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Impresa Mouhiidine, vince l'oro come Sorrentino e Serra. Argento Fiaschetti, Canfora, Malanga

PUGILATO
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Tre medaglie d'oro e tre d'argento è il bilancio delle finali azzurre di oggi che, unite ai quattro bronzi di ieri, sono senza dubbio un bottino molto rilevante.  La prima a salire sul ring è Giordana Sorrentino nella categoria 50 kg che ha affrontato la francese Romane Moullai con successo. Gara dura senza esclusione di colpi con la francese calata solo nel finale. I giudici non hanno avuto dubbi ed hanno valutato l’incontro in maniera unanime 3-0 (30-27; 30-27;30-18).

Medaglia d’oro per Federico Emilio Serra (52 kg.) che ha fatto turare il match, contro Said Mortaij del Marocco, poco più di un minuto. Nella prima ripresa l’azzurro, partito subito all’attacco, ha assestato una serie di colpi ben assestati che hanno mandato al tappeto il marocchino. Contato dagli arbitri Mortaij non è stato più in grado di riprendere l’incontro che Serra ha quindi vinto con il classico KO.

Non c’è stato nulla da fare per Assunta Canfora (63 kg) impegnata contro l’algerina Imane Khelife. L’esito dell’incontro sia pur sfavorevole, perso per 3-0 (27-30; 26-30; 25-30), ha consentito alla napoletana delle Fiamme Oro di mettersi al collo la medaglia d’argento.

 

E’ un argento prezioso quello conquistato da Gianluigi Malanga (63 kg). Vale molto perché ottenuto al termine di un torneo dove gli avversari si sono rivelati sempre molto difficili. Così anche in finale dove l’azzurro ha dovuto affrontare l’algerino Yahia Abdelli in un clima certamente non indifferente al beniamino di casa. L’incontro è stato interrotto durante il secondo round per decisione dell’arbitro Sid Ali Mokretari (di nazionalità algerina) dopo aver riscontrato una ferita al sopracciglio di Abdelli il quale avendo vinto il primo round (29-28) ha ottenuto la vittoria dell’incontro.

 

Grande impresa di Aziz Abbes Mouhiidine. Vince nella categoria 91 kg una meritatissima medaglia d’oro contro algerino Moh Said Hamani. Anche gli spettatori non hanno potuto evitare di riconoscere la superiorità del pugile azzurro autentico dominatore del quadrato. Il punteggio della giuria, del resto, non ha lasciato dubbi: la vittoria è sancita da un verdetto unanime 3-0 (27-30; 28-29; 27;30). La sua mobilità di gambe unita alla efficacia dei colpi portati quasi sempre a segno ne fanno un campione autentico. Questa vittoria ricorda un po’ quella ottenuta da un altro peso massimo, Roberto Cammarelle, capace di vincere la medaglia d’oro olimpica a Pechino 2008 in finale contro un cinese Zhang Zhilei. Allora fu un KOT a chiudere l’incontro questa volta è stata la raffinata pugilistica di Mouhiidine a fare la differenza. Il clima infuocato però era lo stesso.

 

Chiude la rassegna l’incontro dei supermassimi. A Vincenzo Fiaschetti (+91 kg) non è riuscita l’impresa di battere l’egiziano Yousry Hafez. L’azzurro non è riuscito a dominare l’incontro come avrebbe voluto e a volte è apparso anche un po’ in difficoltà sotto i colpi dell’avversario. La medaglia d’argento comunque brilla in ogni caso come tutte le altre medaglie della giornata. (foto Bizzi CONI)

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