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DAVOLI Angelo

Quarto - Genova 12.11.1896 / Genova 13.02.1978

1924. Atletica Leggera. Eliminato Primo Turno 1500 m e 3000 m a Squadre (con Ambrosini, Bruni e Garaventa)

Il suo esordio avviene in maniera del tutto particolare. Durante la Prima Guerra Mondiale, Davoli combatte nei Bersaglieri, in prima linea nella zona del Col di Lana, sulle Dolomiti. Nel reggimento si istituiscono gare di corsa il cui premio è...un bel piatto di pastasciutta nelle retrovie. Ovviamente partecipano in molti ed un giorno ci prova anche Davoli che si dimostra tra i più vincenti. A guerra finita, riprende il suo lavoro di muratore e diventa padre di un bambino. Ma gli è rimasta dentro la scintilla della corsa. Nel 1921, a 24 anni suonati, si tessera col “Trionfo Ligure” e comincia la sua carriera. Molti lo prendono per pazzo, in famiglia mugugnano (da buoni liguri), ma lui insiste. La sua prima corsa è la “Traversata Notturna di Genova” del 3 giugno, con partenza dalla Lanterna ed arrivo in Via Caffa: finisce 10° (vince Negri). Cinque giorni dopo, nel “Giro di Rivarolo” è secondo alle spalle di Garaventa. Dopo l’11° posto nella “Lanterna-Lido” dell’11 giugno, è buon terzo nella “Scuole Cantore-Pedegoli e ritorno” del 18 giugno, superato da Barabino e Gargiullo. Stesso risultato il 3 luglio nel “Giro dei Tre Ponti” a Genova dietro lo stesso Barabino e Cavanna. Il 10 luglio arriva il primo successo, in un tremila. Il 7 agosto, ancora a Genova, nella “Coppa Principe di Piemonte”, 7 km su strada, è superato solo da Ottolia. Stesso piazzamento il 15 agosto nel “GP Caffaro”, battuto da Robino ed il 21 agosto a Rivarolo è superato da Caffo sui 5mila. Il 28 agosto Davoli vince il “Giro di Prè” ed il 3 settembre a Genova la prova denominata “Dal monte al mare”. L’11 settembre ancora nel capoluogo ligure, sul campo della “Spes”, vince il Campionato regionale di 5mila e 4x400. Tali risultati lo inducono a tentare l’azzardo su scala nazionale: il 19 settembre chiude ad un buon terzo posto i tricolori dei 5mila a Bologna, battuto da Speroni e Robino. Si tratta di un risultato che gli infonde fiducia. Davoli torna al successo il 25 settembre nella “XX Settembre” a Genova mentre il 2 ottobre è superato solo dal grande Speroni nel “Giro di Lavagna”. Sette giorni dopo, vince il “Giro della nuova Genova” ed il 16 ottobre il “Giro di Genova”. La fine d’annata è spettacolare per Davoli che infila una vittoria dopo l’altra, a Genova e dintorni: il 18 ottobre il “GP Spartaco”, il giorno 23 “Giro dei Tre Ponti”, il 27 “GP Croce Verde”, il 1° novembre “Giro di Pontedecimo”. Il 13 novembre, sul campo di Piazza Francia, batte il quotato Garaventa, che lo ha appositamente sfidato, in un duello sui 3mila. Chiude l’annata l’11 dicembre, vincendo i 1500 in una riunione organizzata dalla Doria. Chi lo prendeva per pazzo, inizia a ricredersi: Davoli è emerso dal niente, parlando coi risultati. Nel 1922, ancora col “Trionfo Ligure”, si conferma anche se l’inizio non è dei migliori. Il 9 aprile a Rivarolo è battuto in un 3mila da Negri ed il 23 aprile è sopravanzato da Ottolia nella “Coppa Anniversario” a Genova. Ancora un secondo posto il 2 maggio a Genova, sul campo della “Spes”, sui 5mila, superato ancora da Negri. Cinque giorni dopo Davoli coglie il primo successo importante a Montecarlo, addirittura davanti al forte Ambrosini sui 5mila. Il 28 maggio a Genova è battuto nei campionati liguri dei 1500 da Garaventa, ma vince 5mila e la 4x400. Il 3 giugno è primo nella “Traversata di Genova” davanti ad un grande come Martinenghi. L’11 giugno a Genova vince i 1500 e l’americana con Lumaca[1]. Il 16 luglio a Sanremo si impone nei 1500 ed è 2° sui 5mila dietro ad Ottolia. E’ comunque in forma: il 23 luglio vince a Mantova la “Coppa S. Giorgio” sui 5 km e sette giorni dopo a Borgo S. Donnino è superato dal solo Ambrosini in una prova di 4618 m. Vince però l’americana, assieme a Lumaca, davanti ai fratelli Speroni. Ormai rivaleggia ad armi pari coi più forti mezzofondisti italiani. Il 13 agosto vince il “Giro di Prè” e due giorni dopo è battuto solo da Ambrosini nella “Traversata notturna di Carpi”. Il 25 agosto Davoli primeggia nel “GP Croce Bianca” in notturna a Genova e due giorni dopo domina il “Giro di Lavagna”. Il 3 settembre vince la “Gara del molo” a Genova. Ha una piccola battuta d’arresto ai tricolori di Bologna: il 17 settembre chiude solo 4° i 5mila vinti da Ambrosini. Tre giorni dopo però a Genova trionfa nella “XX Settembre” col nuovo record del percorso. Continua a mietere successi a livello locale, sulle strade genovesi: nel week-end successivo vince la “Coppa Ausonia” ed una 4 km a Sturla. Il 1° ottobre, nel meeting organizzato dalla “Rubattino”, vince 400, 1500 e 4x400. L’8 ottobre brilla nella “Coppa Casalino”, in Val Bisagno, aggiudicandosi nel fango 5mila e 1500. 