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CATTANEO Angelo

Milano 13.06.1901 / Milano 29.11.1985

1928. Ciclismo. 9° p.m. Km da Fermo

Milanese purosangue, dai vent’anni di età partecipa a riunioni su pista al “Sempione” ed al “Palazzo dello Sport”, ma emerge raramente. Con gli anni acquisisce maggiore consapevolezza ed esperienza, migliorando poco a poco. Per i Giochi del 1924 però è “chiuso” da troppi avversari più forti e non brilla nelle apposite selezioni, finendo sempre nelle posizioni di coda. Dunque niente Parigi. Insiste con la pista, tralasciando completamente la strada. L’11 gennaio 1925 al “Palazzo dello Sport” meneghino, è secondo in un handicap di velocità dietro Corsi. Sullo stesso anello il 25 gennaio è battuto da Zucchetti in un’eliminazione. Il 15 febbraio, nella stessa sede, vince la corsa a punti e sette giorni dopo è 4° nella stessa gara (vince Piano). Il 22 marzo, nella riunione di apertura al “Sempione”, vince la velocità e chiude 4° l’americana, con l’altro futuro olimpionico Pellizzari (vincono Fiorasi-Mizzon). Cattaneo gareggia frequentemente sulla pista meneghina: il 5 aprile è secondo nella corsa a punti, battuto da Alfonso Zucchetti. Il 14 giugno vince la velocità e 15 giorni dopo chiude terzo la corsa a punti a Cremona, sopravanzato da Boiocchi e Piano. I tecnici lo apprezzano, ha qualità ma, a 24 anni, ancora non riesce ad “esplodere”. Il 1 luglio al “Sempione” è battuto da Corsi nell’individuale a punti. Il 19 luglio a Sesto finisce quarto nella velocità appannaggio di Zucchetti e 2° nell’americana, con Pellizzari, alle spalle di Zucchetti-Boiocchi. In molti ancora gli arrivano davanti. Sette giorni dopo, torna al “Sempione”: 3° nella velocità, alle spalle di Zucchetti e Boiocchi. Il 25 agosto, ancora sulla pista meneghina, finisce secondo nell’individuale a punti e terzo nella velocità, prove entrambe vinte da Tasselli. Trova la vittoria cinque giorni dopo, ovviamente ancora al “Sempione”, in una prova di velocità. Il 5 settembre, alla presenza del Principe Ereditario Umberto, dà spettacolo a Crespi d’Adda dove si impone in individuale e velocità, ricevendo i complimenti dal Savoia in persona. Il 27 settembre, sulla pista in cemento della “Marelli” a Sesto S. Giovanni, Cattaneo viene battuto nella velocità da Pellizzari col quale poi vince l’americana a coppie. L’11 ottobre primeggia a Biella nella velocità. 14 giorni dopo, si aggiudica facilmente il campionato sociale di velocità dell’Aquilas, il primo club che lo ha tesserato. Il 1 novembre al “solito” “Sempione” primeggia nello scratch e nell’inseguimento a squadre. In inverno passa, come tutti, al “Palazzo dello Sport”: il 6 dicembre vince lo scratch e chiude quarto la corsa a punti appannaggio di Brambilla.

