Sampierdarenese[5]. Ha comunque manifestato una buona forma e, grazie anche ai suoi risultati pregressi, la FIRN non se la sente di escluderlo: così anche Frassinetti entra nella lista dei nuotatori per Anversa dove si arriva dopo un lungo viaggio in treno, via Modane e Parigi.

Le gare di nuoto si svolgono nello Zwemstadion, una sorta di “stadio del nuoto”, situato nella zona sud di Anversa, al confine coi sobborghi di Hoboken e Wilrijk, ricavato in un canale la cui acqua ha una temperatura non certo adeguata. Frassinetti esordisce il 22 agosto alle 18.30 nei 100 cui prendono parte 31 nuotatori di 15 paesi. Non vi sono corsie e le gare, che si svolgono in linea retta, si trasformano spesso in una corrida, un tutti contro tutti dove non mancano gomitate e colpi proibiti. Agostino non teme il confronto e vince nettamente la sua batteria, in 1’11”8, davanti al ceco Buchachek che precede il brasiliano Gammaro ed il britannico Annison. Il giorno seguente, 23 agosto, Frassinetti disputa la semifinale ma si scontra con i grandi americani che dominano la prova: vince il mitico hawaiano Kahanamoku con lo strepitoso tempo di 1’01”4 davanti al connazionale Harris ed al canadese Vernot. Frassinetti è comunque quarto, riuscendo a superare (di nuovo) Buchachek e l’australiano Hay. Ma poichè passano i primi due, Frassinetti viene eliminato: d’altra parte il tempo di Harris (1’04”2) è ben lontano dal suo personale. L’oro va all’immenso Kahanamoku, che bissa il trionfo del 1912, sull’altro hawaiano Kealoha ed al connazionale Harris[6]. Il 25 agosto, alle 14.30, Frassinetti torna in acqua per la 4x200. Con lui Massa, Quarantotto e Bisagno. Sette le nazioni al via. In semifinale l’Italia è seconda, col tempo di 11’02”, davanti al Belgio (nettamente staccato di 10”) e dietro alla Gran Bretagna che vince in 10’51”. Poichè passano le prime due, i nostri accedono alla finale che si disputa il 29 agosto alle 17.15. Trionfo statunitense, con i due hawaiani scatenati e col nuovo record mondiale (10’04”4); argento per l’Australia e bronzo per la Gran Bretagna, con gli azzurri quinti ed ultimi, superati anche dalla Svezia. Comunque un risultato discreto di fronte ai più forti del mondo. Bene Frassinetti che ha raggiunto una semifinale ed una finale. Rientrato in Italia, si conferma il 12 settembre quando a Lido d’Albaro vince sui 100. Nel 1921 si rivede, come di consueto, in estate. Il 3 luglio a Millesimo, in una grande riunione natatoria, vince 100 e staffetta. Nella stessa manifestazione partecipa anche al torneo di pallanuoto con la Sampierdarenese che chiude al terzo posto, battuta da RN Partenope e Sturla. Il 17 luglio si svolge a Sampierdarena, davanti al bagno “Colombo”, la “Coppa Silvio Frassinetti”, dedicata al fratello prematuramente scomparso: Agostino non può deludere e si aggiudica 100 e staffetta tra l’entusiasmo generale. Sette giorni dopo, a Camogli bella doppietta su 100 e 400. Il 31 luglio a S. Margherita è primo sui 100 e nella staffetta: in queste due specialità il 7 agosto a Lido d’Albaro Frassinetti si aggiudica il Campionato Ligure. Nel week-end successivo delude ai tricolori di Passignano, sul Trasimeno: solo terzo sui 100 vinti dal solito Massa davanti a Blasich. Frassinetti è sconfitto pure nella staffetta, appannaggio dei fiumani dell’Esperia. Si riscatta parzialmente, a livello locale, il 21 agosto: a Nervi è primo su 100 e staffetta (col fratello Settimio), comunque su un campo di partenti di non eccelsa qualità. Sette giorni dopo, rivince i 100, ma a Sturla. L’11 settembre Frassinetti è primo ad Arenzano su 100 e 400. Inizia il 1922 lavorando come capomastro nella ristrutturazione dello stabilimento balneare “Aquilia” a Laigueglia dove si allena quotidianamente in vista della nuova stagione agonistica. Tende a privilegiare manifestazioni di primo livello: esordisce difatti solo il 30 luglio a Nizza dove sui 100 è battuto dall’inglese Annison, ma vince la staffetta proprio davanti ai britannici, per un successo che esalta la stampa. Nel 1922 Frassinetti si dedica anche alla pallanuoto, col Genoa, ma non ottiene risultati eclatanti.

