Viaggio nella Memoria: lo sport italiano visita i campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau
Lo sport italiano unito contro ogni forma di discriminazione e di razzismo. Si conclude oggi il Viaggio nella Memoria nei luoghi tragici dell’Olocausto organizzato dal Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, attraverso la "Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali", in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e la Comunità Ebraica di Roma.
Partiti il 4 febbraio dall'aeroporto di Pratica di Mare, 78 atleti olimpici e paralimpici, dirigenti e tecnici delle Federazioni Sportive Nazionali, delle Discipline Sportive Associate e degli Enti di Promozione Sportiva, insieme al Ministro e ai rappresentanti di CONI, CIP, Sport e Salute, Istituto per il Credito Sportivo, UCEI e C.E.R., hanno visitato i campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau, il quartiere ebraico di Cracovia e la fabbrica di Schindler. La delegazione del Comitato Olimpico Nazionale Italiano era guidata dal Vice Presidente Claudia Giordani.
Il Viaggio, realizzato in occasione della ricorrenza dedicata alla commemorazione delle vittime dell’Olocausto, ha offerto un’importante opportunità di raccoglimento e riflessione e ha ribadito, ancora una volta, l’impegno del sistema sportivo italiano contro il razzismo e a favore della diffusione della cultura della Memoria e del rispetto, che dovrà essere testimoniato e condiviso sistematicamente in tutti i luoghi di sport. Per la prima volta la comunità sportiva, presente in tutte le sue articolazioni, ha voluto ricordare così uno dei momenti più bui della storia dell’umanità, con lo sport impegnato sempre per unire, mai per dividere e discriminare.