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DE FELIP Guido

Venezia 21.09.1904 / Venezia 27.09.1968

1920. Canottaggio. MEDAGLIA D’ORO due con (timoniere, con Olgeni e Scatturin)

Ancora ragazzino e di corporatura minuta, è l’ideale per il ruolo di timoniere che svolge per la mitica “Bucintoro”, una delle società più gloriose del nostro canottaggio. Sale su più armi ed il 20 settembre 1919 guadagna il suo primo titolo tricolore a Lecco, nel “4con” assieme ai fratelli Fabbiano, Bettini e Scatturin. L’anno seguente tutti puntano ai Giochi di Anversa. La prima prova di selezione si svolge proprio a Venezia l’11 luglio, ma è disertata da molti equipaggi al punto che il “due con” vede al via solo Olgeni-Scatturin, col timoniere De Felip: per garantirsi la convocazione, i tre scendono comunque in acqua. De Felip è anche sul “4 con” che vince la sua prova. Il 31 luglio tocca ai Campionati Italiani, disputati a Como, nelle acque antistanti Villa Geno. De Felip coglie due titoli: nel “4con” (l’equipaggio è lo stesso dell’anno precedente) e nel “2con”, assieme ad Olgeni-Scatturin, quest’ultimo armo ribattezzato “Inqualificabili”. Invece si qualificano, eccome, per i Giochi e nessuno può togliere la maglia azzurra al piccolo De Felip che quasi non crede ai suoi occhi quando sale sul treno che, via Modane e Parigi, porta gli azzurri ad Anversa.

Le gare di canottaggio si svolgono nel canale di Willebroek, a Vilvoorde. Solo quattro gli equipaggi iscritti nel “due con”. Ottenere una medaglia dunque non è impossibile: basta vincere la batteria (o semifinale). Ed il 28 agosto alle 16.05 l’Italia vi riesce agevolmente, superando con ben 10” di vantaggio l’armo belga. Il giorno seguente, 29, la finale alle ore 16.00. Francia e Svizzera gli avversari, temibili. Gli svizzeri partono forte, i francesi non mollano, i nostri temporeggiano ma si scatenano nella seconda metà di gara: recuperano centimetro per centimetro, affiancano i francesi passati in testa, lottano punta a punta, con gli elvetici che insistono. I tre armi sono a lungo sulla stessa linea, poi gli azzurri, spinti dal piccolo ma grintoso De Felip, piazzano uno splendido rush finale e bruciano i francesi per un secondo. Oro dunque all’Italia, argento alla Francia (Poix, Monney-Bouton, Barberolle) e bronzo alla Svizzera (Candeveau, Felber, tim. Plaget): un grandioso trionfo, anche per il piccolo-grande De Felip che con i suoi 16 anni ancora da compiere diventa l’oro più giovane di tutti i tempi nella storia dello sport italiano. Negli anni seguenti De Felip continua a timonare gli armi della Bucintoro: nel 1921 è sul “4 con” che vince il tricolore a Pallanza, sul Lago Maggiore[1]. Poi però la Bucintoro affronta un periodo di crisi e De Felip non torna più alla ribalta. Si rivede nel 1956 quando, in una suggestiva manifestazione, trasporta la fiaccola olimpica dei Giochi Invernali di Cortina su una barca nel Canal Grande.


[1] Con lui Scatturin, Bettini, V. e F. Fabbiano