14 giorni dopo, finisce settimo nel “Giro di Milano” vinto da Breda. Nel primo week-end di novembre dà spettacolo a Genova: il giorno 4 vince il “Giro del Lagaccio”, disputato sulla pista della “Spes”, ed il 5 è primo nel “Giro dei 4 Ponti”. Il 12 novembre vince il “Giro di Cremona” ed il 26 novembre il “Giro di Genova”. Il 3 dicembre chiude l’annata alla grande, aggiudicandosi la “Traversata di Prato”. Ha deluso solo ai tricolori, ma la sua stagione è da incorniciare.

Nel 1293 prova pure i cross. Il 25 febbraio vince a Lucento, primo grande appuntamento stagionale ed il 4 marzo è a Marsiglia per il prestigioso “Cross Cinzano”: coglie un ottimo secondo posto dietro il forte francese Guillemot. Ma il suo capolavoro è compiuto l’11 marzo nei tricolori di cross a Firenze, su 10 km: vince nettamente, con 27” di margine su Ambrosini. E’ la sua consacrazione. Sette giorni dopo, è battuto solo dal francese Schnellmann nel cross organizzato nell’Ippodromo di S. Siro dalla “Gazzetta”. Il 1° aprile vince a Rivarolo nel miglio e nell’americana (con Bisio). Inviato dalla FISA a Barcellona per una gara internazionale, Davoli si comporta bene: il 15 aprile rimane in testa, viene staccato solo da Speroni ma a tre km dal traguardo, quando è secondo, subisce una distorsione alla caviglia e si ritira. Abbandona anche i 5mila del 10 maggio a Marsiglia che si traducono peraltro in una gara caotica, col pubblico ad invadere la pista (1° Guillemot). Il 27 maggio vince la “Traversata di Genova”. Il 2 giugno è battuto sugli 800 da Bonini sul campo della “Forza e Coraggio” a Milano. Il 9 giugno Davoli è a Parigi, per un importante meeting pre-olimpico, una sorta di prova generale per i Giochi dell’anno seguente: giunge 5° sui 1500 vinti dal britannico Mac Donald e viene superato anche dall’altro italiano Ferrario (terzo). Il giorno seguente è quinto anche sui tremila vinti dal francese Duquesne (e con l’altro italiano Negri secondo). Si tratta di un piccolo ridimensionamento, stemperato solo in parte dal successo del 17 giugno sui 1500 a Busto. Nel week-end successivo Davoli è a Bologna, per i tricolori dove ottiene due secondi posti: nei 1500 dietro Ferrario e nei 3mila siepi alle spalle di Ambrosini. Il 25 luglio a Recco Davoli vince 1500 e 5mila. Il 5 agosto primeggia, con Bisio, nell’americana a coppie sui 5 km al campo dello SC Italia a Milano. Stesso risultato il 10 agosto nella riunione tenutasi sul campo di Viale Lombardia a Milano dove Davoli si aggiudica anche il miglio. Due giorni dopo, ancora con Bisio, altro successo in un’americana, ad Alessandria dove è primo anche sui 10mila. Il 15 agosto Davoli fa sua la “Coppa San Teodoro” a Genova. Il 19 agosto vince i 1500 a Vado e nello stesso capoluogo ligure il 23 agosto primeggia nel “GP Cooperativa fascista lavoratori del porto”. Certo, non si risparmia: tre giorni dopo, a Busto è battuto da Garberino, partito con 70 m di vantaggio, in un handicap sui 1500. Il 9 settembre Davoli vince il “Giro di Sampierdarena” sui 10 km e 4 giorni dopo trionfa nel “Giro di Savona”. Il 16 settembre vince i 1500 a Milano, sul campo di Viale Lombardia, in una riunione definita già “preolimpica”: Davoli non può nascondersi, i Giochi diventano l’obiettivo primario. Intanto il 30 settembre guadagna i 1500 sul nuovo campo dell’US Italia Nuova a Genova. Sulla stessa distanza è sconfitto da Ferrario a Bologna il 14 ottobre. Il 4 novembre, coi compagni del “Trionfo Ligure” (Boero e Ferrero), chiude secondo la “Coppa Mazzuoli” a Firenze, staffetta a squadre vinta dallo SC Italia. Il 18 novembre Davoli vince alla grande il “Giro di Genova” ed il 30 dicembre fa suo il “cimento invernale” nello stesso capoluogo ligure.

