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CAZZANIGA Mario

Milano 1900 / deceduto

1924. Pallanuoto. Eliminato Primo Turno (10° p.m.)

cazzaniga grandeNei primi anni Venti gioca nella RN Milano e ha in Beretta, olimpionico e “scudettato” del 1920, non solo il capitano ma anche il punto di riferimento da cui imparare ogni segreto. La squadra tuttavia, se a livello locale e regionale è ancora la migliore, viene ripetutamente battuta nel confronto con le compagini liguri e non riesce più ad entrare nemmeno nelle finali di Campionato, segnalandosi peraltro per un gioco spesso oltre il limite del regolamento. Cazzaniga però ha imparato bene e si destreggia in attacco con abilità, segnando diversi gol. Meriterebbe probabilmente di giocare in una squadra più forte e difatti all’inizio del 1924 il CT della Nazionale, l’olimpionico del 1920 Ercole Boero, lo convoca ripetutamente nei ritiri collegiali che si svolgono tra metà marzo e metà maggio nella vasca riscaldata delle Terme di Milano, nella zona di Foro Bonaparte. Quindi il 25 maggio Cazzaniga è convocato per una partita di selezione che si svolge nel porticciolo di Sampierdarena: conferma le sue buone qualità. Pochi giorni dopo, con la RN Milano è grande protagonista della “Coppa Esperia”, torneo definito “preolimpionico”, che si svolge nel bacino di carenaggio del porto di Genova. Nella prima partita i milanesi superano 1-0 la “Mameli” ed il gol decisivo è proprio di Cazzaniga che si ripete in semifinale, segnando il punto del 4-3 che fissa il risultato a svantaggio dello Sturla in un match combattutissimo e deciso ai supplementari. In finale però i meneghini sono battuti di misura, 1-0, dalla RN Partenope. Cazzaniga comunque ha confermato buone doti ed il CT Boero lo inserisce nella lista per i Giochi. Di più: sarà titolare. Il torneo olimpico di pallanuoto si tiene nella Piscine des Tourelles, in Rue de Tourelles, nella parte orientale di Parigi, nei pressi della Porte des Lilas, praticamente dove oggi sorge lo “Stadio Nautico Georges Vallerey”. Partecipano 13 nazioni, col criterio dell’eliminazione diretto ed un complicato girone di consolazione che attribuisce le medaglie dei piazzati. 

L’Italia esordisce il 13 luglio ed è una debacle clamorosa, storica ed estremamente deludente: perdiamo difatti 7-0 con la Svezia e siamo subito eliminati. Non siamo ammessi neppure al girone per argento e bronzo: dunque disputiamo solo una partita. Visto l’esito, e la pessima figura, potevamo anche risparmiarci il viaggio. L’oro va alla Francia che in finale batte 3-0 il Belgio, che poi nel girone di consolazione conquista l’argento ai danni degli USA, bronzo. La partecipazione a Parigi nel 1924 rimane per la pallanuoto italiana una brutta macchia, di cui peraltro (comprensibilmente) s’è sempre parlato poco. Anche se, ancora a Parigi, si nota un segnale di risveglio: il 15 luglio, nella stessa piscina olimpica, si svolge un incontro amichevole tra i nostri e la Svizzera, pure eliminata nelle prime fasi del torneo: l’Italia vince 3-0. Rientrato in Italia, Cazzaniga gioca il Campionato con la “RN Milano”. Il 6 e 7 settembre a Salò disputa le finali “dell’Alta Italia”. I milanesi vincono 2-1 con la Triestina, e Cazzaniga segna il gol del pareggio dopo il vantaggio giuliano, ma perdono 3-1 con l’Andrea Doria e dunque escono di scena. Cazzaniga insiste con la pallanuoto, tesserato ancora con la RN Milano, ma non va troppo bene: il 29 giugno 1925 i meneghini perdono 4-6 l’incontro con i catalani del “Club Natacio” che li hanno ospitati a Barcellona per un confronto internazionale. Cazzaniga e compagni però hanno preso bene le misure ai catalani e nella rivincita, due giorni dopo, impongono un bel pareggio (3-3). Nel viaggio di ritorno i meneghini si fermano a Marsiglia dove affrontano una selezione locale, vincendo 5-2. Negli anni seguenti Cazzaniga continua a giocare con la RN Milano che però non è più lo squadrone di un tempo e rimane lontana dai vertici pallanotisti. Le cose cambiano all’inizio degli anni Trenta quando in squadra entrano fuorze nuove che ben si amalgamano con la vecchia guardia di cui Cazzaniga è il massimo esponente. Con lui in campo la RN Milano conquista difatti il Campionato nel 1932, domando la concorrenza dell’emergente Florentia e dei campioni uscenti doriani. E’ l’ultimo squillo di Cazzaniga che presto esce di scena senza ulteriori vittorie di spicco.