L’unica soddisfazione è la convocazione in un’apposita selezione ligure che il 10 agosto a Sampierdarena affronta l’Otter SC, una squadra inglese che sta effettuando una tournée in Italia. I nostri vincono 2-1 a conferma comunque che il nostro movimento di water-polo, come ancora i giornali si ostinano a chiamare questo sport, sta crescendo notevolmente. Frassinetti il 15 agosto torna al nuoto, ma è superato sui 50 m dallo sconosciuto Deprama nelle gare che si tengono nel porticciolo di Camogli. Il 20 agosto a Laigueglia Frassinetti vince 100 e 400. Sette giorni dopo, è a Milano, per l’importante riunione definita addirittura “preolimpionica”, che si tiene nella piscina comunale di Via Argellati: vince bene i 100 e poi col Genoa disputa il torneo di pallanuoto che vede la sua squadra perdere 1-0 con la Doria ma vincere 2-1 con la RN Milano. Poi si prepara per i tricolori di Abbazia dove, assente Massa, non si lascia sfuggire la ghiotta occasione e guadagna il titolo sui 100. Sulla stessa distanza vince a Firenze il 17 settembre. Si rivede in acqua il 3 giugno 1923 a Nervi dove sui 100 è battuto dal padrone di casa Massa. Una lunga pausa lo introduce al “Memorial Grego” di Pavia del 28 e 29 luglio dove si presentano anche i forti ungheresi che non lasciano scampo a Frassinetti che chiude 4° i 50 (lo superano nell’ordine Eperyessy, Beleznay e Scalenker) e secondo sui 100, superato da Gaborffy. Il 5 agosto è a Camogli, per il Campionato del Mediterraneo sui 50. Gara burrascosa, con scorrettezze reciproche: il milanese Polli è primo sul traguardo, ma la giuria annulla la gara che viene ripetuta. Polli si rifiuta di partire e Frassinetti vince. Tra l’11 ed il 13 agosto Frassinetti è a Roma per i tricolori che si svolgono nella piscina della Farnesina: si aggiudica alla grande il titolo sui 100 ed il CT della FIRN, il tedesco Wisbar, lo adocchia già per i prossimi Giochi di Parigi anche se non va altrettanto bene nella staffetta 4x200 dove la Sampierdarenese chiude solo terza[7]. Dopo il titolo, si sprecano le lodi sui giornali per Frassinetti definito “forte come un toro ed irsuto come un gorilla”: ovvio che inizi il 1924 come “probabile olimpico”.