Davoli inizia il 1924 come ha finito il 1923, con una vittoria. Il 27 gennaio difatti fa suo il cross di Rapallo. Sette giorni dopo, è il migliore dei nostri nel prestigioso cross internazionale organizzato dalla “Gazzetta” a Milano, con partenza ed arrivo nel campo del Milan e sviluppo nei prati di Taliedo. Vince il francese Schnellmann ma Davoli è ottimo secondo, sia pure a 36”. Il 24 febbraio Davoli rivince il cross di Lucento e si innesta una polemica sulla sua partecipazione olimpica: il suo posto in azzurro non sembra in discussione, ma è difficile scegliere la specialità in cui possa comportarsi meglio. Alla fine sarà il presidente della Commissione Tecnica, Colbachini, a scegliere e per il momento non si sbilancia. Ma Davoli pare irresistibile: il 2 marzo a Stupinigi si aggiudica il titolo tricolore di cross. Non è un problema per lui guadagnare il 23 marzo a Genova il titolo ligure dei 5mila e, sette giorni dopo, quello degli 800. Ovviamente il suo obiettivo è la maglia azzurra. L’11 maggio è a Busto per la “preolimpionica” (all’epoca le chiamano così), ma sui 1500 chiude terzo, superato da Ferrario e Garaventa: non è facile scegliere la specialità olimpica. Intanto il 18 maggio è secondo, alle spalle di Ambrosini, in una gara su 3250m al Velodromo Sempione. Sette giorni dopo, a scanso di equivoci, Davoli vince i 3mila a Udine. Il 7 e 8 giugno a Milano, sul campo di Viale Lombardia, si disputa l’ultima “preolimpionica”: Davoli giunge terzo sugli 800, superato da Garaventa e Bonini, ma vince i 3mila. Il suo nome non può mancare nella lista degli azzurri per Parigi anche se rimane da definire la specialità da disputare, e non è un problema di poco conto. Qualcosa si chiarisce nell’apposito ritiro collegiale di Busto dove il 22 giugno si disputa una riunione di rifinitura: Davoli è secondo sui 3mila, alle spalle di Negri. Sette giorni dopo, identica situazione, ma stavolta a batterlo sulla stessa pista è Garaventa. La Commissione Tecnica, della quale fa parte anche Lunghi che certo di mezzofondo non deve imparare da nessuno, comunque si convince: su questa distanza a Parigi l’apporto di Davoli sarà importante per la gara a squadre. Le prove di atletica si svolgono nel mitico stadio di Colombes, ancora oggi esistente ed immortalato dal celebre film “Momenti di Gloria”. Davoli esordisce il 9 luglio sui 1500 cui partecipano 40 atleti di 22 nazioni. Non va bene: chiude 5° su sei la sua batteria vinta dal britannico Stallard sullo statunitense Buker ed il canadese Barnes. Davoli è battuto anche dal francese Phillipps e riesce a sopravanzare solo il bulgaro Karadtoyanov. Eliminato: non certo una prestazione brillante. Davoli ci riprova nella gara a squadre sui 3mila metri. Il regolamento è semplice: si parte tutti insieme e per la classifica valgono i piazzamenti sul traguardo (1 punto al primo, 2 al secondo e così via). Partecipano solo nove nazioni. L’11 luglio al via della batteria con Davoli troviamo Ambrosini, Bruni e Garaventa. Davoli è il migliore dei nostri: senza paura si pone nella scia dei fortissimi finlandesi Nurmi e Ritola anche se nell’ultimo giro gli mancano le forze e viene superato da diversi