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DE NEGRI Mario

1932. Atletica Leggera. 6° 4x400 (con Carlini, Turba, Facelli)

de negri grande La sua prima stagione su buoni livelli è il 1929. Il 30 giugno a Torino[1], sul campo del SC Michelin, si aggiudica il titolo italiano juniores dei 400hs. Giunge anche secondo nel giavellotto, mostrando dunque una certa poliedricità. Viene selezionato per il triangolare Italia-Francia-Svizzera, disputato il 14 luglio a Bologna: chiude al 4° posto i 400hs ed i nostri si aggiudicano l’incontro, con 127 punti contro i 125 dei francesi ed i 62 degli elvetici. Sette giorni dopo, nella stessa specialità a Firenze è battuto dal grande Facelli. Il 28 luglio sulla pista della Nafta a Genova si aggiudica i 400hs dei campionati liguri. Il 4 agosto è grande protagonista a Bologna in un meeting per universitari: vince i 400hs, è secondo sui 110hs (battuto dal torinese Travaglia) e terzo nel giavellotto. È un punto fermo della nostra Nazionale universitaria: l’11 agosto a Budapest De Negri vince i 400hs ed è secondo sui 110hs alle spalle di Travaglia. I nostri si aggiudicano il match con gli ungheresi 64,5-54,5. Veste la maglia azzurra anche della Nazionale maggiore che il 25 agosto affronta gli spagnoli a Barcellona: De Negri chiude secondo i 110hs ed i 400hs, battuto rispettivamente da Carlini e Facelli mentre si cimenta pure nel giavellotto dove finisce quarto (vince Palmieri). I nostri si impongono nettamente sugli spagnoli e De Negri risulta ormai tra i nostri migliori ostacolisti. Il 1 settembre a Genova, pista della Nafta, è battuto sui 110hs da Carlini. Sette giorni dopo, nella stessa sede, nel “GP Regioni Alta Italia”, subisce la stessa sorte sui 400hs dove a superarlo è il grande specialista Facelli. Nel giavellotto termina invece al terzo posto, sopravanzato da Dominutti e Dal Lago. Il 21 e 22 settembre partecipa ai tricolori di Bologna, disputati nel “Littoriale”: chiude 2° sui 400hs, nuovamente battuto da Facelli, e 4° sui 110hs appannaggio di Carlini.

Un mese dopo, il 20 ottobre, è in Nazionale a Genova, sulla pista della Nafta, per Italia-Ungheria: finisce 4° (su 4) nei 400hs ed i nostri perdono il confronto 78-64. Quattro giorni dopo, De Negri è a Mestre dove chiude 2° sui 400hs, preceduto dal “solito” Facelli e quarto su 110hs e giavellotto, vinti rispettivamente ancora da Facelli e Dominutti. Nel 1930 De Negri passa al “GS Nafta” di Genova sulla cui pista il 21 aprile chiude secondo sia i 110hs che i 400hs, rispettivamente alle spalle di Carlini e Facelli. Altra piazza d’onore, preceduto di nuovo dalla sua “bestia nera” Facelli, sui 400hs l’11 maggio, sul campo meneghino dello “SC Italia”. Il 25 maggio a Genova finisce terzo sui 110hs, sopravanzato da Carlini ed Agostini. Il giorno seguente è a Firenze dove ottiene un altro terzo posto nei tricolori di pentathlon per universitari, superato da Bozzi e Valle. Tre giorni dopo, è di nuovo a Genova, protagonista dell’incontro Liguria-Spagna: vince i 400hs ed è secondo nel giavellotto, battuto da Carlini. Gli iberici sono nettamente sconfitti 90-64. Il 1 giugno al “Littoriale” di Bologna si aggiudica il titolo nazionale universitario su 110hs e 400hs. Nella stessa sede vince le stesse gare due giorni dopo, nell’incontro che oppone la nostra Nazionale universitaria alla Spagna: i nostri vincono 90-62. Il 16 giugno all’Arena di Milano è secondo sui 400 piani dietro Facelli e terzo su 110hs e giavellotto, gare vinte rispettivamente dallo stesso Facelli e Palmieri. Il 29 giugno a Genova guadagna il titolo regionale nel giavellotto. Il 13 luglio è in Nazionale a Parigi, stadio di Colombes, per il match Francia-Italia: chiude 2° i 400hs, alle spalle di Facelli, e la 4x400[2], ma i nostri perdono il confronto 67 a 81.