Il 20 dicembre altra riunione nella stessa sede, col terzo posto nello scratch, alle spalle di Boiocchi e Corsi, ed il secondo nell’americana (assieme a Pellizzari) vinta da Boiocchi-Piano. È un buon pistard, ma senza una ben specifica specializzazione: va bene un po’ dappertutto e guadagna molti piazzamenti. Anche nel 1926 la situazione non cambia: il 3 gennaio al “Palazzo dello Sport” Cattaneo chiude quarto la gara di velocità. Sette giorni dopo, stessa sede, si aggiudica l’americana con Tasselli. I due però il 7 febbraio sono sconfitti nella stessa prova da Martinetti-Galvaing. Cattaneo ormai è un habitué della pista invernale meneghina: il 14 febbraio domina velocità e corsa a punti, inizia ad essere temuto dagli avversari. Si ripete 14 giorni dopo anche se vince solo la velocità mentre nell’individuale a punti chiude terzo (primo Corsi). Nell’ultima riunione invernale al “Palazzo dello Sport”, il 14 marzo, Cattaneo vince l’individuale a punti ed è secondo nella velocità, battuto solo da Tasselli. Ha ormai acquisito l’esperienza necessaria per poter primeggiare in qualsiasi specialità della pista, almeno tra i dilettanti a livello nazionale. Il 4 aprile, giorno di Pasqua, nella “prima” stagionale al “Sempione”, Cattaneo vince l’individuale a punti e termina terzo nella velocità, sopravanzato da Tasselli e Boiocchi. Terzo, stessa sede e prova, si piazza anche il 18 aprile quando però si aggiudica l’americana a coppie con Tasselli. Si rivede solo in estate, nelle “notturne” al “Sempione”: l’8 luglio è secondo in un individuale a punti, battuto da Tasselli. Il 15 agosto primeggia sulla neonata pista di Dalmine nell’eliminazione mentre nella velocità è superato da Boiocchi. Il 5 settembre al “Sempione” vince l’individuale a punti e finisce terzo nell’eliminazione, alle spalle di Pellizzari e Lanzi. 15 giorni dopo, sulla stessa pista finisce secondo nell’americana, affiancato da Chevalier, e terzo nella velocità, sopravanzato da Tasselli e Pellizzari i quali trionfano nella gara a coppie. Poi, a sorpresa, si dà alla strada: il 4 ottobre vince allo sprint il campionato sociale della “SC Aquilas”, disputato peraltro su 95 km e su percorso pianeggiante, adatto ad un pistard come lui. Il 17 ottobre al “Sempione” vince l’individuale mentre nella velocità è superato da Boiocchi. In inverno, come di consueto, si corre al “Palazzo dello Sport” dove Cattaneo è sempre protagonista: il 5 dicembre vince l’americana a coppie (con Pellizzari) e chiude terzo la velocità, alle spalle di Tasselli e Medri. Sette giorni dopo, è di nuovo sul gradino più basso del podio nella velocità, superato stavolta da Boiocchi e Tasselli. La musica non cambia nel 1927. Il 2 gennaio al “Palazzo dello Sport” Cattaneo chiude 2° nella velocità, battuto da Zucchetti, e 4° nell’individuale vinto da Tasselli.

Nella stessa sede dieci giorni dopo Cattaneo si aggiudica la velocità e l’americana con Pellizzari. Il 23 gennaio, ancora al “Palazzo”, vince l’eliminazione. Si ripete tre giorni dopo, nell’ultima riunione invernale su quella pista, nella velocità. Non a caso dunque Cattaneo è secondo, per un solo punto, 32 a 33, nell’apposita graduatoria relativa ai piazzamenti ottenuti nelle varie gare della stagione invernale sull’anello meneghino: vince Boiocchi. Il 20 marzo si inaugura la nuova stagione al “Sempione”, tra l’altro rinnovato: Cattaneo chiude terzo l’eliminazione, alle spalle di Pellizzari e Lanzi, e 4° la velocità vinta da Zucchetti. Il 17 aprile, nella riunione di Pasqua al “Sempione”, Cattaneo vince velocità ed americana con Pellizzari. Il 1 maggio, sempre sulla pista meneghina, viene battuto da Corsi in una prova di velocità. Nel weekend seguente è in Svizzera: a Iesitten chiude secondo l’omnium, con Merlo, alle spalle di Boiocchi-Tasselli, e si piazza terzo nell’americana vinta da Boiocchi-Merlo. A Basilea invece vince l’americana, con Tasselli, ed il GP Nazioni (con Boiocchi e lo stesso Tasselli) davanti a Svizzera e Germania. Chiude secondo la velocità, battuto da Tasselli. Il 9 giugno è già al “Sempione”, in notturna: vince l’eliminazione e finisce quarto nell’handicap vinto da Lanzi. Con quest’ultimo come compagno finisce 5° nell’americana che si disputa sullo stesso anello il 22 giugno: vincono Robotti-Merlini. 4 giorni dopo, al “Sempione” vince la prova di velocità. Si rivede alla fine di luglio nei tricolori di velocità a Como: viene eliminato da Martini nei quarti di finale. Giunge invece secondo nel mezzofondo che, in sostanza, è una corsa a punti, superato da Piano il quale guadagna un giro a tutti e per questo relega alla piazza d’onore Cattaneo che pure ha ottenuto il massimo punteggio. Con lo stesso Piano, il 3 agosto in una notturna al “Sempione” Cattaneo si aggiudica un inseguimento a coppie, raggiungendo Orecchia-Corsi. Sulla stessa pista meneghina si rivede solo il 28 agosto quando si piazza secondo sia nella velocità, alle spalle di Severgnini, che nell’individuale a punti, dietro Piano. Il 18 settembre al “Sempione” chiude al terzo posto l’individuale, alle spalle di Medri e Bassi. Il 2 ottobre sulla stessa pista vince l’handicap e chiude secondo l’americana con Lanzi, alle spalle di Tasselli-Cazzaniga. Sette giorni dopo, ancora sull’anello meneghino, vince la velocità e si piazza quarto sia nell’australiana che nella prova dietro tandem, gare entrambe vinte da Piano. Il 23 ottobre al “Palazzo dello Sport” meneghino chiude secondo, assieme a Lanzi, la gara dei tandem vinta da Piano-Severgnini. Questi ultimi due il 13 novembre, sulla stessa pista, vincono anche l’americana dove Cattaneo, ancora abbinato a Lanzi, chiude al terzo posto. Il 26 novembre sull’anello meneghino termina al secondo posto la corsa dietro tandem, superato da Severgnini. Il 1928 è annata olimpica e si comincia già il 1 gennaio, ovviamente al “Palazzo”: Cattaneo chiude secondo sia la velocità, alle spalle di Boiocchi, che l’australiana, con Medri, superato da Piano-Corsi.

