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BULLANO Fernanda

Torino 26.09.1914 / Torino 16.11.2003

1936. Atletica Leggera. 4a 4x100 (con Bongiovanni, Valla e Testoni)

Sin da adolescente è tesserata per il “GS Venchi Unica”, azienda per la quale lavora come addetta al servizio spedizioni. Coglie i primi successi a 17 anni: il 26 ottobre 1931 difatti guadagna il titolo piemontese di “seconda categoria” su 80 e 150, sul campo dell'SC Michelin sotto la pioggia. Gareggia poco, soprattutto si vede poco ad alti livelli. L’unico risultato significativo del 1932 è un terzo posto sui 200, alle spalle di De Grassi e Cosselli, ottenuto ancora sul campo del Michelin il 18 settembre. Si sveglia nel 1933. Il 2 luglio nella sua Torino chiude seconda i 200, alle spalle di Testoni, terza gli 80 piani (dietro Valla e Testoni), quarta nel lungo vinto da Valla. Il 9 luglio viene convocata come prima riserva della Nazionale per Italia-Francia, disputato a Torino e vinto dalle azzurre 59-48: tuttavia non scende in campo. Il 24 settembre a Torino conquista il titolo regionale sugli 80. Sette giorni dopo, è valida protagonista ai tricolori di Venezia anche se Valla e Testoni si rivelano di un altro pianeta: Bullano comunque è seconda nel lungo, terza nei 100 e quarta sui 60. Esordisce in Nazionale l’8 ottobre a Udine per Italia-Austria, ma finisce solo quarta nel lungo vinto da Kholbach. Le azzurre sono sconfitte 50,5-42,5. Nel 1934 continua la sua crescita tecnica. Il 13 maggio a Torino, sul campo del Michelin, vince 80 e lungo. Il 10 giugno a Torino si disputa un triangolare tra “GS Unica”,”Cantoni” di Pegli e Corniglianese. Bullano dà spettacolo, aggiudicandosi 80, 100, lungo e 4x100. Il 22 giugno nei campionati piemontesi di Torino vince 100 e lungo. Il 1° luglio, sulla stessa pista, è seconda sugli 80 e nel lungo, battuta rispettivamente da due grandissime come Valla e Testoni. Si prende la rivincita su Valla, a sorpresa, il 15 luglio a Bologna nei tricolori dove si impone sui 100 mentre nel lungo viene superata dalla stessa Testoni. Ormai deve essere annoverata tra le nostre migliori atlete. Valla e Testoni però le sono oggettivamente superiori: il 29 luglio a Torino la superano rispettivamente sui 100 e nel lungo. Nel weekend 11-12 agosto Bullano è a Londra per i “Mondiali”: viene eliminata al primo turno sui 100. Nessuna delle nostre atlete entra in finale, per un movimento femminile che ancora stenta ad essere apprezzato da pubblico e dirigenti (poche gare). Però le azzurre non mollano. Nel viaggio di ritorno si fermano ad Orleans dove affrontano la Francia il 19 agosto: Bullano chiude quarta gli 80 vinti da Valla, ma prevale nella 4x100[1] che realizza il record italiano (51”netti). Le nostre si aggiudicano l’incontro 57-50. Va peggio nel seguente match internazionale, il 23 settembre a Vienna contro l’Austria che vince 52,5-40,5: Bullano è nella 4x100[2] che, nonostante il primato italiano (50”8), perde il confronto diretto mentre chiude quarta sui 100 vinti da Vanenza. Il riscatto azzurro arriva tre giorni dopo a Budapest dove l’Ungheria è superata 52-34: Bullano vince la 4x100, con la formazione ormai consolidata che arriva pure al record italiano di 50”9 mentre finisce seconda sui 60, battuta da Testoni. Prestazioni comunque convincenti che ne fanno in pratica la “numero tre” del nostro movimento atletico femminile, dopo il formidabile duo Valla-Testoni da cui Bullano ha solo da imparare.

