Il suo è uno dei casi italiani più strani e particolari nella storia delle Olimpiadi. Ginnasta e consigliere della “Palestra Ginnastica Ferrara” (vedi scheda), è tra i principali fautori della partecipazione alla prova di selezione per i Giochi di Londra, nonostante la forte squadra pistoiese della “Francesco Ferrucci”, in grande luce ad Atene nel 1906, incuta molto timore a tutti. Conquistata la convocazione olimpica di squadra, Bragaglia, già ventinovenne, viene selezionato per essere l’alfiere, o portabandiera, della nostra Nazionale durante la cerimonia d’apertura del 13 luglio 1908. Cerimonia che, tra l’altro, per una particolarità singolare, si svolge praticamente a metà della manifestazione, quando diverse gare sono già concluse. L’altra enorme particolarità è che Bragaglia non gareggerà mai in un’Olimpiade, né a Londra né dopo. Dunque rappresenta l’unico caso di portabandiera azzurro che svolge appunto il ruolo precipuo di...portabandiera e basta!