avversari. Chiude 7° e comunque è il primo azzurro al traguardo: Bruni difatti è 14°, Garaventa 17° ed Ambrosini si ritira. Troppo poco: chiudiamo solo quarti, dietro l’inarrivabile Finlandia, Gran Bretagna e Norvegia. Battiamo solo la Polonia. Passano le prime tre e rimaniamo esclusi. L’oro va, neanche a dirlo, alla stratosferica Finlandia su Gran Bretagna e Stati Uniti. Non una grande partecipazione olimpica per Davoli che però ha il merito di essere stato il migliore dei nostri nella prova a squadre dove almeno ci ha provato con coraggio e determinazione. Sulla scia dei Giochi, Davoli il 23 luglio si reca a Londra, per la riunione del “Landsbury Club”: chiude 2° su 800y e 3miglia. Il 29 luglio è festeggiatissimo a Chiavari e vince i 1500. Si ripete il 3 agosto a Recco dove vince anche i 3mila e, nella serata dello stesso giorno, si aggiudica con Garaventa un’americana in notturna in Piazza di Francia a Genova. Il 17 agosto a Laveno vince gli 800 ed è grandissimo sui 5mila dove supera niente meno che il grande Speroni, dimostrandosi in una forma strabiliante. Il 24 agosto primeggia sul miglio in Piazza di Francia a Genova e vince anche l’americana con Garaventa. Sette giorni dopo, addirittura due vittorie nello stesso giorno: nel primo pomeriggio il “Giro di Ronco Scrivia”, su 6 km, e la sera la “Traversata di Prè”, su 5 km, a pari merito con Garaventa: i due, compagni di squadra della “Trionfo”, arrivano insieme sul traguardo, fraternamente abbracciati. Il 7 settembre ancora un successo per Davoli, ad Alessandria sui 5mila, distanza nella quale primeggia anche il 17 settembre a Rossiglione. Il 20 e 21 tricolori a Bologna sul campo della Virtus: Davoli vince i 5mila mentre è terzo sui 1500 di Ferrario dopo aver tentato inutilmente una coalizione col compagno Garaventa. Sette giorni dopo, Davoli fa sua la “XX Settembre” genovese, posticipata causa proprio i tricolori. Il 30 settembre primeggia nel “Giro di S. Fruttuoso” in notturna. Il 5 ottobre a Bolzaneto vince 1500 ed americana, con Patrocchi. Sette giorni dopo, Davoli è grande protagonista a Firenze nella “Coppa Mazzuoli”, staffetta a squadre su 15 km (3x5mila): ottiene il miglior tempo parziale, trascinando il “Trionfo Ligure” al...trionfo, davanti ai quotati francesi dell’Olympique Parigi[2]. Si conferma alla grande nel weekend successivo: la sera del giorno 18 si aggiudica la “Traversata notturna” di Genova ed il giorno dopo sul campo di Piazza di Francia vince agevolmente i 1500. Il 2 novembre a Pontedecimo vince i 1500 e due gioni dopo fa suo il “Giro di Genova”. Il 9 novembre si aggiudica il “Giro di Prato” e sette giorni dopo è primo a Sestri Levante, in Via Nazionale, su una prova di 4,5 km. Chiude la sua ottima annata il 7 dicembre a Barcellona, dove è appositamente inviato dalla FISA, sui 14 km della “Challenge Pedro Prat”: chiude 8° ed il suo piazzamento pregiudica il successo alla nostra compagine visto che Speroni vince e Bertini si piazza terzo. La Spagna, per il computo dei piazzamenti, difatti ci supera 12-11. Comunque la stagione di Davoli è notevole e la partecipazione ai Giochi gli ha fornito la spinta decisiva per ottenere risultati ancora migliori.

