BASSO Gino
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Lonio Brienzio (Argentina) 14.09.1914 / deceduto
1936. Pallacanestro. 7°
Nato in Argentina da genitori emigrati, rientra presto con la famiglia a Napoli dove si appassiona alla pallacanestro, sin dai primi anni Trenta. Nel 1933 gioca nel Vomero che nel girone eliminatorio del Campionato finisce secondo dietro la Ginnastica Roma e viene dunque subito eliminato[1]. Il torneo è vinto proprio dalla stessa Ginnastica Roma. L’anno seguente Basso passa alla Pallacanestro Napoli, nota anche solo come Napoli, ma subisce la stessa sorte. Difatti il Napoli chiude il girone eliminatorio al 4° posto su 5[2] ed il torneo è appannaggio della Triestina. Nel 1935 la musica non cambia: il Napoli termina il primo turno al quarto posto (su sei), vincendo 4 partite e perdendone 6[3]. Il Campionato arride di nuovo alla Ginnastica Roma. Tuttavia Basso si fa notare e nel 1935 il CT Attilio Defilippi[4] lo convoca in Nazionale per gli Europei di Ginevra. Non va benissimo e Basso oltre tutto non gioca mai, rimanendo riserva fissa: il 3 maggio gli azzurri superano nettamente, 42-23, la Bulgaria, ma il giorno seguente tocca alla coriacea Svizzera. Partita equilibrata e difficile, perdiamo 27-17 e siamo eliminati. Chiudiamo al 7° posto, vince la Lettonia. Certamente non un torneo eccezionale, ma un’importante esperienza per Basso.
Nel Campionato 1935-36 gioca ancora nel Napoli che però non ha molto successo: nel girone eliminatorio difatti finisce terzo su quattro, venendo nuovamente eliminato[5]. Il torneo è vinto, per la prima volta, dal Borletti Milano. Terminato il Campionato, ai primi di aprile si tiene a Roma il collegiale preolimpico, con una quarantina di cestisti, divisi in tre squadre a seconda della loro provenienza geografica. Si impone la compagine del centro-sud, con Basso buon protagonista. Il CT della Nazionale è Guido Graziani[6], fondamentale figura di riferimento della pallacanestro italiana dei primordi. Dapprima vengono selezionati 20 giocatori, convocati il 19 giugno per il ritiro preolimpico a Riva del Garda. Si scende infine a 14 uomini tra i quali figura anche Basso. Si parte per Berlino il 27 luglio, in treno da Verona. Il torneo olimpico di pallacanestro si svolge dal 7 al 14 agosto nella “Tennisplatze” ovvero uno stadio del tennis, all’aperto, opportunamente attrezzato. Basso è riserva e non gioca le prime partite. Gli azzurri iniziano bene: il 7 agosto battono nettamente la Polonia 44-28. Due giorni dopo, altra schiacciante vittoria contro i padroni di casa della Germania, 58-16. L’Italia insiste e l’11 agosto supera anche il Cile che crea qualche difficoltà in più: i nostri si impongono 27-19. Si giunge così ai quarti di finale, il 12 agosto dove arriva il primo stop: il Messico supera gli azzurri, doppiandoli nel punteggio, 34-17, con Basso che esordisce per pochi minuti senza fortuna. I nostri sono così relegati nel torneo di consolazione dove il CT Graziani dà spazio alle riserve e torna in campo Basso, a pieno regime. Il 13 agosto gli azzurri perdono 32-14 contro le Filippine. Dovrebbero perciò giocarsi il 7° posto con il Perù che però dà forfait e quindi gli azzurri, senza giocare, chiudono proprio in settima posizione. L’oro va, ovviamente, agli USA che sconfiggono il Canada 19-8. Bronzo al sorprendente Messico che supera 26-12 la Polonia. Al quinto posto Filippine ed al sesto Uruguay. Tutto il mondo dunque rappresentato in quello che, con 21 nazioni al via, può essere definito il primo vero torneo di pallacanestro a livello mondiale e nel quale pure Basso ha fatto capolino. Basso continua a giocare nel Napoli sino alla fine degli anni Trenta, non conseguendo risultati importanti, poi la guerra interrompe tutto.
[1] Nel girone vi sono tre squadre. La Ginnastica Roma vince le sue 4 partite, il Vomero ne vince due con la Pallacanestro Napoli
[2] Viene preceduto da Borletti, OSA e Reyer, riuscendo a superare solo il Bari che peraltro perde tutti gli incontri
[3] Viene superato da Ginnastica Roma, Virtus Bologna e Borletti mentre precede GUF Torino e GUF Genova
[4] Nativo di Trieste, pratica ginnastica ed atletica, prima di introdurre il basket nella sua città nel 1924. Ne diventa così un esperto e per oltre un decennio allena la Ginnastica Triestina, portandola ai massimi successi nazionali, vincendo cinque titoli italiani (1930, 1932, 1934, 1939-40, 1940-41) grazie ad un metodo di gioco diverso dagli altri e tale da essere preso ad esempio
[5] Il girone ha 4 squadre partecipanti. Il Napoli totalizza 4 punti, vincendo in casa 18-6 col GUF Pisa e 23-22 col GUF Bologna, perdendo le rimanente partite. Accedono al turno successivo le prime due, Ginnastica Roma e GUF Bologna
[6] Nato a Roma l’11.01.1896. Dopo aver studiato in America, alla Niagara University, ed averne appreso i rudimenti, introduce il basket in Italia di cui è il massimo pioniere anche negli anni della Prima Guerra Mondiale, partecipando all’organizzazione della prima partita ufficiale di pallacanestro in Italia, disputata l’8 giugno 1919 a Milano (Compagnia Automobilisti Monza-Aviatori Malpensa 11-11). Continua a lungo la sua opera di proselitismo ed organizzazione sportiva, introducendo in Italia anche baseball e softball. Nel 1944 sarà designato dal CONI come reggente della FIP