Addio a Pietro Mennea, sport in lutto. Malagò: “Perdita incolmabile, una leggenda”. Camera ardente al CONI domani dalle 9, sabato funerali. Fiori e messaggio da Napolitano e Monti, lettere di Rogge e Bach
Lo sport italiano è in lutto. E piange, commosso, Pietro Mennea, scomparso questa mattina in una clinica romana dopo una lunga malattia. Lo sprinter, medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Mosca 1980 sui 200 metri e detentore del record del mondo sulla distanza per oltre 16 anni , era nato a Barletta il 28 giugno 1952.
La camera ardente, inizialmente prevista per oggi pomeriggio, sarà invece allestita a partire da domani mattina, alle ore 9 nel Salone d'Onore, per motivi legati a disposizione di legge: è la prima volta per un campione olimpico. I funerali, invece, si terranno sabato 23 marzo alle ore 10, presso la Basilica di Santa Sabina a Roma (Piazza Pietro D'Illiria, 1).
Commosso il ricordo del Presidente del CONI, Giovanni Malagò. "Pietro Mennea rappresenta qualcosa di più di un simbolo, è una leggenda. Ha caratterizzato un'epoca, perché era un uomo normale, non un superuomo, ma è riuscito a compiere imprese che hanno scritto la storia. E' una perdita incolmabile. Aveva qualità impressionanti, sicuramente, ma il sudore, la fatica per lui erano fondamentali. Ne faceva un dogma. E' stato un mio grande tifoso nella corsa alla Presidenza del CONI, ci siamo sentiti spesso. Sapevo della sua malattia, ma è stata mantenuta la riservatezza assoluta, in ossequio allo stile del personaggio. E' un dolore micidiale. La possibilità di allestire la camera ardente al CONI è stata concessa solo tre volte (Giulio Onesti, Paolo D'Aloja e Primo Nebiolo): non so se siano poche o tante, credo però sia stato sacrosanto concederla a Pietro. Ha fatto crescere una generazione all'insegna del suo mito e dobbiamo fare di tutto, da oggi, per ricordare un uomo speciale".
Nel pomeriggio, al CONI, è pervenuto un cuscino floreale tricolore con il messaggio di cordoglio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Nel pomeriggio si è unito al ricordo, con analogo omaggio floreale di commiato, anche il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti.
E' stato ufficializzato l'ordine dei turni per la presenza di atleti, formato da 2 persone in uniforme e 2 in tuta ginnica: 8.30-10.30 Fiamme Azzurre, 10.30-12.30 Aeronautica Militare (società di appartenenza), 12.30-14.30 Fiamme Gialle, 14.30-16.30 Fiamme Oro, 16.30-18.30 Forestale, 18.30-20.30 Carabinieri.
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MINUTO DI SILENZIO
Il Presidente ha invitato le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva a far osservare un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive, che si disputeranno in Italia da oggi e per tutto il fine settimana. In memoria dell'olimpionico è stata disposta infine, l'esposizione della bandiera tricolore - listata a lutto - a mezz'asta.
LA LETTERA DI ROGGE
Il Presidente del CIO, Jacques Rogge, ha inoltrato il suo personale messaggio di cordoglio al Presidente del CONI, Giovanni Malagò. "La scomparsa di Pietro Mennea lascia un grande vuoto in tutto il movimento olimpico. E' stato un atleta prestigioso e anche un grande dirigente sportivo. Estenda le mie condoglianze alla famiglia".
Anche il Vice Presidente del CIO Thomas Bach ha manifestato il proprio dolore. "E' una notizia profondamente triste, una grandissima perdita. Il mondo dello sport deve onorare la memoria di Pietro Menna, come atleta eccezionale e grande amico. La sua carriera è stata caratterizzata dalla promozione dei valori dello sport a livello sociale nazionale e internazionale. Personalmente ho sempre ammirato Pietro come atleta e come persona. Molti amici, in tutto il mondo, si stringono allo sport italiano in questo momento così triste".
La Commissione Atleti del CONI "si unisce al cordoglio di tutto lo sport italiano per la perdita di un campione che ne ha fatto la storia"
MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ALLA MOGLIE
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato alla signora Manuela Olivieri Mennea, questo messaggio di cordoglio: ''Ho appreso con personale tristezza e rammarico la notizia della prematura scomparsa di Pietro Mennea, indimenticabile atleta simbolo dello sport italiano'', Il Presidente Napolitano ha poi sottolineando che ''con le sue vittorie nelle competizioni internazionali e olimpiche Mennea ha dato lustro al nostro Paese fornendo l'esempio di un grande campione apprezzato oltre che per le sue doti naturali anche per
la passione, la volonta', la dedizione profuse nel raggiungimento dei massimi traguardi sportivi''.
''Ho avuto occasione di conoscerlo personalmente come collega al Parlamento europeo - ha ricordato il Capo dello Stato - e ho potuto apprezzarne l'impegno profuso per la diffusione dei valori di uno sport leale e pulito e per la fede mostrata nelle istituzioni democratiche. Con questi sentimenti rinnovo a lei, gentile signora, e a tutti i familiari il mio partecipe e commosso cordoglio''.
Pietro Paolo Mennea era nato a Barletta il 28 giugno del 1952. Iniziò la sua lunga carriera internazionale nel 1971, con un terzo posto in staffetta ai Campionati Europei. Fece il suo debutto olimpico ai Giochi di Monaco del 1972 conquistando il bronzo sui 200 metri alle spalle del russo Borzov e dell’americano Larry Black. Nel 1979, alle Universiadi di Città del Messico, Mennea fu artefice di una prestazione straordinaria aggiudicandosi i 200 metri con il tempo di 19”72, record mondiale in altura rimasto imbattuto per oltre 16 anni. Nelle Olimpiadi di Mosca del 1980 Mennea vinse l’oro sui 200 metri ed il bronzo nella staffetta 4x100 metri. Campione di longevità, il velocista prese parte anche ai Giochi del 1984 e del 1988 dove fu il portabandiera della squadra azzurra. Nel suo palmarès 2 record mondiali, 8 record europei, 33 record italiani, 5 Giochi Olimpici (un record per un velocista), 52 presenze con la maglia della nazionale. Ritiratosi dall’attività agonistica Mennea consegui la laurea di scienze politiche e giurisprudenza, dedicandosi poi all’avvocatura e al suo studio di commercialista. Tra il 1999 ed il 2004 Mennea è stato eletto come europarlamentare a Bruxelles. Laureato anche in Scienza dell’educazione motoria Mennea continuò il suo percorso sportivo insegnando presso l’Università di Chieti. Nel 2006 il grande campione assieme alla moglie Manuela Olivieri diede vita ad una fondazione filantropica a suo nome, sviluppando una serie di progetti culturali e di ricerca.