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CANEVARI Amilcare

Piacenza 09.06.1905 / Piacenza 01.08.1987

1928. Canottaggio. Eliminato Quarti di Finale “otto con”

canevari grande 1Si tessera adolescente per la “Vittorino”. Il suo primo anno di attività seria e costante è il 1924 quando il 28 settembre vince la Milano-Gaggiano sulla “yole a 4 juniores”: con lui Mezzadri, Merli, Cristalli ed il timoniere Polledri. Viene impiegato su vari armi ed il 10 maggio 1925 a Cremona, sul Po, Canevari vince sia nella “jole a 4” che nella “jole a 8”[1]. Poi parte militare e giocoforza deve interrompere l’attività. Se ne riparla solo nell’estate 1927 quando Canevari passa sull’otto e con ottimi risultati. Il 24 luglio i piacentini vincono a S. Margherita Ligure ed a metà agosto conquistano il titolo tricolore a Como. Nel weekend successivo, il 21 agosto, i nove si ripetono alla grande negli Europei, disputati nelle stesse acque lariane, vincendo con 4” di margine sulla Svizzera, al termine di una gara emozionante. Il 20 settembre a Lecco l’otto piacentino si impone in una gara internazionale. Cinque giorni dopo, sono i favoriti della Milano-Gaggiano ma si lasciano sorprendere in partenza dallo spunto della “Milano” che diventa irraggiungibile, relegandoli al secondo posto. La compagine dell’otto piacentino è ormai collaudata ed affiata. In vista dei Giochi 1928 si allenano intensamente e con profitto. Il 29 aprile, nella prima preolimpica disputata sul Ticino a Pavia, i nove (timoniere Achilli) sbaragliano la concorrenza e pongono una candidatura autorevole per un posto ad Amsterdam. Si ripetono a Piacenza il 27 maggio e soprattutto l’8 luglio a Pallanza nei tricolori dove lasciano a 6” i veneziani della Bucintoro.

 

Col successo arriva anche la maglia azzurra dei Giochi. Il ritiro collegiale preolimpico viene svolto, a luglio, nella stessa Pallanza, sotto la guida degli ex campioni Scipione Del Giudice e Gaetano Caccavallo: l’otto si dimostra in forma ma nessuno si nasconde la difficoltà della prova olandese. Le gare olimpiche di canottaggio si svolgono nel Ringvaart, un canale a Stolen, sobborgo a sud-ovest del centro di Amsterdam. Il canale non è molto ampio e si devono confrontare non più di due equipaggi alla volta: dunque i turni sono numerosi ed il torneo diventa macchinoso. Canevari gareggia nell’otto cui prendono parte 11 nazioni. L’esordio non è positivo: il 2 agosto i nostri sono battuti dalla Gran Bretagna, per 2”6. Il giorno seguente però c’è la scappatoia del repechage ovvero i recuperi: chi vince, continua. E gli azzurri vincono, nettamente, infliggendo alla Francia un distacco di 13”. Dunque il 4 agosto tornano in acqua per il secondo turno, per un altro successo: olandesi lasciati a 5”. Siamo nei quarti di finale e si comincia a sognare in grande, ma il risveglio è brusco. Il 7 agosto difatti gli Stati Uniti ci infliggono una sonora lezione, lasciando i piacentini a 12”: la marcia azzurra termina qui. D’altra parte gli USA sono una potenza: difatti si aggiudicano l’oro davanti a Gran Bretagna e Canada. Per l’otto azzurro comunque una prestazione sufficiente. L’armo piacentino non viene smantellato, anzi. La stessa formazione, con l’unica sostituzione di Maestri al posto di Stocchi, si ripresenta nel 1929: il 16 giugno si aggiudica la regata di Cremona, sul Po. Ai tricolori di Pallanza del 28 luglio finisce terza, battuta da livornesi ed istriani. L’attività agonistica di Canevari ad alti livelli si ferma praticamente qui.

 

canevari grande 2

L’otto piacentino. Canevari è evidenziato dal tondo

 


[1] Con lui rispettivamente gareggiano Mezzadri, Cristalli, Merli ed il timoniere Polledri. Nell’otto, oltre a questi, troviamo Galli, Basini, Bottazzi e Guglieri