CASTELLI Giuseppe
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Frugarolo (AL) 05.10.1907 / Russia 19.12.1942
1928. Atletica Leggera. Eliminato Quarto di Finale 200m, Eliminato Primo Turno 4x100 (con Toetti, Reyser, Torre)
1932. Atletica Leggera. MEDAGLIA DI BRONZO 4x100m (con Maregatti, Salviati, Toetti)
Coglie i primi risultati interessanti nel 1926. Il 2 agosto a Savona vince i 100 per Allievi con un buon 11”4/5. Si ripete il 16 agosto ad Altare. Emerge definitivamente il 28 agosto a Vado, in un’anomala (per l’epoca) riunione serale: vince i 400 e sui 100 è battuto solo dal quotato Carlini. A 18 anni si tratta di ottimi risultati. Non confermati però ai tricolori Allievi che si svolgono a Firenze il 12 settembre: Castelli difatti chiude 4° sui 100 (vinti da Pitto, poi ottimo calciatore) e 5° sui 400 (primo Tarabusi). Si riscatta il 23 settembre a Cornigliano dove, in gare riservate agli juniores, vince i 100 e chiude secondo i 400, battuto da Pensa. Sei giorni dopo, è a Genova, in Piazza di Francia, per la grande manifestazione in memoria di Lunghi: finisce terzo nei 400 e 110hs. Nel 1927 parte militare e sparisce di scena. Si rivede solo il 17 giugno 1928 quando a Napoli si aggiudica i tricolori juniores sui 200. Si segnala nei campionati italiani, disputati il 30 giugno e 1 luglio sul campo meneghino della “Forza e Coraggio”: 2° sui 200 e 3° sui 100, gare entrambe vinte da Toetti. Risultati che gli consentono di essere selezionato dal CT Gaspar per i Giochi di Amsterdam. Le gare di atletica leggera si tengono all’Olympisch Stadion. Castelli esordisce sui 200 cui partecipano 59 atleti di 29 paesi. Il 31 luglio giunge buon secondo nella sua batteria, alle spalle dell’austriaco Gassler: sopravanza il sudafricano Burton-Durham, il greco Lambrou ed il tedesco Wichmann. Poichè accedono al turno successivo i primi due, Castelli è qualificato. Poche ore dopo disputa il quarto di finale dove però chiude quinto su cinque: vince il tedesco Kornig con un ottimo 21”6 davanti al canadese Williams, lo statunitense Borah e l’australiano Carlton. Ovviamente, Castelli è eliminato, peraltro in un contesto tecnico di alto livello. L’oro difatti va proprio a Williams, già primo sui 100, sul britannico Rangeley e lo stesso Kornig. Castelli gareggia anche nella 4x100, assieme a Toetti, Reyser e Torre. Alla prova prendono parte 13 nazioni ed i nostri non vanno molto lontano. Il 4 agosto giungono difatti terzi nella loro batteria, battuti da Canada e Gran Bretagna, sopravanzando comunque Grecia e Spagna. Ma il terzo posto non basta e gli azzurri vengono esclusi subito dalla contesa. L’oro va, immancabilmente, agli USA davanti a Germania e Gran Bretagna. Per Castelli comunque prestazioni dignitose, in particolare benino sui 200. Si rivede in pista solo il 16 settembre a Budapest, nell’incontro Ungheria-Italia, vinto dai magiari 55-47: chiude quarto i 100, ma vince la staffetta olimpionica[1].
Sette giorni dopo, è a Torino dove si impone su 100 e 200. Il 30 settembre guadagna i 100 a Modena. Il 7 ottobre è primo sui 200 a Bologna, sul campo della “Virtus”. Si rivede in gara solo il 1 aprile 1929 a Genova, sulla pista della Nafta, dove termina secondo sui 100, superato da Toetti. Il 30 giugno non va bene a Torino, sul campo del “SC Michelin”, dove chiude solo 5° i 100 vinti dal “solito” Toetti. Si rivede solo il 22 giugno 1930 quando a Bologna è superato dal tedesco Geerling sia sui 100 che sui 200. Il 6 luglio Castelli guadagna il titolo lombardo sui 200. 14 giorni dopo, finisce 5° sui 100 a Liegi dove vince Toetti. Il 22 luglio, ancora nella città vallone, con la 4x200 ottiene il record italiano di 1’30”4/5[2]. 