Inizia alla grande il 1925: il 1° gennaio vince la “Coppa Capodanno” a Genova. Poi una lunga stasi, dovuta anche ad una sorta di scissione di numerose società liguri e lombarde dalla FISA e conseguenti difficoltà organizzative. Davoli torna in pista solo il 22 febbraio, in Piazza di Francia a Genova, tesserato per il GS Nafta: sui 5mila è superato da Garaventa. Il 1° marzo si aggiudica il cross “delle Tre Regioni” a Busalla, gareggiando ormai stabilmente nelle gare UISA[3]. Sette giorni dopo primeggia nel campionato ligure di cross. Il 15 marzo, nella zona della Malpensa, si laurea Campione Italiano di cross dopo un bel duello con Speroni. Sette giorni dopo, primeggia senza troppi sforzi in un cross a La Spezia, organizzato dallo “SC Audace”. Si rivede il 12 aprile sul campo del Genoa a Marassi dove si aggiudica i 5mila davanti a Negri. Il 21 aprile vince la “Coppa Savoia”, su strada, a Genova. Cinque giorni dopo, primeggia a Menaggio sulle 5 miglia, schiantando Speroni. E’ in forma: il 3 maggio vince la “Coppa Remotti” ad Arma di Taggia ed il 24 maggio si aggiudica la “Ventimiglia-Sanremo”, staffetta a squadre, coi suoi compagni del GS Nafta Garaventa ed Ottolia. Sette giorni dopo, è a Parigi, stadio Pershing, dove chiude terzo i 3mila alle spalle dei francesi Guillemot e Marechal. Il 14 giugno Davoli vince i 5mila del campionato ligure. 14 giorni dopo, è a L’Aja, Paesi Bassi, per un importante meeting internazionale: vince 800 e 3 miglia. Si ripete a Rotterdam il 5 luglio quando si aggiudica i 5mila. Un mese dopo, il 2 agosto, vince a Brescia mille ed americana (con Garaventa). Due belle affermazioni nel weekend 15-16 agosto: dapprima a Diano Marina si aggiudica i 1500, poi in Piazza di Francia a Genova fa suo un mille. Si rivede un mese dopo, sul campo meneghino del Milan: vince bene i mille davanti a Facelli. Il 20 settembre a Genova vince...la “XX Settembre”. L’11 ottobre a Bolzaneto primeggia sui 1500 e nell’americana, con Ottolia, oltre ad essere battuto da Carlini sui 500. Sette giorni dopo, è grande protagonista nella “Coppa Mazzuoli” a Firenze, staffetta 3x5mila: assieme a Garaventa ed Ottolia domina il campo ed avversari del calibro di francesi (il “Cercle Olympique” di Parigi) ed ungheresi (il “Magyar” di Budapest). Il 25 ottobre Davoli si aggiudica il “Giro di Arenzano”, continuando a primeggiare su strada e pista. Non si smentisce nel weekend di fine ottobre: il giorno 31 vince la “Traversata Notturna di Novara” ed il 1° novembre, con Garaventa, si aggiudica l’americana a Gallarate oltre alla staffetta olimpionica[4]. Tre giorni dopo, Davoli è primo nel “Giro della Circonvallazione” a Genova. L’8 novembre invece, in giornata-no, si ritira nel “Giro di Lissone” vinto da May. Si riscatta sette giorni dopo quando si aggiudica il “Giro di Sampierdarena” su 5,5 km. Il 24 ottobre trionfa nel “GP Olympia” a Genova. Inizia alla grande il 1926. Il 17 gennaio vince la “Coppa Capodanno” a Genova. 14 giorni dopo, si impone nel “Giro di Livorno” ed il 4 febbraio primeggia nel “Giro notturno di Viareggio”, a pari merito con Lippi, in un arrivo così serrato che la giuria salomonicamente assegna la vittoria ad entrambi. Il 21 febbraio altro bel successo per Davoli nel campionato ligure di cross. Sette giorni dopo, primeggia anche nel cross “delle tre regioni” a Busalla. Il 7 marzo chiude al terzo posto il cross per la “Coppa Fiera di Milano”, disputato all’ippodromo di San Siro e vinto dal francese Thierrée. Il riscatto è prontamente servito: il 14 marzo Davoli conquista il tricolore di cross alla Bovisa, in una splendida giornata di sole primaverile. Il 5 aprile è grande protagonista in Piazza di Francia a Genova: vince i 5mila e finisce terzo sugli 800, sopravanzato da Cominotto e Facelli. Il 21 aprile si aggiudica, quasi in scioltezza, il “Giro di Cornigliano”. Il 2 maggio è nel terzetto della “Nafta” che si impone nella “Ventimiglia-Sanremo”, 18 km a staffetta: con lui anche Garaventa ed Ottolia. Lo stesso Garaventa è con lui anche nella 4x400 che vince il titolo regionale a Sestri Ponente il 9 maggio: gli altri due componenti sono Pastorino e Carlini, per una formazione omogenea e piena di talento. 