De Negri torna in Nazionale già il 20 luglio a Basilea contro la Svizzera: vince i 400hs e chiude terzo sui 110hs, superato da Schneider ed Agosti. Nella 4x400 finisce secondo[3], ma gli azzurri stavolta si impongono 88-69. Due giorni dopo, a Zurigo vince i 110hs ed è secondo sui 200, alle spalle di D’Agostino. Quindi ai primi di agosto va a Darmstadt, in Germania, per i Mondiali universitari dove ottiene un argento (staffetta olimpionica dietro ai tedeschi[4]) e due bronzi su 400hs, alle spalle del britannico Simpson e dello statunitense Lincoln, e 4x100[5] dietro Francia e Germania. Il 7 settembre a Genova, pista della Nafta, si cimenta sugli 800 del “Premio Lunghi”: chiude terzo, superato da Beccali e Viani. Il 21 settembre a Napoli partecipa all’incontro Italia Centro Meridionale-Belgio vinto dai nostri 72-65: De Negri dà il suo grande contributo, aggiudicandosi 110hs e 400hs oltre a chiudere secondo la staffetta svedese (con lui gareggiano Di Mauro, Gelsomini e Giacomelli). Il 19 ottobre è battuto dal “solito” Facelli nei 400hs del “Campionato delle Regioni Alta Italia”, disputato nel “Littoriale” di Bologna. Sette giorni dopo, chiude al terzo posto i 600 sulla pista meneghina dello “SC Italia”, sopravanzato da Beccali e lo stesso Facelli. Il 28 ottobre all’Arena di Milano finisce al 4° posto sulle 440y vinte da Facelli. Il 2 novembre a Firenze, sul campo del “Giglio Rosso”, termina terzo sui 400, sopravanzato da Facelli e Giacomelli. Il 23 novembre a Savona chiude secondo sui 400, battuto nuovamente da Facelli. Inizia il 1931 sulla pista casalinga della Nafta, a Genova, il 6 aprile quando si aggiudica i 400hs. Coglie ottimi risultati ai tricolori universitari di Roma, disputati tra 19 e 21 aprile: secondo sui 400 battuto da Gerardi, vince i 400hs alla presenza del Duce che lo premia personalmente. Il 10 maggio, sulla pista genovese della Nafta, vince il titolo regionale sui 400hs. Quattro giorni dopo, all’Arena di Milano, è battuto da Facelli sui 200hs. Il 31 maggio a Bologna è terzo sui 400hs, vinti ancora da Facelli. Nella stessa sede il 7 giugno vince la 4x400[6] nell’incontro Italia-Francia dove i nostri si impongono 78-69. Il 21 giugno ad Anversa De Negri chiude terzo i 400hs, battuto dal grande Lord Burghley e dal polacco Kostrzewski.

Sette giorni dopo, a Genova, altro terzo posto, stavolta nei 400 validi come seconda prova tricolore: lo superano Carlini e Giacomelli. Il 22 agosto è a Londra, Stamford Bridge, per Inghilterra-Italia, vinto 83,5-62,5 dai padroni di casa: nella gara delle 440y ad ostacoli finisce terzo, superato da due grandi assi come Facelli e Burghley. Otto giorni dopo, a Borgo S. Lorenzo si aggiudica 400piani e 110hs. Il 12 e 13 settembre a Posen partecipa all’incontro Polonia-Italia: chiude terzo sui 400hs, superato da Facelli e Kostrzewski, ma vince la 4x400[7] e questo successo permette ai nostri di imporsi 73-69. Il 27 settembre, al “Brumana” di Bergamo, ritrova la Nazionale per Italia-Svizzera, vinto dagli azzurri nettamente, 104,5-69,5: De Negri coglie una bella doppietta, con 400hs e 4x400 dove lo affiancano Gerardi, Tavernari e Facelli. Il 4 ottobre, all’Arena di Milano, viene battuto sui 400hs da Facelli e finisce terzo nell’apposita classifica tricolore a punti, alle spalle dello stesso Facelli e Mori. Chiude invece secondo, dietro l’imbattibile Facelli, i 400hs che si disputano il 18 ottobre a Firenze per il “GP Regioni”. Facelli per lui è una sorta di incubo: sette giorni dopo, è secondo anche a Torino sui 400 piani. Stesso risultato il 28 ottobre nel “GP Milano” all’Arena sulla stessa distanza, ma anche sui 400hs. De Negri trascorre l’inverno col pensiero ai Giochi, seguendo gli appositi stages preolimpici tenuti a Roma sotto la supervisione del CT Contoli. Intanto all’esordio stagionale, il 28 marzo 1932, consegue un altro secondo posto sui 400, stavolta superato da Carlini, sulla pista della Nafta a Genova, durante la tradizionale “Coppa Piaggio”. È abbonato alle piazze d’onore: il 21 aprile a Firenze, nella prima preolimpica, è battuto sui 400 da Turba. Finalmente centra la vittoria, addirittura una bella doppietta, nei campionati regionali l’8 maggio sulla pista della Nafta: primeggia su 400 e giavellotto. Turba lo supera di nuovo sette giorni dopo nella seconda indicativa, all’Arena di Milano: per i Giochi si fa dura. Ha lasciato perdere i 400hs per l’insuperabile Facelli e sui 400 piani si ritrova a sorpresa qualcuno che gli “turba” i sogni olimpici. In effetti proprio Turba lo supera il 5 giugno nell’ultima preolimpica a Bologna. De Negri, soprattutto in chiave staffetta, viene comunque convocato per il ritiro azzurro preolimpico, tenuto allo Stadio Berta di Firenze, con sede alla pensione “Monte Senario” di Bivigliano, sulle colline a nord del capoluogo.

