Seleziona la tua lingua

Image
images/atleti/olympiabolario/logobis.jpg

BERNINZONE Renato

Genova 31.05.1903 / deceduto

1924. Canottaggio. 4° quattro con (timoniere)

Nessuno lo conosce quando, coi suoi compagni del “RC Genovese”, il 22 giugno, in una giornata piovosa, si impone a Sesto Calende nella selezione olimpica del “4 con”, sulle acque del Lago Maggiore. Berninzone è il timoniere dell’imbarcazione ligure, battezzata “Lascia dire”: a bordo, come rematori, vi sono Casanova, Cipollina, Cerato e Ballestrero. I cinque, dopo una lotta spasmodica, hanno la meglio quasi al fotofinsh, per solo 1/5 di differenza, sulla “Timavo” di Monfalcone. Ciò però vale loro la qualificazione per i Giochi di Parigi anche se fino all’ultimo, per problemi organizzativi e tecnici, la Federazione stenta a lasciare il pass ai genovesi, ritenuti forse non all’altezza di un simile cimento internazionale. Le gare olimpiche si disputano sulla Senna ad Argenteuil, nel tratto di fiume immortalato dai celebri quadri degli Impressionisti, a nord-ovest di Parigi. Al “quattro con” prendono parte 10 nazioni. Il 13 luglio Berninzone è sull’armo che disputa la batteria, che poi è una sorta di semifinale perchè chi vince accede all’atto conclusivo. Con lui, di nuovo, Casanova, Cerato, Cipollina e Ballestrero. I nostri vincono la prima gara, dopo un bel duello con l’Ungheria: 7’13” per gli azzurri il tempo impiegato, 7’13”8 per i magiari. Il 17 luglio in finale si affrontano cinque armi e la concorrenza è elevata. Mentre gli olandesi si ritirano, la Svizzera se ne va e si dimostra la più forte del lotto, vincendo con tre secondi di margine. I nostri arrancano e chiudono quarti dietro Francia e Stati Uniti, a tre quarti di imbarcazione dagli americani. Peccato, la medaglia pregiata non sembrava impossibile, invece ci tocca quella “di legno”. Comunque una buona prestazione, largamente sufficiente, considerando anche lo scetticismo della vigilia.

Negli anni seguenti Berninzone continua a gareggiare col “RC Genovese” e, talora, a vincere: è il caso del 23 maggio 1925 quando a Pavia, con Cipollina e Casanova, si aggiudica il “due con” riservato agli universitari davanti al Politecnico di Zurigo, sconfitto per 3”. Poi, con lo stesso Cipollina e Ballestrero, il 15 agosto a Santa Margherita Ligure, vince il titolo italiano nel “due con”. Il successo desta scalpore perchè i battuti, a 7” di distacco, sono niente meno che gli olimpionici Olgeni-Scatturin. Il vantaggio, associato ad una condotta di gara in attacco fin dalle prime battute, parla chiaro sulla limpida vittoria dell’armo genovese. I tre si presentano anche agli Europei di Praga, disputati sulla Moldava, ma il 6 settembre non superano le qualificazioni, opposti peraltro a due equipaggi molto forti come gli svizzeri (che infatti vinceranno il titolo) e gli olandesi. Partiti troppo forte e leggermente fuori rotta, vengono presto superati e si ritirano. Nel 1927 i tre ci riprovano: il 6 giugno vincono a Pavia, ma poi la coppia si scinde e Berninzone si trova senza imbarcazione. Sale su altri armi genovesi, ma senza molti risultati finchè abbandona l’attività.

berninzone

Parigi 1924. Il “4con” azzurro: Berninzone, di spalle, è il timoniere dell’armo