BIZZONI Francesco Filippo
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Lodi 07.05.1875 / New York (USA) 25.12.1926
1904. Ciclismo. Eliminato Semifinale Quarto di Miglio
Di famiglia umile e ciclista dilettante, nel 1898 Francesco Filippo detto Frank emigra in Inghilterra, a Bournemouth, dove lavora come cameriere. Quindi si insedia a Londra e nel tempo libero gareggia su pista, con le insegne del “Veloce Club Italiano”, attivo da tempo nella metropoli inglese, vincendo anche diverse prove di Velocità. Nel 1901, con il compagno Belfanti, realizza il raid Londra-Milano in tandem, ottenendo il nuovo record del percorso e sollevando grandi entusiasmi.
Nel 1902 dà il suo contributo, guadagnando la sua gara di sprint sul Miglio, alla vittoria degli “italiani di Londra” su una rappresentativa francese al velodromo di Putney. Gareggia nei principali anelli londinesi, da Paddington a Kensal Rise, e diventa un beniamino della nutrita comunità italiana della capitale britannica, anche perchè più volte supera gli spocchiosi padroni di casa. Irrequieto ed a caccia di nuovi stimoli, alla fine del 1903 si trasferisce a New York: qui, pur continuando a svolgere l’attività di cameriere alternandola a quella di tassista, prosegue a correre su pista, cogliendo qualche successo di poco conto.
Nel 1904 non sa resistere al richiamo olimpico. Si reca a St. Louis, dove gli atleti gareggiano (come nella prima edizione ateniese) a livello “individuale” e con le insegne delle squadre “di club”. Bizzoni fa tutto da solo e giunge nella sede olimpica percorrendo in parte il tragitto in bicicletta ed in parte con mezzi di fortuna, talora in treno ma più spesso pure trovando un passaggio su carretti di contadini. Nella gara olimpica, il 3 agosto nel “Francis Field[1]”, è secondo (su due) nella batteria iniziale, battuto da Billington: entrambi però passano il turno. Ma in semifinale Bizzoni è solo terzo, dietro Hayes (poi oro) e lo stesso Billington (bronzo) e così esce di scena. Tuttavia è l’unico italiano che prende parte a quell’edizione.
La sua nazionalità al momento dei Giochi è stata accertata solo recentemente: diventa infatti cittadino statunitense nel 1917 quando viene arruolato nell’esercito e combatte durante la Prima Guerra Mondiale. Grazie a lui, nel 1904 italiano a tutti gli effetti, il nostro Paese può vantarsi di aver partecipato a tutte le edizioni delle Olimpiadi, senza considerare né “sfruttare” l’atipico esempio di De Breda/Handley (vedi scheda).
[1] E’ lo stadio principale di quell’edizione. Situato nella “Washington University”, vi si tengono la cerimonia d’apertura e numerose gare tra cui le prove di atletica leggera e ginnastica artistica. La pista, utilizzata anche per il ciclismo, è in cenere