4 giorni dopo Davoli guadagna il campionato ligure anche sugli 800 e nella 4x100, con la stessa formazione della 4x400. Il 16 maggio Davoli si aggiudica un 800 a Bordighera. Il 24 maggio partecipa all’importante meeting che si tiene a Londra, Stamford Bridge: chiude al terzo posto le 3 miglia, alle spalle dell’inglese Cotterel e del francese Marechal. Il 30 maggio a Bologna, sul campo della “Virtus”, Davoli vince i 1500 col grande tempo di 4’02”1/5 che uguaglia il primato italiano: poiché la gara vale come selezione per l’incontro Italia-Cecoslovacchia di 4 giorni dopo, ritrova l’azzurro. Il 3 giugno, sul campo del Milan di Viale Lombardia, Davoli dà spettacolo, aggiudicandosi 1500 e 5mila. Le sue due vittorie contribuiscono non poco al bottino finale dei nostri che si impongono 62-54 nel computo totale. Il 12 e 13 giugno a Napoli, sulla pista dell’Arenaccia, vince il titolo italiano dei 5mila. Si ripete il 20 giugno in Piazza di Francia a Genova, aggiudicandosi 3mila ed americana con Garaventa. Il 4 luglio è di nuovo a Londra, Stamford Bridge, dove però viene subito eliminato nel miglio. Il 18 luglio vince il “Giro di Borgo Incrociati” a Genova. Il 1° agosto primeggia nel “GP Oregina”, 4,5 km su strada, ancora nel capoluogo ligure. Sette giorni dopo, è a Budapest, per il match contro l’Ungheria: vince i 5mila, ma i nostri perdono il confronto 49 a 53. Il 22 agosto Davoli vince un’americana a Vado, assieme a Garaventa. Si ripete nella stessa sede sei giorni dopo, aggiudicandosi gli 800 in un’anomala (per l’epoca) riunione serale. Il 12 settembre primeggia nel “Giro di Savona”. Il 20 settembre vince i 3mila a Bologna. Sei giorni dopo, è a Genova, in Piazza di Francia, per la grande manifestazione in memoria di Lunghi: finisce terzo sugli 800, superato da Cominotto e Beccali. Il 3 ottobre nello stesso capoluogo ligure Davoli si aggiudica la “XX Settembre”, disputata con qualche giorno di ritardo. Il 17 ottobre primeggia nel “Giro di Sampierdarena” e due giorni dopo guadagna il “Giro di Broni”. Il 31 ottobre è primo nel “Giro di Chiavari”. Sette giorni dopo, brilla a Prato dove vince il “Giro delle mura”. E’ in formissima: il 14 novembre trionfa nel “Giro di Milano”. Il 21 novembre fa suo anche il “GP del Re” a Santa Maria Capua Vetere, chiudendo in bellezza una grande annata.

Davoli inizia il 1927 con un bel successo nei campionati regionali di cross, il 13 febbraio a Genova. Continua coi cross e fa bene: sette giorni dopo è primo a Varese, il 24 febbraio vince a Viareggio, in una gara che, passando anche sulla spiaggia e nella pineta, crea più di un problema ai concorrenti. Davoli è il favorito dei tricolori di cross, il 27 febbraio all’Ippodromo Mirafiori di Torino, ma cade su un ostacolo, perde contatto dai primi e si ritira. Vince Lippi. Stessa situazione sette giorni dopo nel cross internazionale di San Siro a Milano: Davoli arranca fin dalle prime battute ed abbandona. Qualcuno parla di crisi profonda. Il riscatto arriva non appena si torna in pista: il 18 aprile a Genova Davoli si aggiudica i 5mila. Tre giorni dopo a Roma, al Motovelodromo Appio, partecipa all’incontro Italia-Polonia: vince i 5mila e sui 1500 è battuto da Garaventa. I nostri stravincono 78-54. Il 22 maggio a Genova vince gli 800 e sette giorni dopo a Bologna, nel neonato “Littoriale”, non riesce a recuperare lo svantaggio iniziale e chiude terzo i 1500 ad handicap, superato da Boero e Lippi. Il 6 giugno è a Londra, Stamford Bridge, dove sulle 3miglia è battuto solo dall’inglese Johnston. Il 19 giugno è superato da Chiusa nel “Giro di Montevarchi”. Sette giorni dopo, in Piazza di Francia a Genova, a batterlo, sulla per lui anomala distanza dei 400, è invece Garbella. Il 3 luglio Davoli vince il “Giro di Prà”. 