Difatti il nuovo CT del settore nuoto, l’ex atleta Davide Baiardo, lo ha inserito tra gli uomini che già il 30 marzo si ritrovano a Milano, nella vasca riscaldata delle Terme di Foro Bonaparte, per un primo ritiro collegiale. Le “riunioni”, organizzate ogni domenica, durano sino a metà maggio, poi si scende in mare: il 18 maggio Frassinetti è battuto sui 75 m a Nervi dall’emergente Polli che ottiene il miglior tempo (1’10”) sui 100 anche a Milano, nell’ultima prova di selezione che si tiene nella piscina di Via Argellati. Frassinetti però gli è vicino (1’11”) e soprattutto prevale sui 200: impossibile, anche in chiave staffetta, tenerlo fuori dalla lista degli azzurri. Frassinetti così si guadagna la sua seconda partecipazione ai Giochi. Le gare olimpiche natatorie si tengono nella Piscine des Tourelles, in Rue de Tourelles, nella parte orientale di Parigi, nei pressi della Porte des Lilas, praticamente dove oggi sorge lo “Stadio Nautico Georges Vallerey”. Frassinetti gareggia solo nella staffetta 4x200 cui partecipano 13 nazioni: accanto a lui Bacigalupo, Polli e Patrignani. La mattina del 18 luglio, nel primo turno, i nostri vanno molto bene, chiudendo secondi dietro agli USA che stravincono in 10’41”6 mentre il tempo degli azzurri è 11’05”2. Riescono a precedere nettamente Jugoslavia e Spagna, per una prestazione più che buona. Nel pomeriggio tocca alla semifinale: i nostri si migliorano, sia pur leggermente, ottenendo 11’04”, ma gli altri stavolta sono nettamente più forti. USA ancora primi, col nuovo record mondiale di 9’59”4 (per la prima volta si scende sotto i 10’). La Svezia è seconda, in 10’08”2 e qualificata mentre terzo giunge il Giappone in 10’12”4. Gli azzurri, quarti, hanno lottato al limite delle loro possibilità, ma non è bastato. L’oro va agli inarrivabili statunitensi, che in finale schierano il mito Weissmuller, davanti all’Australia ed alla Svezia. Frassinetti comunque non ha niente da rammaricarsi: ha svolto diligentemente il suo compito. Continua poi a giocare a pallanuoto nella Sampierdarenese, ma non vanno lontano nelle eliminatorie liguri del campionato. Il 10 agosto vince a Sturla i 100 e la 4x200, poi tocca ai tricolori di Pesaro dove però Frassinetti esce con le ossa rotte: sui 100 è superato da Polli e nei 400, ormai attardato, si ritira. Frassinetti si rinfranca a Napoli, il 6 e 7 settembre, in una trasferta dove gioca, nelle vesti di capitano, anche a pallanuoto con la sua Sampierdarenese, battuta però dalla RN Partenope che ha appena dovuto rinunciare al suo viaggio per la finale di Campionato a Firenze[8]. Frassinetti vince comunque i 100. L’anno seguente alterna ancora nuoto e pallanuoto dove, con la Sampierdarenese, si comporta onorevolmente: nel girone ligure del Campionato lo Sturla è battuto 1-0 con un rigore trasformato proprio da Frassinetti. Solo la forte Andrea Doria (che vincerà il titolo) impedisce alla Sampierdarenese di accedere alle finali nazionali.

Nel nuoto Frassinetti va a fasi alterne: il 2 agosto nei campionati liguti è battuto sui 100 dallo sturlese De Franchi, ma vince la 4x200, ottenendo pure il nuovo record italiano con 11’09”2/5[9]. La staffetta si ripete sette giorni dopo a Finalmarina, stavolta senza primato. Il 15 e 16 agosto ai tricolori di Pusiano non va altrettanto bene: Frassinetti si ritira sui 100, quando ormai è irrimediabilmente battuto (vince il nuovo astro Polli) e la staffetta chiude seconda, alle spalle dei triestini. Proprio l’astro emergente Polli lo supera anche nella sua Sampierdarena sui 100 il 30 agosto quando comunque riesce ad aggiudicarsi la staffetta 4x200[10]. 14 giorni dopo, è a Pesaro dove, nel porto-canale, si svolge un importante meeting natatorio internazionale. Frassinetti partecipa alla 4x200 ma i nostri sono battuti dalla Cecoslovacchia[11]. Gli azzurri si riscattano nella pallanuoto, superando i cechi 2-1, con un gol proprio di Frassinetti (l’altro lo firma Valle). Gli stessi Frassinetti e Valle costituiscono la “spina dorsale” della staffetta 4x200 che il 17 settembre vince a Fiume, in una riunione riservata alle “legioni fasciste”[12]. Nel 1926 continua a dedicarsi alla pallanuoto, ma non disdegna di cimentarsi sulle brevi distanze: il 25 luglio, nella sua Sampierdarena, in un mare di folla che assiepa le rive del porticciolo, è battuto da Polli nei 100. Nella stessa sede ligure l’8 agosto si svolgono i tricolori, in un’altra grande cornice di pubblico, assiepato sulle tribune appositamente erette sotto l’abile guida di Settimio Frassinetti, deus-ex-machina dell’organizzazione. Il fratello Agostino non è altrettanto abile in acqua: termina terzo sui 100, superato da Polli e lo spezzino De Franchi, e quarto sui 50. È chiaro che, alla soglia dei trent’anni, ha già dato il meglio di sè, pur rimanendo un buon velocista. Difatti il 29 agosto ad Anzio si aggiudica i 50 della “Coppa Kustermann” mentre sui 100 è battuto da De Franchi che vince anche i 100 di Chiavari il 5 settembre, quando Frassinetti termina solo quarto. Agostino trova il successo nel bacino del porto di Genova intitolato a Vittorio Emanuele III: il 12 settembre si aggiudica i 100. Sette giorni dopo, chiude al secondo posto la sfetta 3x100 a Firenze: con lui troviamo Bianconi e Bagnasco. Nel 1927 la squadra sampierdarenese di pallanuoto, in ossequio ai dettami fascisti, cambia nome in 32a Legione MVSN. Il cambiamento sembra favorirla perchè si aggiudica il girone ligure eliminatorio, sconfiggendo pure i grandi rivali della Doria. Nel nuoto per Frassinetti non va altrettanto bene: ai tricolori di Bologna del 14 agosto chiude difatti solo quinto i 50 dominati da Polli. Che sulle distanze brevi abbia perso lo smalto di un tempo pare evidente. Viene convocato in Nazionale per gli Europei di pallanuoto, che si svolgono a Bologna, ma il 31 agosto i nostri perdono 3-1 la prima partita con la Cecoslovacchia e vengono subito eliminati. Un’altra delusione, enorme, arriva dal Campionato: il 2 ottobre a Rapallo la 32a Legione, in un derby infuocato, perde 1-0 la finale con la Doria, per tanto amaro in bocca. Nel 1928 Frassinetti ha passato i 30 anni di età e capisce di non avere chances per i Giochi cui non prova nemmeno a qualificarsi. Continua con la pallanuoto, ma stavolta la Legione non accede neppure alle finali, perdendo malamente con “Mameli” e Doria nel girone ligure. Frassinetti però ha un sussulto d’orgoglio il 16 settembre quando a Napoli si aggiudica la 4x50 nel “Campionato Italiano della Milizia”: con lui gareggiano Bagnasco, Bonora e Sommariva. Poi abbandona l’attività, almeno ad alti livelli.


