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BENFRATELLO Giovanni

Palermo 1888 / Palermo 09.02.1966

1912. Scherma. 5° p.m. Sciabola a Squadre, Eliminato Quarti di Finale Sciabola Individuale

benfratello1Appartenente al Circolo Schermistico Palermitano ed alla scuola panormita, che ha nel maestro Cesare Alaimo il suo capostipite. Detto “John”, il suo primo risultato importante è il successo conseguito nel torneo regionale di Palermo nel 1903 con la spada. Dopo aver vinto a Catania nel 1905, insiste più seriamente con la sciabola, dove realizza presto un bell’exploit: nel maggio 1910 difatti vince il torneo di Genova, organizzato per festeggiare il Cinquantenario della mitica spedizione dei Mille. Secondo giunge il sedicenne Nedo Nadi e già questo basterebbe, col senno di poi, a presagire un grande futuro a Benfratello, che prosegue la sua ascesa. Nel 1911 è convocato per la prima volta in Nazionale, nel torneo di sciabola a Vienna ed è di nuovo grande: i nostri (presenti anche Baldi e Belloni) vincono davanti ad Austria, Ungheria e Germania. Non solo: Benfratello è anche nella compagine di spada, con Negro e Senese, che costringe alla resa i forti francesi, Austria e Romania, per il primo trionfo a squadre italiano a livello internazionale nella spada. Vittoria che suscita sulla stampa nazionale commenti entusiastici.

Nel 1912 Benfratello si prepara bene per i Giochi per i quali, visti i suoi trascorsi, è inevitabilmente convocato. Le prove di scherma si svolgono all’Ostermalms Idrottpslats, in centro a Stoccolma. Il 14 luglio Benfratello esordisce nel primo turno del torneo di sciabola a squadre in cui sono presenti 11 nazioni. Benfratello è nella compagine azzurra che batte la Russia 10-6. I nostri poi, ancora con Benfratello, si presentano nel girone di semifinale ma i risultati non sono ottimali. Gli azzurri vengono superati dall’Austria (11-5) e dalla fortissima Ungheria (9-5), che vincerà agevolmente l’oro, forte di una scuola schermistica di livello assoluto, guidata dall’italiano Santelli ed anche grazie a giurie benevoli. I nostri vincono solo con la Germania, 9-4, chiudendo così al 5° posto a pari merito, facendo un bel passo indietro rispetto all’argento di quattro anni prima a Londra. Benfratello cerca una difficile rivincita nel torneo di sciabola individuale, al quale partecipano 64 atleti di 12 nazioni. Il 16 luglio parte alla grande, aggiudicandosi i 3 incontri della poule. Il giorno seguente, 17, affronta i quarti di finale dove però il suo score è di due successi e tre sconfitte: 4° su sei, viene eliminato.

Quindi si mantiene lontano dalle ribalte per diverso tempo: nel 1913 il suo nome compare raramente nei tornei e sempre senza risultati di livello. Si rivede al torneo di Genova nel giugno 1914 quando è buon terzo nella spada. Poi la guerra stoppa ogni attività ed in pratica chiude la carriera di Benfratello anche se egli, sporadicamente, tornerà in pedana: nel 1929, a 40 anni suonati, a Cremona chiude 7° il torneo di sciabola vinto da Marzi e l’anno seguente con la spada finisce 8° il tricolore a Napoli. A quel tempo è un buon giornalista, attività che aveva intrapreso anche durante i Giochi di Stoccolma dove era il corrispondente per il “Corriere di Sicilia”.