14 giorni dopo si impone nel miglio a Busto. Il 24 luglio è battuto sui 1500 da Garaventa in Piazza di Francia a Genova, ma ottiene il nuovo record italiano dei 600m con 1’23”3/5. Sette giorni dopo, nella preolimpica sul campo del GSOM, si aggiudica gli 800. Il 21 agosto a Genova è battuto da Garaventa nei 1500 dei campionati liguri, ma vince la 4x400. Sette giorni dopo, ancora nel capoluogo ligure, si aggiudica il titolo regionale di 800 e 4x100. Il 4 settembre ritrova la Nazionale a Brno, contro la Cecoslovacchia: chiude secondo sui 1500, battuto da Simdler. I nostri perdono per un solo punto, 58,5 contro 57,5. 14 giorni dopo, Davoli è a Bologna per i tricolori: vince i 1500 e chiude terzo gli 800 vinti da Tavernari su Garaventa. Con quest’ultimo il 25 settembre vince un’americana a Genova dove è secondo sugli 800, superato da Cominotto che lo batte sulla stessa distanza anche il 2 ottobre al “Littoriale” di Bologna nell’incontro Italia-Ungheria. Davoli è secondo anche sui 1500, stavolta alle spalle di Garaventa, ma porta comunque punti decisivi ai nostri che alla fine vincono 56-46. 14 giorni dopo, a Bari è battuto sui 1500 da Garaventa. Il 23 ottobre si aggiudica la “XX Settembre” a Genova. Un mese dopo presenzia, nello stesso capoluogo ligure, all’inaugurazione del nuovo stadio del “GS Nafta”: sui 3mila è battuto dal danese Anders. Chiude la sua annata con un’altra sconfitta: il 4 dicembre, con i compagni del “GS Nafta”, è battuto dalla squadra del “Giglio Rosso” nella “Coppa Mazzuoli” a Firenze, una staffetta 3x5mila che si disputa sui viali delle Cascine. Con lui gareggiano Garaventa e Boero. Il 1928 è annata olimpica e Davoli cerca i Giochi. Il 9 aprile si distingue nella preolimpica di Genova, sul campo della Nafta: vince i 1500 ed una maglia azzurra per Amsterdam non sembra impossibile. Il 20 maggio nella preolimpica di Bologna è battuto da Lippi sui 3mila siepi. Sette giorni dopo, a Milano, sul campo dello “SC Italia”, chiude terzo i 5mila, superato da Boero e Lunardi. Sulla stessa distanza il 3 giugno si aggiudica la preolimpica di Bologna, sul campo della “Virtus”. Sette giorni dopo, partecipa al triangolare Francia-Svizzera-Italia che si tiene nello stadio parigino di Colombes: chiude terzo i 5mila, sopravanzato dai francesi Pelé e Beddari. I nostri perdono il confronto con la Francia (132-108), pur superando nettamente la Svizzera (ferma a 69). Il 16 giugno è nei Paesi Bassi, per una trasferta col “GS Nafta”: a L’Aja vince una gara sulle tre miglia. 15 giorni dopo, è a Milano per i tricolori, sul campo della “Forza e Coraggio”: vince i 3mila siepi e sogna la maglia azzurra. Ma il suo tempo non pare niente di particolare ed i tecnici, in primis il CT Gaspar, rimangono scettici. Alla fine viene escluso dalla lista dei Giochi. Peccato, forse avrebbe meritato la chance, dato pure il suo passato, anche se in effetti non sembrava in formissima. Davoli si rivede in pista dopo i Giochi, il 2 settembre: a Genova vince i 5mila. Sulla stessa distanza gareggia 14 giorni dopo a Budapest, nell’incontro Ungheria-Italia: chiude secondo battuto da Szerb. I magiari vincono 55-47. Si aggiudica quindi per l’ennesima volta la “XX Settembre” a Genova. Il 23 settembre a Torino è battuto sui mille da Garaventa. Qualche settimana di pausa e poi inizia la stagione dei cross: il 16 dicembre vince a Genova il “GP S. Martino”. Il giorno di Natale primeggia nella “Traversata Notturna di La Spezia”.