14 giorni dopo, sulla stessa pista, assieme a Pellizzari, si piazza terzo nell’americana vinta da Piano-Severgnini. Poi pensa ai Giochi: segue assiduamente i collegiali, sotto la guida di Alfredo Corti, riuscendo ad essere inserito tra i “probabili olimpici”. Il “Sempione” diventa il fulcro della spedizione azzurra ai Giochi, ma Cattaneo non emerge completamente. Il 21 luglio, nell’ultima e decisiva preolimpica, chiude al terzo posto la prova del “km da fermo”, specialità olimpica, superato da Martini e Pellizzari. Va ancora peggio nelle altre prove. Così viene designato come riserva sia del km che dell’inseguimento a squadre. Ma ad Amsterdam qualcosa cambia. Martini, il titolare per la prova del km, sta male, non dà le necessarie garanzie e Cattaneo gli subentra. Le gare olimpiche di ciclismo su pista si disputano nell’Olympisch Stadion, appositamente attrezzato con un anello in cemento. Cattaneo gareggia nel km da fermo, specialità nuova alla quale partecipano 16 corridori di altrettante nazioni. La prova si svolge il 5 agosto e Cattaneo chiude al 9° posto, pari merito col belga Aerts[1], in 1’18”6. Vince il grande danese Falck Hansen in 1’14”4, davanti all’olandese Bosch van Drakestein ed all’australiano Gray che chiude in 1’15”6. I tre secondi di distacco dal bronzo non possono lasciare recriminazioni a Cattaneo: s’è disimpegnato a dovere, al limite delle sue possibilità. Si rivede in pista il 23 settembre al “Sempione” dove vince un’americana con Facciani. Il 14 ottobre inizia la stagione invernale al “Palazzo dello Sport”: Cattaneo chiude secondo l’americana, assieme a Pellizzari (vincono Piano-Consonni). Si rivede ai primi posti solo il 5 maggio 1929 quando, al Valentino di Torino, in un individuale a punti di contorno al “Criterium degli Assi”, viene battuto da Consonni. Selezionato in Nazionale per i Mondiali di velocità, disputati il 10 e 11 agosto a Zurigo, viene eliminato negli ottavi. Nel 1930, senza il “Sempione” appena demolito, l’attività su pista rallenta. Cattaneo comunque si mantiene in prima fila: il 20 aprile vince la velocità a Carate. Ma è un fuoco di paglia: inizia difatti a cogliere risultati sempre meno importanti. Ai tricolori viene sempre eliminato nei primi turni, nelle riunioni compare spesso nelle retrovie. Non prova nemmeno a qualificarsi per i Giochi del 1932 e l’anno seguente chiude mestamente la sua carriera.

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Giugno 1928. Un gruppo di ciclisti azzurri durante il ritiro preolimpico. Tra loro anche Cattaneo, primo a sinistra ed edividenziato dal tondo

 

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 Amsterdam 1928. I ciclisti azzurri festeggiano: tra loro, in seconda fila, anche Cattaneo, evidenziato dal tondo


[1] Jean Aerts, nato a Laeken l’08.09.1907, diverrà uno dei grandi protagonisti del ciclismo mondiale. Già iridato dei dilettanti nel 1927, nel 1935 sarà campione del mondo anche tra i professionisti. Al suo attivo anche una Parigi-Bruxelles (1931), un Giro del Belgio (1933) e 12 tappe al Tour de France