COZZI Luciano
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Milano 09.09.1909 / Milano 18.09.1996
1928. Tuffi. Eliminato Primo Turno Trampolino
Inizia a segnalarsi nel 1925, giovanissimo. Il 15 e 16 agosto è buon protagonista delle gare che si svolgono a Pusiano, in contemporanea coi tricolori di nuoto, ma non assegnano il titolo nazionale. Cozzi si piazza terzo sia dai tre che dai 5 metri. Nella prova dall’altezza più bassa è superato da Cangiullo, che vince con 51 punti, e Levati che ne ottiene 46,5 contro i 46 di Cozzi. Nella gara dai 5 metri trionfa di nuovo Cangiullo con 52 punti davanti a Cameroni con 45 e Cozzi 44. Per Cozzi dunque prestazioni vicine all’eccellenza che fanno sbilanciare il sempre attento ed esperto Balestrieri, grande giornalista della “Gazzetta”, il quale scrive: “Cozzi farà parlare di lui in un avvenire non lontano”. In effetti già il 30 agosto, nei tricolori di Firenze, Cozzi si conferma, giungendo buon quarto nei tuffi da 1 e 3 metri: si impone ancora Cangiullo, vero leader della specialità in Italia, sul romano Granata. Cozzi ovviamente insiste l’anno seguente. Il 18 luglio, nella piscina della “Canottieri Milano” dove è stata realizzata un’apposita struttura in muratura per i tuffi (tra le prime del genere in Italia), chiude al terzo posto i campionati lombardi da 1 e 3 metri, alle spalle di Selva ed Atzori. L’8 agosto ai tricolori, disputati nel porticciolo di Sampierdarena, termina 4° dal trampolino (3 m), sopravanzato nell’ordine da Atzori, Granata e Selva. Bravo, ma non riesce a primeggiare. Vi riesce nel 1927, a neppure 18 anni. Il 26 giugno nella piscina della “Canottieri Milano” vince la gara da tre metri davanti a Selva. Un mese dopo, il 24 luglio si aggiudica il campionato lombardo dal trampolino. Il 14 agosto a Bologna, nella nuovissima piscina del “Littoriale”, conquista il titolo italiano da 3 metri. Dal trampolino, nella stessa piscina, è autore di una gran gara anche agli Europei del 4 settembre: guadagna difatti il bronzo alle spalle del tedesco Riebschlager e dello svedese Lindmark. Ormai è tra i nostri migliori tuffatori.
Nel 1928 si prepara bene per i Giochi ed i risultati si vedono. Il 17 giugno vince la preolimpica di Napoli, disputata al Molosiglio, per i tuffi dal trampolino, guadagnandosi ovviamente la maglia azzurra e l’apposito ritiro collegiale che si tiene a Bologna, nella piscina del “Littoriale”. Poi tutti nei Paesi Bassi. Le gare olimpiche dei tuffi si disputano nello “Zwemstadion”, “stadio del nuoto”, ubicato in un canale, lo Stadiongracht, in pieno centro di Amsterdam, nei pressi dello Stadio Olimpico. Cozzi gareggia nella prova dal trampolino cui partecipano 23 tuffatori di 15 nazioni e si svolge il 6 agosto. La gara prevede 11 tuffi di cui 5 obbligatori da tre metri, tre liberi da 3 metri e tre liberi da un metro. Cozzi è autore di una buona prestazione: nel primo turno giunge 4° nel suo gruppo, sfiorando la qualificazione (passano i primi tre). Ottiene 129,14 punti mentre il terzo classificato, il canadese Phillips marca 134,10. Il girone è vinto dal fuoriclasse statunitense Desjardins davanti al tedesco Plumanns. Cozzi supera 4 tuffatori: lo svedese Lindmark, l’olandese Lotgering, il francese Billard ed il ceco Nesvadba. Pur eliminato, la sua è una prestazione di buon livello. L’oro, appunto, va proprio a Desjardins (che vincerà pure dalla piattaforma) sull’altro statunitense Galitzen e l’egiziano Simaika. Cozzi, dati i pessimi risultati degli altri tuffatori azzurri, si conferma il miglior italiano del settore. Difatti ai primi di settembre, a Roma, si aggiudica il titolo nazionale dal trampolino. Si rivede solo il 28 luglio 1929, nell’inaugurazione della nuova piscina meneghina di Via Ponzio, dove si aggiudica la gara dal trampolino e chiude secondo dai 5m, battuto da Selva. Il 18 agosto a Roma, nella piscina dello stadio PNF, si aggiudica il titolo italiano dal trampolino.
