Stadio dei Marmi "Pietro Mennea", applausi per la stele dedicata al mito della velocità italiana. Malagò: "Un orgoglio ricordare il suo esempio"
Quel dito puntato verso il cielo è scolpito nella leggenda. Un gesto che è simbolo intramontabile di un mito dello sport italiano e che da oggi diventa un’immagine “per sempre”. Una stele sullo sfondo di uno stadio storico, quello dei Marmi, che da oggi prende il nome del campione. Stadio "Pietro Mennea", 12 settembre 2013, una giornata da incorniciare. Non una data a caso, ma la rievocazione storica del suo indimenticabile record del mondo sui 200 metri, realizzato nel 1979 a Città del Messico. Emozione e applausi, ricordi e amarcord: un caleidoscopio da brividi, il “Mennea Day” , celebrato in quelle stadio che Pietro sentiva suo e che gli viene intitolato. Continua a correre, e per sempre, Mennea. Con gli appassionati, gli amanti della velocità, una freccia senza tempo nel cuore della gente. Insieme alla moglie Manuela, a rendere omaggio a Pietro c'erano gli amici di sempre, gli olimpionici Tommie Smith, Alberto Juantorena, Sara Simeoni e Nino Benvenuti, e tanti campioni azzurri, tra cui Donato e Howe.
Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, insieme al Presidente della FIDAL, Alfio Giomi, ha celebrato l’uomo che nessuno potrà mai dimenticare. "Oggi onoriamo un impegno sacro che lo sport ha preso nei confronti di Pietro e della moglie Manuela. Lo Stadio Dei Marmi rappresenta in questa giornata tutto quello che volevamo intendere come testimonianza del suo esempio, ma soprattutto quella che è la possibilità per i giovani, un giorno, di diventare un Pietro Mennea. Viva lo sport, viva l'atletica, viva Pietro Mennea", ha sottolineato Malagò che poi ha aggiunto: "Quando è scomparso, il minimo che si poteva fare era ricordarlo con una presenza che andasse oltre il simbolo del luogo. Questo posto è il luogo ideale per intitolargli una sua presenza. Ogni giorno, molti ragazzi vengono a fare sport nel tempio dello sport. E quindi siamo felici oggi di associare il nome di Pietro Mennea allo stadio dei Marmi".
Questo il tributo del Presidente della FIDAL, Alfio Giomi. "Questa è una giornata di ricordo ma anche di gioia, quando ricordiamo la figura di Pietro vogliamo farlo con gioia, perché ha rappresentato moltissimo per tutto lo sport italiano, non solo per l'atletica. Pietro era una persona normale, che ha corso i 200 metri in 19"72 undici anni dopo il record di una leggenda come Tommie Smith, ha saputo prendere 5 lauree e ha condotto una vita normale. Era un esempio e va ricordato con gioia. Vorremmo, grazie a Pietro, far diventare il 12 settembre il giorno dell'amicizia, del ricordo, dell'atletica. Vorremmo che diventi una data che si perpetua, che in questa occasione gli atleti che non si vedono da anni, fuori dalle dinamiche federali, abbiano modo di incontrarsi. L'atletica è una disciplina che insegna a stare insieme, non a dividersi".