CIVIDINO Elda
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Trieste 13.12.1921 / Trieste 15.07.2014
1936. Ginnastica Artistica. 7a Prova a Squadre
Dopo l’argento olimpico delle “piccole pavesi” ad Amsterdam nel 1928, il movimento ginnastico italiano femminile aveva subìto una certa stasi. La FGNI nel 1935 decide di inviare una spedizione femminile ai Giochi di Berlino dove compaiono gli attrezzi anche per le donne. Il primo concorso artistico di selezione si svolge il 9 e 10 maggio 1936 a Milano, nella palestra della “Forza e Coraggio”. Cividino, tesserata per la Triestina, è tra le migliori e viene subito inserita tra le “probabili olimpiche”. Nonostante la giovane età (14 anni!), ma dimostrando grandi doti di ginnasta agile ed acrobatica, si conferma il 21 giugno nell’ulteriore prova indicativa, effettuata nelle sale della “Pro Patria” meneghina. Parte così per il ritiro collegiale di Como, sotto la guida di Maria Piantanida mentre l’allenatore per gli attrezzi è l’olimpionico Mandrini. Nella palestra Mariani, sede degli allenamenti, Cividino risulta tra le migliori e guadagna il pass per Berlino. Con i suoi 14 anni ed otto mesi, è la più giovane azzurra della spedizione, ma, come lei stessa si definisce, è “una bestia sportiva”, grande grinta e coraggio. Si parte in treno il 27 luglio da Verona. Le prove di ginnastica si tengono il 12 agosto, in una sorta di teatro all’aperto, il Dietrich Eckart Freilichtbuhne, a poche centinaia di metri dall’Olympiastadion. Si disputa solo la prova a squadre per la quale ogni nazione presenta una compagine di otto atlete: ai fini della classifica generale sono presi in considerazione i sei migliori punteggi. Al via otto nazioni. Sono previsti due tipi di esercizi: di gruppo ed individuali agli attrezzi, con esercizi obbligatori e liberi. L’oro va alla Germania, argento per Cecoslovacchia e bronzo all’Ungheria. Le azzurre, in difficoltà negli esercizi di gruppo, chiudono settime, totalizzando 442 punti e rimanendo distanti dal podio 57 punti. Non certo una prestazione brillante: l’unica a distinguersi è proprio Cividino che risulta la migliore in assoluto alla trave. In effetti è già una ginnasta di ottimo livello e si conferma negli anni seguenti: nel 1937 chiude terza ai tricolori di artistica e seconda nel pentathlon, battuta da Morgari. Sempre tra le migliori, nel 1940 consegue il titolo italiano nella gara artistica individuale ed ovviamente è in predicato per andare ai Giochi di Tokio, ma la guerra rovina tutto. Continua a gareggiare sino ai primi anni ’50, poi rimane nel mondo della ginnastica come giudice.
Ginnaste della Triestina: la minuscola Cividino è al centro, evidenziata dal tondo
Berlino 1936. Cividino impegnata alla trave, esercizio in cui risulta la migliore