[1] Gareggerà anche lui, pur senza ottenere risultati rilevanti: nel 1919 sarà 2° nella Traversata di Laigueglia. Ha un comportamento rimarchevole durante la Prima Guerra Mondiale. Marinaio, è imbarcato sull’Amalfi che il 7 luglio 1915 è affondata da un u-boot tedesco: muoiono in 72, a centinaia vengono salvati. Tra questi Settimio che, esperto cannoniere, si offre volontario per il fronte giuliano dove viene ferito e si guadagna una Medaglia di Bronzo al Valor Militare. Silvio invece morirà giovane, già nel 1919 per una ferale malattia

[2] Norman Ross, nato a Portland il 02.05.1896. Trai più forti nuotatori alla fine degli anni ’10. Ai “Giochi” di Parigi vince 5 competizioni mentre guadagna 3 ori olimpici ad Anversa (400 m, 1500 m e 4x200). Otterrà 12 record mondiali e 18 titoli nazionali

[3] Con lui altri tre liguri: Massa, Costa e Bacigalupo

[4] 4x200 m sl. Con lui gareggiano, per la Pro Liguria, Lungavia, Baiardo e Bacigalupo

[5] Con lui gareggiano Bisagno, Lungavia e Quintarelli

[6] La finale viene disputata il 24 agosto e Kahanamoku vince col nuovo record mondiale di 1’00”4 davanti agli stessi Kealoha e Harris, ma l’australiano Herald, quarto, sporge reclamo per una scorrettezza dell’altro concorrente, lo statunitense Ross, peraltro giunto quarto. Ross è squalificato e la finale viene ripetuta il 29 agosto, fornendo lo stesso risultato anche se Kahanamoku realizza un tempo superiore (1’01”4)

[7] La prova viene vinta dal Centro Militare di Educazione Fisica di La Spezia davanti allo Sturla. Con Frassinetti gareggiano Bruniera, Lungavia e Sachner

[8] L’Arno, ingrossato da una piena, non ha consentito il regolare svolgersi della partita, rimandata

[9] Con lui gareggiano Pastine, Giommi e Bagnasco

[10] Con lui gareggiano Bagnasco, Pastine e Viacava

[11] Con lui gareggiano Patrignani, Bacigalupo e Polli

[12] Gli altri due componenti della staffetta vincente sono Minach e Giannitrapani