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COVRE Alessandro

1912. Lotta greco-romana. Eliminato Terzo Turno pesi leggeri

covre2Veronese, appartenente alla “Scaligera”. Inizia l’attività a Piacenza, dove è militare, alla fine della prima decade del Novecento, sotto la guida del forte lottatore Gardini che lo prende a ben volere, insegnandogli i trucchi del mestiere. Covre impara alla svelta e già nel 1910 vince, nella categoria dei pesi “minimi”, il torneo di Bologna organizzato dalla “Virtus”. L’anno seguente insiste, ma ai tricolori di Roma trova due avversari più forti (Gargano e Pederzoli) che lo costringono sul gradino più basso del podio. Grazie ai piazzamenti nelle varie categorie, assieme a Carcereri e Manzatti, ottiene comunque la “Coppa Ravaschieri” per la sua squadra di club, giudicata la migliore del lotto. Nel 1912 si presenta al torneo di selezione per i Giochi di Stoccolma: le gare si svolgono a Roma il 22 e 23 giugno. Covre vince di misura con Aymar e riesce ad impattare il match col campione olimpico Porro e la federazione decide di inviarli entrambi in Svezia per combattere nella categoria dei pesi “leggeri”. Le prove di lotta dei Giochi si svolgono all’interno dell’Olympiastadion, in apposite piazzole. Il torneo ha una regola alquanto particolare, la cosiddetta “doppia eliminazione”: chi perde due incontri viene escluso ed alla fine i rimanenti (massimo tre) disputano il turno conclusivo. Alla gara dei pesi leggeri, di peso limite pari a 67,5 kg, prendono parte 48 lottatori di 13 nazioni.

Covre vince ai punti il primo incontro, il 6 luglio, col finlandese Pukkila. Il giorno 9 viene invece atterrato dopo 5’ di match dal russo Kaplur, ma accede comunque al turno successivo proprio per la regola che non ha ancora perso due incontri. Il giorno 11 incontra però il fortissimo finlandese Vare, campione europeo in carica e da anni dominatore della categoria, che lo atterra dopo nove minuti. Vare poi vincerà l’oro mentre Covre, eliminato dopo aver perso due match, rimane poi a lungo fuori dalle posizioni che contano nel mondo italiano della lotta. Si rivede solo a sprazzi, in qualche torneo: nel 1914 a Carpi batte Carcereri e Fantato, il 28 marzo 1915 al Teatro Ristori di Verona fa match nullo col milanese Gorletti, il 2 maggio all’Arena di Verona batte Groggia. Poi la guerra interrompe tutto. Covre si ripresenta in pedana soltanto alla fine di gennaio del 1919, nel torneo organizzato dallo SC Italia nei locali del Teatro Carcano a Milano. Nonostante la lunga inattività, non ha perso smalto e vince tra i “medi”, superando il quotato Gorletti. A metà marzo è tra i migliori dei “minimi”, peso-limite 70 kg, nel torneo organizzato dall’US Milanese nei locali di Via Pastrengo: guadagna il primo posto a pari merito con Gorletti e Ranghieri, poi termina quinto (il migliore della sua categoria) nel girone finale per il titolo assoluto. Continua a gareggiare, anche in qualche esibizione, ma diserta i tricolori di Genova a dicembre. Si ripresenta nel 1920, coltivando un piccolo-grande sogno olimpico. A giugno vince il Campionato Veneto dei “medi”, ma nelle apposite selezioni olimpiche non va molto lontano e, di conseguenza, addio Anversa. Continua ancora a gareggiare per qualche anno, tenta anche di essere selezionato per i Giochi del 1924 ma senza successo, non ottenendo più risultati di rilievo.