Riappare il 20 luglio 1930 quando vince agevolmente una prova dal trampolino nella piscina della “Canottieri Milano”. Partito militare, rientra solo ai tricolori del 1931, disputati a Roma il 16 agosto: vince dal trampolino, sconfiggendo tutti i padroni di casa. Il 25 agosto a Parigi partecipa agli Europei: chiude al 10° posto la gara dal trampolino, vinta dal tedesco Riebeschlager. Nel 1932 si mantiene ai massimi livelli ed il 21 agosto a Milano, nella piscina della RN al Lido, conquista il tricolore non solo dal trampolino ma pure dalla piattaforma. Di Giochi neanche a parlarne: il livello dei nostri tuffatori, non certo grandioso a livello internazionale, ma soprattutto le ingenti spese di trasferta (col CONI che è costretto a chiudere i cordoni della borsa), impediscono a Cozzi la partecipazione olimpica e ciò, tutto sommato, pare pure una decisione giudiziosa. Si rivede il 20 agosto 1933 a Firenze quando vince la gara dalla piattaforma disputata nell’Arno: la prova dovrebbe essere valida per il tricolore, ma viene annullata per le proteste di molti tuffatori che non gareggiano, impauriti dalla scarsa profondità dell’acqua. Il weekend successivo Cozzi è a Napoli per Italia-Ungheria di nuoto, pallanuoto e tuffi: vince dal trampolino mentre nei tuffi “alti”, che non sono la sua specialità, chiude quarto (primeggia Vajda). I nostri perdono l’incontro 39-53. Il 24 settembre, nella piscina del “Littoriale” a Bologna, è battuto dall’emergente Dibiasi nel tricolore della piattaforma.
Cozzi si rivede tra il 4 e 6 agosto 1934 a Budapest, per il triangolare Ungheria-Jugoslavia-Italia: vince bene dal trampolino mentre chiude quinto dalla piattaforma che continua a non amare particolarmente. Il 14 agosto gareggia a Magdeburgo, in Germania, negli Europei: chiude sesto nel trampolino dove vince il tedesco Esser. Torna a primeggiare soltanto dopo un anno: il 4 agosto 1935 difatti vince il titolo italiano dal trampolino e dalla piattaforma, sfruttando l’assenza di Dibiasi. Il 7 e 8 settembre a Milano è protagonista di Italia-Cecoslovacchia: vince il trampolino ed è terzo nella piattaforma, alle spalle di Leikert e Dibiasi. I nostri si aggiudicano il confronto 76-74. Nel weekend successivo altro match internazionale, stavolta contro la Spagna a Genova: Cozzi rivince dal trampolino e gli azzurri si aggiudicano il match 33-24. Altro successo dai 3m il 21 settembre in Italia-Francia a Torino mentre il giorno seguente dalla piattaforma, dove vince Dibiasi, termina terzo: i nostri si impongono per un solo punto, 47-46. Quindi, con slancio patriottico, parte volontario per la guerra d’Etiopia. Tenta di rientrare in tempo per i Giochi del 1936 ma, tra licenze col contagocce e distanza, non fa in tempo a partire per Berlino: peccato, perchè nelle esibizioni che tiene nei giorni seguenti dimostra una buona forma. In effetti Cozzi si conferma il nostro miglior tuffatore anche negli anni seguenti, e per molto tempo: gareggia sino ai primi anni ’50, cogliendo ben altri 11 titoli italiani dal trampolino e 5 dalla piattaforma che alla fine ha imparato a domare, nonostante la forte concorrenza di Dibiasi e Marianetti. Cozzi partecipa anche ad altre due edizioni degli Europei con buoni risultati: nel 1938 a Londra chiude quarto dalla piattaforma e ottavo dal trampolino, nel 1947 a Montecarlo termina nono dalla piattaforma. La sua rimane una delle migliori carriere di tutti i tempi a livello nazionale.