4 giorni dopo, a Udine, finisce secondo nei tricolori dei 200, battuto da Maregatti. Si rivede solo il 23 novembre a Savona dove finisce secondo sui 100, battuto da Facelli. Inizia il 1931 il 6 aprile a Genova, sulla pista della Nafta dove si aggiudica i 100. Bissa il successo il 19 aprile a Roma nei tricolori universitari. Il 10 maggio, ancora sulla pista genovese della Nafta, primeggia sui 200 che valgono il titolo ligure. 14 giorni dopo, a Firenze, chiude al quarto posto la prima prova tricolore sui 100. Il 31 maggio a Bologna finisce quarto i 200 vinti da Carlini. Nella stessa sede il 7 giugno vince la 4x100[3] dell’incontro Italia-Francia, vinto dai nostri 78-69. Il 21 giugno è buon protagonista a Lione: vince i 200 mentre sui 100 è battuto dal francese Beigbeder. Sette giorni dopo, sulla pista genovese della Nafta, chiude solo quinto i 100 validi come seconda prova tricolore. Il 26 luglio a Roma, sul campo Lazzaroni, in un’altra prova per il titolo, chiude terzo i 200 alle spalle di due specialisti come Toetti e Maregatti. Il 9 agosto a Bologna vince 100y e 220y. Sette giorni dopo, a Udine sulle 100y è sconfitto da Gelsomini. Il 22 agosto è a Londra, Stamford Bridge, per Inghilterra-Italia, vinto 83,5-62,5 dai padroni di casa: sulle 220y chiude terzo, sopravanzato da Toetti e Murdoch. Il 30 agosto ad Alessandria è battuto sui 100 da Toetti mentre sui 400 finisce terzo (vince Facelli). Sette giorni dopo, a Firenze termina 4° l’ultima prova tricolore dei 100, vinta da Toetti che si aggiudica pure il titolo assegnato a punti in base ai piazzamenti nelle varie gare: Castelli finisce quinto. Il 12 e 13 settembre a Posen partecipa all’incontro Polonia-Italia: chiude secondo su 100 e 200, battuto da Toetti, ma portando punti importanti alla causa azzurra, con i nostri che alla fine si impongono 73-69.
Ritrova la Nazionale il 27 settembre, al “Brumana” di Bergamo, per Italia-Svizzera, vinto dagli azzurri nettamente, 104,5-69,5: Castelli chiude terzo sui 200, sopravanzato da Toetti e Vogel, ma vince la 4x100 dove lo affiancano Giovenzana, Maregatti e lo stesso Toetti. Castelli poi chiude al terzo posto la classifica tricolore, a punti, dei 200, alle spalle di Maregatti e Toetti. Maregatti lo supera anche il 18 ottobre a Firenze sui 100, nella finale del “GP Regioni”. In inverno Castelli si allena bene, seguendo anche gli appositi stages preolimpici, tenuti a Roma sotto la guida del CT Contoli. Disputa la prima gara dell’annata olimpica il 28 marzo 1932 a Genova, sulla pista della Nafta: sui 100 è battuto dal ritrovato Salviati che il 21 aprile si impone anche nella prima preolimpica a Firenze, con Castelli addirittura solo quarto. Identico vincitore e piazzamento nella seconda indicativa, all’Arena di Milano il 15 maggio. Non cambia il risultato il 29 maggio a Bologna dove primeggia ancora Salviati. Nello stesso capoluogo felsineo il 5 giugno si disputa l’ultima preolimpica dove sui 100 Castelli chiude quarto (primeggia Toetti). Viene comunque convocato per il ritiro azzurro preolimpico, tenuto allo Stadio Berta di Firenze, con sede alla pensione “Monte Senario” di Bivigliano, sulle colline a nord del capoluogo: può avere qualche chance per la staffetta. Difatti il 12 giugno, in un test cronometrato ufficiale, la 4x100 uguaglia il primato italiano con 41”3/5: con lui Salviati, Toetti e Maregatti. Intanto Castelli ritrova la Nazionale il 19 giugno a Zurigo per Svizzera-Italia: chiude secondo sui 200, bruciato dalla partenza fulminea dell’elvetico Vogler che ha già vinto i 100. I nostri comunque si aggiudicano il confronto 92-65. Sette giorni dopo, è la volta dell’ultimo test dove la 4x100 dà spettacolo e con 41” netti ottiene il record italiano, ma anche un tempo di tutto rispetto che accende speranze olimpiche: con Castelli la squadra titolare è formata da Salviati, Maregatti e Toetti. Poi, terminato finalmente il ritiro fiorentino, è tempo di pensare al viaggio in America.
