BESSI Ambrogio
-
Umago (Croazia) 01.07.1915 / deceduto
1936. Pallacanestro. 7°
Nato ad Umago, allora appartenente all’Impero austro-ungarico. Trasferitosi presto a Trieste, vi inizia a giocare a pallacanestro nella “Ginnastica Triestina”, sotto la guida del mitico allenatore Defilippi, che ha già portato la squadra giuliana ai massimi livelli nazionali. Bessi entra in prima squadra nel 1935, quando la Triestina, dopo aver vinto il girone eliminatorio, termina seconda il Campionato, chiudendo il girone finale alle spalle della “Ginnastica Roma”, che la supera nelle uniche due partite perdute[1]. Nel torneo seguente, quando il tricolore si gioca tra fine 1935 ed inizio 1936, Bessi è nel “GUF Trieste”, che in pratica ha rilevato pro tempore la Triestina, in difficoltà economiche. La squadra passa bene il turno eliminatorio[2], ma nel girone finale vince una sola partita[3] e chiude al quarto posto, superata nell’ordine da Borletti, Virtus e Ginnastica Roma. Terminato il Campionato, ai primi di aprile si tiene a Roma il collegiale preolimpico, con una quarantina di cestisti, divisi in tre squadre a seconda della loro provenienza geografica. Si impone la compagine del centro-sud. Il CT della Nazionale è Guido Graziani, fondamentale figura di riferimento della pallacanestro italiana dei primordi. Dapprima vengono selezionati 20 giocatori, convocati il 19 giugno per il ritiro preolimpico a Riva del Garda. Si scende infine a 14 uomini tra i quali figura anche Bessi. Si parte per Berlino il 27 luglio, in treno da Verona.
Il torneo olimpico di pallacanestro si svolge dal 7 al 14 agosto nella “Tennisplatze” ovvero uno stadio del tennis, all’aperto, opportunamente attrezzato. Bessi è riserva e non gioca le prime partite. Gli azzurri iniziano bene: il 7 agosto battono nettamente la Polonia 44-28. Due giorni dopo, altra schiacciante vittoria contro i padroni di casa della Germania, 58-16. L’Italia insiste e l’11 agosto supera anche il Cile, che crea qualche difficoltà in più: i nostri si impongono 27-19. Si giunge così ai quarti di finale, il 12 agosto dove arriva il primo stop: il Messico supera gli azzurri, doppiandoli nel punteggio, 34-17. I nostri sono così relegati nel torneo di consolazione. Il 13 agosto arriva il momento anche di Bessi: giocano difatti le riserve e gli azzurri perdono 32-14 contro le Filippine. Anonima la partita di Bessi. I nostri dovrebbero perciò giocarsi il 7° posto col Perù, che però dà forfait e quindi gli azzurri, senza giocare, chiudono proprio in settima posizione. L’oro va, ovviamente, agli USA che sconfiggono il Canada 19-8. Bronzo al sorprendente Messico, che supera 26-12 la Polonia. Al quinto posto Filippine ed al sesto Uruguay. Tutto il mondo dunque rappresentato in quello che, con 21 nazioni al via, può essere definito il primo vero torneo di pallacanestro a livello mondiale nel quale ha trovato un piccolo spazio anche Bessi. Negli anni seguenti Bessi gioca ancora con la Triestina e l’Italia. Col club deve fare i conti col dominio del “Borletti” che vince tre scudetti di fila (dal 1936 al 1939), con i triestini secondi in due occasioni (1936-37 e 1938-39). Ma poi si prendono la rivincita: con Bessi primattore la Triestina difatti si aggiudica il Campionato nel 1939-40 e 1940-41. Nel frattempo Bessi è stato protagonista anche in azzurro, ottenendo uno splendido argento agli Europei del 1937, perdendo a Riga la finale con la Lituania per un solo punto, 24-23. In Nazionale colleziona un totale di 21 presenze, ma la Seconda Guerra Mondiale interrompe tutto. A 30 anni suonati Bessi si ripresenta nel 1945/46 con la Triestina (che non riesce a raggiungere il girone finale), ma ormai ha fatto il suo tempo e quindi lascia l’attività.
[1] Il girone finale si compone di 4 squadre: le altre due sono Virtus Bologna e GUF Bologna
[2] Con 10 punti arriva al primo posto, a pari merito col Borletti e davanti a GUF Pavia e GUF Torino
[3] 21-19 con la Ginnastica Roma a Trieste