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DE MARCHI Carlo

Torino 25.03.1890 / Torino 1972

1912. Calcio. 9° p.m.

Entra sin da ragazzino nelle file del Torino dove rimane per tutta la carriera, giocando in prima squadra, tra alti e bassi, dal 1909 al 1922, tranne ovviamente la pausa bellica del 15-18. Titolare fisso nel 1910-11 (14 presenze) e 1911-12 (con 16 presenze). Mediano di contenimento, trova un posto nella rosa dei calciatori selezionati per i Giochi di Stoccolma dal CT Vittorio Pozzo, alla sua prima esperienza in Nazionale, che conosce bene De Marchi, essendone l’allenatore nel Torino. La spedizione azzurra però è preparata in tutta fretta, male organizzata e proseguita peggio, con pochi soldi e molti problemi contingenti: i nostri dormono in una scuola e per mangiare sono costretti a lunghi spostamenti in modo da raggiungere l’unico ristorante italiano della capitale svedese. Inoltre i calciatori sono molto “attirati” dalle valchirie nordiche: tra l’altro per molti di loro è il primo lungo soggiorno all’estero. Tutto questo spiega comunque solo in parte il mediocre risultato azzurro. Al torneo di calcio prendono parte 11 nazioni in un torneo ad eliminazione diretta. 

Il sorteggio pone di fronte ai nostri i finlandesi. La gara si gioca il 29 giugno alle 11 di mattina, al Tranebergs Idrottsplats, nella parte settentrionale di Stoccolma, presenti 600 spettatori. E’ il primo match in assoluto del torneo. Sulla carta non sembra una partita impossibile, ma le cose si mettono subito male: i finnici passano in vantaggio dopo appena due minuti di gioco, con Ohman. Pareggia Bontadini al 10’, quindi Sardi capovolge il risultato al 25’. Soinio impatta al 40’. All’inizio del secondo tempo De Marchi viene sostituito da Morelli di Popolo, tra l’altro suo compagno nel Torino. Ma il risultato non cambia e si va ai supplementari: al termine del primo extra-time segna Wiberg. I nostri non riescono a pareggiare e vengono malamente eliminati al primo turno. Il torneo verrà vinto, anzi dominato, dai maestri inglesi. L’Italia è relegata nel torneo di consolazione anche se De Marchi non scende più in campo. Gli azzurri vincono 1-0 contro la Svezia e perdono malamente 5-1 con l’Austria, chiudendo mestamente un torneo olimpico in cui non sono stati brillanti protagonisti. De Marchi prosegue la sua onesta carriera, sempre in maglia granata, senza ottenere rilevanti successi a livello nazionale e senza più rivestire la maglia azzurra. Però è in campo in un derby rimasto nella storia: il 17 novembre 1912 il Torino, al campo di Corso Sebastopoli, supera la Juventus per 8 a 0. Saranno 57 alla fine le partite di De Marchi col Torino: la sua ultima stagione, a 30 anni, nel 1920-21 (2 presenze).

 

demarchicarlo grande

 La Nazionale italiana di calcio che affronta la Finlandia. Presente anche De Marchi, primo a sinistra seduto ed evidenziato dal tondo