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CARTESEGNA Massimo

Torino 30.06.1885 / Torino 15.04.1963

1908. Atletica Leggera. Eliminato 1° Turno 400 m, 1500 m, 3200 m siepi e 3 Miglia a Squadre (con Pagliani, Giovanoli, Lunghi, Pietri)

cartesegna grandeSportsman nel senso letterale della parola ovvero “uomo di sport”, pratica diverse discipline, dal canottaggio alla scherma, dalla ginnastica al nuoto e perfino il calcio (dove sarà arbitro), ma coglie i risultati migliori nell’atletica leggera, segnalandosi ottimo mezzofondista. Inizia ad emergere alla fine del 1905 quando, in una riunione a Torino, vince 800 e 4 km. L’anno seguente, ancora nella città natale, supera il quotato Nicola[1] nel Campionato Universitario di Mezzofondo, sul Miglio, confermando la sua crescita tecnica ed agonistica. Pochi giorni dopo è 2° in una prova sui 1500 dietro al grande Pietri, nella riunione di Castelnuovo Scrivia vince due prove (3412m e 400) ed ai Campionati Italiani dell’UPI a Torino è 3° sui 1500 alle spalle dei forti Lunghi e Nicola. Appare più di una promessa. Si afferma definitivamente nel 1907 quando a Roma, nell’affascinante cornice di Piazza di Siena, si aggiudica il titolo nazionale sui 1000, correndo per l’Audace Torino, superando niente meno che Dorando Pietri, costretto alla piazza d’onore su una distanza probabilmente troppo “corta” per lui. Cartesegna guadagna anche il titolo di Campione Piemontese sui 1500 ed a fine stagione ottiene il record italiano del Miglio, confermandosi mezzofondista di vaglia. Inizia bene la stagione olimpica, 1908, aggiudicandosi un 2000 a Chieri e segnando il nuovo primato nazionale sul Miglio, in 4’38”, siglato attorno al laghetto del Valentino a Torino. Quindi si impone nettamente in un 1000 a Gorgonzola. Nei tricolori di Roma, che servono anche da selezione olimpica, vince i 1200 siepi e coglie due ottime piazze d’onore dietro al fortissimo Lunghi, nei 400 e nei 1000, guadagnandosi la spedizione londinese.

Ai Giochi, Cartesegna prende parte a ben 4 gare, nel nuovissimo stadio di White City ed è l’atleta italiano che gareggia di più. Purtroppo senza esiti positivi. Il 13 luglio si ritira nella batteria dei 1500 vinta dal britannico Hallows su un Lunghi troppo attendista. Il giorno seguente non va molto meglio nella 3 miglia a squadre che ha un regolamento particolare: si parte tutti insieme, cinque per squadra, e la classifica viene decisa in base alle posizioni sul traguardo (1 punto al primo, 2 al secondo e così via) dei primi tre arrivati per ciascuna compagine. Nella batteria i nostri si trovano di fronte britannici ed olandesi: i padroni di casa sono fortissimi (vinceranno l’oro) e degli azzurri giungono al traguardo solo Pagliani (5°) e proprio Cartesegna, 6° in 16’26”. Gli altri si ritirano: Italia ovviamente subito eliminata. Il 17 luglio altra eliminazione nei 3200 siepi dove però, almeno, Cartesegna sfiora la qualificazione, battuto dal solo britannico Russell (poi oro) sia pure con un distacco abissale (19”), giungendo 2° su 5 in 11’15”. Stessa sorte il 21 luglio sui 400: ancora secondo (su tre) in 52”7, ma ben lontano dal vincitore, il canadese Sebert. Una leggenda, non confermata, vuole che Cartesegna, all’ultimo momento e mantenendo il mistero, abbia sostituito il canottiere Ciabatti, ammalatosi improvvisamente, nella prova del singolo: ipotesi però aleatoria e mai verificata.

Nonostante debba soffrire la strapotenza di Lunghi, che lo batte nel prestigioso meeting all’Arena di Milano nell’attesa della maratona meneghina sia nel Miglio che nei 1500 siepi, dopo aver guadagnando il titolo piemontese nei 1500 a fine 1908, nelle stagioni successive Cartesegna fa incetta di titoli nazionali: nel 1909, sfruttando l’assenza di Lunghi che in precedenza lo ha battuto più volte, guadagna di nuovo 1000 e 1500 siepi (dove coglierà il tris nel 1911) cui si aggiungono tre primati italiani, sui 400 in 51” 2/5 e su due distanze spurie come 500 (1’09” 1/5) e 600 (1’26”). Nel 1909 primeggia anche in varie riunioni tra cui quella di Busto Arsizio del 27 giugno quando fa suoi 500 e 1500. Ai tricolori sui 400 invece esce battuto: secondo nel 1909 (dietro Brignone[2]) e terzo l’anno seguente (vince l’emergente Giongo). Cartesegna comunque migliora costantemente i sui tempi, giungendo a 51”4 sui 400 e 4’16”2 sui 1500. Nel 1910 è campione italiano universitario sui 1200 siepi, a Perugia. L’anno seguente brilla a Londra, nei meetings del Cowley e del Kettering Hospital Sports, dove vince rispettivamente sulle 880y siepi e sugli 800, favorito in verità dall’handicap accordatogli: rimangono comunque tra le rare vittorie italiane all’estero dell’intera annata. Campione piemontese su 400 e 1000, ai tricolori di Roma guadagna il titolo nei 1200 siepi, in verità favorito da un vistoso rallentamento dell’amico Lunghi che in pratica gli lascia il successo. Non così nei 1000, con Cartasegna solo terzo, battuto anche da Calvi.

L’anno seguente, 1912, è olimpico e Cartesegna è sempre sulla ribalta: il 5 maggio a Busto Arsizio batte Porro sui 1000, ottenendo il titolo di Campione Lombardo mentre ai tricolori, che valgono anche come prove di selezione olimpica, vince due staffette (4x440y e olimpionica). Non ottenendo il pass olimpico a livello individuale, questi sono i suoi ultimi risultati di rilievo. Si dedica poi all’antica passione del canottaggio, difendendo i colori della gloriosa “Ginnastica Torino” nello skiff: nel 1913 è secondo, battuto dal forte Fiamberti, in una regata sul Po a Torino e nel 1914 vince una gara a Lodi ed un’altra a Torino. Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale blocca la sua attività, e non solo la sua: ufficiale Medico del 23° Fanteria, Cartesegna si diletta comunque in alcune gare riservate ai soldati. Ai primi di maggio del 1919 vince 100, 1000 e lancio della bomba a mano, retaggio della guerra. A 34 anni però, ormai, non ha più molto da dire e da dare a livello agonistico tant’è vero che inizia l’attività di allenatore, diventando responsabile del settore mezzofondo dei nostri rappresentanti ai “Giochi Interalleati” di Parigi, la prima grande manifestazione polisportiva internazionale dopo sette anni ed alla quale partecipano i soldati degli eserciti vincitori la guerra. Cartesegna prosegue poi per molti anni questa attività, anche nella nazionale di atletica leggera di cui è CT nel 1925-26.


[1] Torinese, ottimo mezzofondista del primo Novecento. Al suo attivo tre titoli italiani consecutivi dei 1500 (1900-1901-1902)

[2] Guido Brignone, nato a Novara il 31.03.1891. Velocista che passa con disinvoltura dai 100 (co-primatista italiano con 11” netti e tricolore nel 1909) ai 400. Morirà il 23 dicembre 1925 ad appena 34 anni