Il 1 luglio gli azzurri vengono trasferiti su un treno speciale che li porta a Forlì dove vengono ufficialmente e pomposamente ricevuti dal Duce che li “carica”, augurando loro le migliori fortune nell’agone olimpico. Quindi un altro treno li riporta a Napoli dove nel pomeriggio del 2 luglio sono imbarcati sul transatlantico “Conte Biancamano”. Qui si allenano come possono, sul ponte della nave, cercando di tenersi in forma e mantenere attiva la muscolatura, soprattutto con piccole corse ed esercizi a corpo libero. L’11 luglio arrivano a New York dove rimangono due giorni tra festeggiamenti vari, accolti calorosamente dalla folta ed entusiasta comunità italo-americana. Il 13 ripartono in treno ed attraversano tutto il continente: Washington, St. Louis, Salt Lake City le tappe che finalmente portano il 17 luglio a Los Angeles. Qui iniziano gli allenamenti di rifinitura e Castelli perfeziona la forma e l’amalgama coi compagni della staffetta. Le gare olimpiche di atletica si svolgono nell’imponente “Coliseum”. Castelli gareggia nella 4x100 assieme a Salviati, Maregatti e Toetti. Al via solo 8 nazioni, ma livello elevato. Il 6 agosto in semifinale i nostri giungono ottimi secondi, in 42”8, alle spalle dei fortissimi USA che con 40”6 ottengono il nuovo record mondiale. Il giorno seguente tocca alla finale. USA inarrivabili, con un altro splendido primato, 40” netti. I nostri compiono l’impresa, segnando 41”2, cogliendo un grande bronzo alle spalle della Germania (40”9) e battendo di misura Canada, Giappone e Gran Bretagna. Grandissimi azzurri! Nel viaggio di ritorno i nostri si fermano a Chicago dove il 18 agosto è prevista una grande riunione post-olimpica. Castelli chiude quinto i 200 vinti dal tedesco Borchmeyer. Rientrati finalmente in Italia, si torna a gare ed allenamenti. Il 18 settembre Castelli chiude sesto la finale dei 100 ai tricolori, disputati a Pisa e vinti da Toetti. Sette giorni dopo, a Genova finisce 4° i 300 vinti da Tavernari. Ai primi di ottobre doppio appuntamento. Dapprima a Bologna partecipa ai tricolori dei 200, chiudendo sesto (rivince Toetti). Poi partecipa alla grande celebrazione dei successi di Los Angeles, il 2 ottobre all’Arena di Milano dove con la 4x100 del bronzo olimpico infiamma il pubblico con una facile vittoria sui quartetti di “SC Italia” ed “Ambrosiana”. Sette giorni dopo, a Valenza è battuto sui 100 da Toetti. Il 4 novembre a Napoli, nella finale del “GP Regioni”, chiude 4° sui 100 e 5° sui 200, gare entrambe vinte da Toetti.
Esordisce nel 1933 il 23 aprile sulla pista genovese della Nafta dove termina 4° i 100 appannaggio di Toetti. Il 7 maggio all’Arena di Milano sui 100 termina terzo, sopravanzato dal tedesco Jonath e Ferrario. Sette giorni dopo, a Firenze chiude al sesto posto i 200 vinti da Toetti. Il 25 maggio, sul campo meneghino dello “SC Italia”, sui 100 è battuto dal rampante Ragni. Un mese dopo, il 29 giugno, sulla stessa distanza è superato da Carlini a Torino. Il 16 luglio a Sestri Ponente si aggiudica il titolo ligure sui 100. Sei giorni dopo, sul campo genovese di Via Guerrazzi primeggia sui 100 mentre sui 200 viene battuto da Winarz. Il 23 luglio Castelli si aggiudica il titolo regionale sui 200. Il weekend successivo è a Firenze per i tricolori, ma sui 100 è clamorosamente battuto dal 18enne Mariani mentre sui 200 termina quarto (vince Ferrario). Il 3 settembre a Bergamo viene superato sui 100 da Toetti. L’8 ottobre ritrova la Nazionale, a Padova per Italia-Svizzera: vince i 100 e la 4x100[4]. Gli azzurri si impongono 93-65. Sette giorni dopo, a Torino chiude terzo i 100 alle spalle di Toetti e Ferrario. Castelli si rivede solo il 29 aprile 1934 quando, sulla pista della Nafta, un po’ a sorpresa è superato sui 100 da Carlini. L’11 maggio a batterlo sulla stessa distanza, a Gallarate, è invece Toetti che lo supera anche nove giorni dopo all’Arena di Milano. Il 3 giugno Castelli chiude al terzo posto i 100 del “GP Fidal” a Torino, superato non solo dal vincitore Toetti ma anche da Di Blas. Sette giorni dopo, sulla stessa pista, si aggiudica i 100. Il 17 giugno è in Nazionale a Losanna contro la Svizzera: chiude quarto i 100 vinti da Hanny, ma vince la 4x100[5]. Gli azzurri si aggiudicano il confronto 91-66. L’8 luglio a Genova si aggiudica il campionato zonale dei 100. Sette giorni dopo, sulla stessa distanza è superato da Toetti ad Ancona. Il 28 luglio, all’Arena di Milano, chiude al quinto posto i 100 che valgono il titolo italiano (vince Toetti). Si rivede solo il 16 giugno 1935 a Torino, nel “GP Fidel”: finisce secondo sui 100, battuto da Ragni. Il 27 e 28 luglio partecipa ai tricolori di Firenze, ma viene eliminato in batteria sia sui 100 che sui 200. È la sua ultima presenza a buoni livelli: a fine stagione si ritira dall’attività. Richiamato alle armi nella Seconda Guerra Mondiale, scompare tragicamente in Russia.
[1] Con lui gareggiano Toetti, Facelli e Tavernari
[2] Con lui gareggiano Maregatti, Carlini e Toetti
[3] Con lui gareggiano Maregatti, Giovenzana e Toetti
[4] Con lui gareggiano Gonnelli, Ferrario e Gesa
[5] Con lui gareggiano Gonnelli, Trevisan e Mariani