Lo sport italiano piange la scomparsa di Lea Pericoli, signora del tennis. Malagò: “Le siamo molto riconoscenti”
Addio a Lea Pericoli. Si è spenta all’età di 89 anni la signora del tennis italiano, icona di stile ed eleganza in campo e fuori.
Dominante a livello nazionale, ha conquistato la cifra record di 27 titoli sino al ritiro a quarant’anni da campionessa in carica di singolare, doppio femminile e doppio misto. In singolare ha raggiunto quattro volte gli ottavi sulla terra rossa del Roland Garros (1955, 1960, 1964 e 1971) e tre volte sull’erba di Wimbledon (1965, 1967 e 1970), oltre ad aver trionfato nei tornei internazionali di Crans Montana 1954, Istanbul 1958, Bastad 1960, Lesa 1960, Santa Fe 1961, Palermo 1962, Lesa 1962, Genova 1968, Il Cairo 1969 e Roma Canottieri 1970. Al Roland Garros è arrivata anche in semifinale sia nel doppio al fianco di Silvana Lazzarino sia nel doppio misto con Antonio Palafox. Dopo il ritiro si è distinta come ottima giornalista, commentatrice televisiva, attrice e conduttrice e non si è mai risparmiata nel sociale.
Tante le avventure affrontate in una vita entusiasmante iniziata a Milano il 22 marzo 1935 e proseguita ad Addis Abeba, dove il padre trasferì la famiglia in seguito alla Guerra d’Etiopia. Fatta una tappa in Kenya per studiare, iniziò a girare il mondo con successo. Determinata, talentuosa e brillante, Lea Pericoli (foto ANSA) ha mostrato il suo carattere e la sua forza di volontà in svariate occasioni dentro e fuori il rettangolo di gioco.
Giovanni Malagò, interpretando i sentimenti dell'intero movimento sportivo, si unisce al cordoglio della famiglia. “È una notizia che ci lascia tristezza infinita – le dichiarazioni del Presidente del CONI –. Lea, la signora del tennis italiano. La signora dello sport. Ha fatto un percorso di grande successo, è stata un’apripista. Lo sport italiano e la Federazione Italiana Tennis e Padel sapranno ricordarla al meglio. Le siamo molto riconoscenti”. (agc)