Nel 1935 in effetti Bullano inizia col botto: il 30 maggio a Torino corre gli 80 in 10”4, uguagliando il record italiano. Nel lungo chiude terza, superata appunto dalle imbattibili Valla e Testoni. Identico risultato tre giorni dopo a Trento sugli 80 mentre nell’alto Bullano finisce quarta (primeggia Testoni). Il 10 giugno a Pisa chiude seconda su 80 e lungo, battuta rispettivamente dalle “solite” Valla e Testoni dalle quali comunque non è lontanissima. Difatti brilla anche il 16 giugno a Piacenza dove le azzurre superano la Francia 63-45: Bullano vince gli 80 (davanti a Valla) e la 4x100[3] mentre chiude terza nel lungo, alle spalle di Gruss-Leissner e Testoni. Si rivede un mese dopo, il 14 luglio, ad Omegna dove vince i 100 e termina seconda nel lungo, battuta da Valla. 14 giorni dopo, a Castellanza stesso risultato nel lungo mentre sui 100 è battuta da Testoni. Il 15 settembre è protagonista ai Tricolori di Torino: vince 100 e 4x100[4] mentre chiude terza nel lungo, superata da Testoni e Zuffi. 14 giorni dopo, a Gallarate guadagna 100 e lungo. Il 27 ottobre a Genova conquista due record italiani di staffetta, nella 4x75, con 39”, e nella 4x200, con 1’51”2: le sue compagne rispettivamente sono Borsani, Mainardi, Michiels e Bulzacchi, Borsani, Michiels. Il 1936 è annata olimpica e le nostre atlete andranno a Berlino, come è stato deciso dai vertici FIDAL. Dunque ci si prepara per tempo: già a febbraio viene organizzato uno stage preolimpico a Rapallo e viene convocata anche Bullano. La prima uscita stagionale è ottima: il 26 aprile a Firenze nella 4x100 viene provata quella che i tecnici ritengono essere già la migliore staffetta possibile[5], e non hanno tutti i torti perchè arriva un altro primato nazionale (49”6). Bullano ormai è elemento-base della 4x100 che, con la stessa formazione, vince contro l’Austria il 7 giugno a Piacenza nell’incontro tra le due nazionali: le azzurre però perdono il confronto per un solo punto, 41,5 a 42,5. L’ultimo test probante pre-Giochi è rappresentato dai tricolori, disputati il 5 luglio sul campo della “Forza e Coraggio” a Vigentino. Bullano chiude terza i 100, superata da Valla e Bongiovanni, ma vince la 4x100[6]: il posto in Nazionale è suo. Difatti è convocata per il ritiro azzurro preolimpico, con sede a Fiesole, alla pensione “Aurora”, ed allenamenti allo stadio fiorentino “Berta”. Il 19 luglio, da Firenze, si parte in treno per Berlino. Le gare olimpiche di atletica leggera si svolgono nell’Olympiastadion. Bullano partecipa alla 4x100 che si disputa l’8 agosto e vede al via otto nazioni. Con Bullano, in terza frazione, troviamo Bongiovanni, Valla e Testoni. Nel primo turno, che poi è una semifinale, le tedesche volano, stabilendo il primato mondiale con 46”4. Alle loro spalle Gran Bretagna, Italia (48”6, nuovo primato nazionale) e Finlandia. Poichè passano le prime tre, azzurre qualificate. Il giorno seguente dunque è finale dove si verifica una clamorosa sorpresa: le tedesche filano al comando, con un vantaggio netto, quando sbagliano l’ultimo cambio, con Dorffdelt che lascia cadere il testimone, perdendo così ogni speranza. L’oro va agli USA, argento per Gran Bretagna e bronzo al Canada. Le azzurre chiudono quarte, in 48”7, davanti alle olandesi mentre le tedesche disperate vengono consolate da Hitler in persona. Bullano dunque esce dai Giochi con una “medaglia di legno” che però vale molto per il nostro movimento atletico femminile. Bullano torna in gara solo il 27 settembre a Torino dove chiude seconda nel lungo e negli 80, gare vinte rispettivamente da Testoni e Bongiovanni. Il 4 ottobre a Parma coglie un’altra piazza d’onore, stavolta sui 100 ed ancora alle spalle di Testoni. Sette giorni dopo, ritrova la Nazionale per Francia-Italia a Parigi. Vince la 4x100, con la stessa formazione di Berlino, e chiude seconda sui 200, battuta dalla Perrou. Le azzurre si impongono 59-44. Il 25 ottobre a Biella vince i 200. Nel 1937 Bullano si mantiene ad alti livelli. Il 1° agosto fa suo il titolo nazionale dei 200 a Piacenza mentre il 5 settembre torna in Nazionale: vince gli 80 (in 10”2) e la 4x100 (com Apollonio, Valla e Testoni). Dopo un’annata senza grandi squilli (quarta ai tricolori dei 100), ritrova un titolo italiano nel 1939 a Milano, col quartetto della “ Venchi Unica Torino”. La Seconda Guerra Mondiale tronca irrimediabilmente la sua attività dove peraltro sembrava aver già dato il meglio di sé.


[1] Con lei gareggiano Cosselli, Testoni e Valla

[2] Con lei gareggiano Bullano, Cosselli e Testoni

[3] Con lei gareggiano Michiels, Agorni e Valla

[4] Con lei, per il GS Venchi, gareggiano Michels, Borsani e Bulzacchi

[5] Con Bullano troviamo Testoni, Bongiovanni e Valla

[6] Con lei, per la “Venchi Unica”, gareggiano Borsani, Bulzacchi e Testoni