Ritrova la Nazionale il 19 giugno a Zurigo per Svizzera-Italia: vince bene 400 e 4x400[8], guadagnandosi definitivamente i Giochi. I nostri si aggiudicano il confronto 92-65. Poi è tempo di pensare al viaggio in America. Il 1 luglio gli azzurri vengono trasferiti su un treno speciale che li porta a Forlì dove vengono ufficialmente e pomposamente ricevuti dal Duce che li “carica”, augurando loro le migliori fortune nell’agone olimpico. Quindi un altro treno li riporta a Napoli dove nel pomeriggio del 2 luglio sono imbarcati sul transatlantico “Conte Biancamano”. Qui si allenano come possono, sul ponte della nave, cercando di tenersi in forma e mantenere attiva la muscolatura, soprattutto con piccole corse ed esercizi a corpo libero. L’11 luglio arrivano a New York dove rimangono due giorni tra festeggiamenti vari, accolti calorosamente dalla folta ed entusiasta comunità italo-americana. Il 13 ripartono in treno ed attraversano tutto il continente: Washington, St. Louis, Salt Lake City le tappe che finalmente portano il 17 luglio a Los Angeles. Le gare olimpiche di atletica si svolgono nell’imponente “Coliseum”. De Negri partecipa alla 4x400 cui prendono parte solo sette nazioni. Con lui Facelli, Turba e Carlini. Il 6 agosto nella semifinale i nostri chiudono alle spalle dei fortissimi USA che con 3’11”8 ottengono il nuovo limite mondiale. Gli azzurri corrono in 3’22”8, giungendo davanti ai tedeschi. Il giorno seguente è finale: altro show USA, col nuovo record mondiale di 3’08”2, davanti a Gran Bretagna e Canada. I nostri deludono, facendosi superare anche dalla Germania e chiudendo malinconicamente al sesto ed ultimo posto, con 3’17”8 che risulta comunque primato italiano. Difficile fare, e chiedere, di più: prestazione azzurra onesta, generosa ed al massimo delle possibilità. De Negri tuttavia si attira qualche critica per aver mancato il cambio di passo in una gara incolore. Nel viaggio di ritorno i nostri si fermano a Chicago dove il 18 agosto è prevista una grande riunione post-olimpica. De Negri chiude quarto i 400hs vinti alla grande da Facelli. Al rientro in Italia, è dura smaltire la sbornia olimpica e, come molti altri atleti, De Negri se la prende comoda. Diserta i tricolori e si rivede in pista solo per Italia-Ungheria, il 16 ottobre a Torino: chiude terzo i 400hs, preceduto da Facelli (more solito) e Kovacs. I nostri si impongono 72-69. Il 4 novembre a Napoli, nella finale del “GP Regioni” è battuto sui 400hs da...Facelli, ovviamente. La sua carriera termina qui: appende difatti le scarpette al fatidico chiodo.


[1] Molte fonti lo indicano nato a Chiavari (GE) il 27.11.1901. Tale data risulta molto in contrasto con le informazioni reperite in funzione della sua attività e dunque appare alquanto dubbia

[2] Con lui gareggiano Vianello, Facelli e Carlini

[3] Con lui gareggiano Palmano, Baracchi e Vianello

[4] Con lui gareggiano D’Agostino, Curtoni e Tugnoli

[5] Con lui gareggiano Giacomelli, Curtoni e vianello

[6] Con lui gareggiano Carlini, Gerbella e Facelli

[7] Con lui gareggiano Giacomelli, Tavernari e Facelli

[8] Con lui gareggiano Cumar, Carlini e Facelli