Ad inizio 1929 spadroneggia nei cross, pur non iniziando bene: il 6 gennaio difatti termina terzo a Cesano Maderno dietro Duvia e Peroni. Il 3 febbraio però vince a Malnate e quattro giorni dopo trionfa a Viareggio: in queste due circostanze precede allo sprint Lippi. Il 24 febbraio si aggiudica il Campionato Ligure a Lavagna ed il 3 marzo primeggia nel “GP Cantù” a Busto. E’ tra i favoriti del campionato italiano del 10 marzo, disputato all’Ippodromo di San Siro a Milano: tenta a più riprese di andarsene, ma viene sempre raggiunto da Lippi che contrattacca. In difficoltà, Davoli arranca e si ritira sfiduciato. Sette giorni dopo, torna al successo nel cross di Teglia. Il 1° aprile, sulla pista della Nafta a Genova, è battuto da Beccali sui 1500 e da Boero sui 5mila. Il 29 aprile, in notturna, vince i 3mila ed è secondo sugli 800, battuto da Garaventa, in Piazza di Francia a Genova. Stesso risultato il 9 maggio sugli 800 dei campionati provinciali. Piazza d’onore per Davoli anche tre giorni dopo a Roma, nello stadio del PNF, sui 3mila siepi, alle spalle di Beccali. Il 2 giugno all’Arena di Milano vince i 2mila. Sette giorni dopo, a Lione è superato da Marechal sui 3mila. Il 15 giugno Davoli è a Londra dove sul miglior è battuto dal danese Larsen, ma si aggiudica bene le tre miglia. Un mese dopo, il 14 luglio, è a Bologna per il triangolare Italia-Francia-Svizzera: chiude 4° i 1500 vinti dal francese Ladoumegue, ma i nostri comunque riescono a vincere l’incontro, totalizzando 127 punti contro i 122 dei francesi ed i 62 degli elvetici. Il 28 luglio a Genova, sulla pista della Nafta, vince il titolo regionale sugli 800. Il 16 agosto è a Modane, in Francia, dove si aggiudica i 1500. Torna in Nazionale il 25 agosto a Barcellona, contro gli spagnoli: chiude 4° gli 800 vinti da Tavernari. I nostri si impongono nettamente sugli iberici. Il 1° settembre a Genova, sulla pista della Nafta, Davoli chiude al terzo posto gli 800, sopravanzato da Tavernari e Vianello. Sette giorni dopo, stessa sede, finisce quarto sui 1500 appannaggio di Beccali, nel “GP Regioni Alta Italia”. Si rivede il 4 novembre quando a Pisa finisce secondo nel “Giro dei due ponti”: a batterlo il grande Beccali. Inizia il 1930 alla grande, coi cross: il 6 gennaio all’ippodromo di Cesano chiude secondo, battuto da Beccali. Il 9 febbraio vince a Malnate. Poi il 6 aprile, sul campo meneghino dello “SC Italia”, si aggiudica il tricolore dei 3mila siepi. 15 giorni dopo, chiude al terzo posto i 5mila sulla pista della Nafta a Genova: lo superano Boero e Franceschini. La sua carriera però volge al termine. Disertati i tricolori, nella “XX Settembre” genovese chiude al terzo posto, superato da Franceschini e Malachina. Si rivede solo il 12 luglio 1931 quando coglie un altro terzo posto nel “Giro dei Tre Castelli” a Genova, dietro ai “soliti” Malachina e Franceschini, esponenti della nuova generazione, battuti però da un superbo Davoli sette giorni dopo nella “Coppa Esercenti”, ancora nel capoluogo ligure. Franceschini e Malachina però sono ossi duri ed in più hanno dalla loro parte l’impulso della giovinezza: difatti il 26 luglio a Roma relegano Davoli di nuovo al terzo posto sui 5mila valevoli come una delle prove tricolori. Il risultato non cambia, con Franceschini primo, il 23 agosto a Castelnuovo Magra nella “Coppa Tognoni”. Poi per Davoli, ormai 35enne, cala il sipario su una carriera comunque rimarchevole. Rimane nel mondo dell’atletica come allenatore, per molti anni al “GS Nafta”.


[1] Soprannome di Angelo Sega

[2] Con lui gareggiano Ottolia e Garaventa dal quale riceve il testimone già in testa: Davoli non si accontenta ed amplifica a dismisura il vantaggio 

[3] La UISA, Unione Italiana Sport Atletici, è stata appena fondata dalle società dissidenti dalla FISA. Si tratta soprattutto di società lombarde, liguri e piemontesi la cui dirigenza ha avuti contrasti insanabili con il Consiglio Direttivo della “casa-madre” fino ad arrivare alla scissione. In questo modo il mondo atletico italiano è praticamente spaccato in due

[4] Con lui gareggiano Garaventa, Grimaldi e Gargiullo


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