Firmato il protocollo per il nuovo centro Boscariello a Scampia. Malagò: momento storico
E’ stato siglato oggi, nel Salone d’Onore del CONI, il protocollo d’intesa tra il CONI, il Ministero della Difesa, il Ministero dell’Interno e l’Agenzia del Demanio per il recupero della Caserma Boscariello, a Scampia, con una rigenerazione degli spazi urbani finalizzata a una riqualificazione anche di natura sportiva. La firma è stata apposta dal Presidente del CONI, Giovanni Malagò, dal Ministro degli Interni, Angelino Alfano, dal Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e dal Direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi (foto Pacifico-GMT).
Malagò ha sottolineato l'importanza dell'accordo legato a un progetto di ampio respiro, sportivo e sociale. “Giorno straordinario, ricordo quando iniziammo a parlare di questa iniziativa. Era aprile del 2013. Gianni Maddaloni voleva fortissimamente realizzarla. Andammo lì a verificare lo stato dell’arte. Oggi questa idea bellissima si trasforma in realtà. Il mondo dello sport è molto riconoscente e grato a questo Governo per quello che ha fatto nei nostri confronti, per le promesse mantenute. Siamo stati interlocutori credibili e ci siamo meritati la loro fiducia. Il progetto sarà realizzato attraverso il fondo Sport e Periferie, che ha trasferito al CONI la gestione di risorse importanti: abbiamo potuto prevedere misure urgenti e pianificare un’altra serie di interventi. Voglio ringraziare Roberto Reggi: ci ha aiutato a dirimere la matassa burocratica per concretizzare questo obiettivo. Abbiamo altri progetti in cantiere ma senza il Demanio non saremmo riusciti a raggiungere il traguardo. Noi dello sport ci facciamo interpreti di un segnale: vogliamo sviluppare sinergia, unire”.
Il concetto è stato approfondito dal Direttore dell'Agenza del Demanio, Roberto Reggi: “Questo progetto è molto significativo. Cerchiamo di recuperare immobili pubblici riducendo le spese dello Stato. C'erano oltre 90 mila metri quadri a Scampia e abbiamo immaginato che potessero garantire un presidio di legalità, con concentrazione della Polizia di Napoli. Ma il discorso va oltre: quello di realizzare impianti sportivi al servizio dei ragazzi del quartiere. E’ un principio educativo che è la migliore risposta contro ogni degenerazione. Svolgeremo un ruolo tecnico e catastale, oltre che di coerenza urbanistica. Gli impianti nei 14 mila metri destinati al progetto saranno un’occasione di riscatto sociale”.
Il Ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha utilizzato una efficace metafora per presentare il caso Scampia: “Ci sono due tipi sport, individuali e di squadra. Quando lo Stato decide di giocare collettivamente, e decide di fare squadra, fa anche gol. Scampia diventerà un polo di sicurezza dentro Napoli e accanto avrà una piccola cittadella dello sport. Il finale è più sicurezza, con risparmi garantiti. Con un valore aggiunto: un luogo di sport e di educazione alla vita. Oggi è un bel giorno per l’Italia, viva l’Italia”.
Il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha chiuso gli interventi con una esaustiva disamina sulla politica intrapresa dal Dicastero che presiede: “Era un risultato che attendevamo da tempo, siamo felici di averlo raggiunto. In questa squadra dello Stato la Difesa gioca all’attacco. Siamo riusciti a trasformare l’attitudine consolidata, decidendo di rendere disponibile ciò che non serve più. Abbiamo messo a disposizione di tutti 400 beni. Ricordo Gianni Maddaloni nel mio ufficio e il suo 'allenarsi alla legalità'. Questo centro nel cuore di Scampia è stato un motore importante per mettere insieme diversi attori. Ci siamo ingegnati per trovare fondi e i 3,5 milioni sono stati resi disponibili dal fondo Sport e Periferie. E' davvero un grande risultato”.
L’accordo presentato si insinua nel solco di un progetto analizzato e approfondito nel corso della mattina attraverso una tavola rotonda moderata dal Generale Vittorio Colucci, già Direttore generale dei lavori e del demanio del Ministero della Difesa, antesignano di un concept che ha rappresentato il tema nevralgico della giornata. Il generale Colucci ha aperto i lavori con un discorso introduttivo prima di cedere la parola all’Amministratore Delegato di Coni Servizi, Alberto Miglietta. “Stiamo iniziando un percorso sinergico, fondamentale, con le Amministrazioni pubbliche per ottimizzare le risorse. La caserma Boscariello è un esempio di come si possono moltiplicare le rispettive risorse per un obiettivo comune. Lo sport può aiutare a recuperare strutture e a riqualificare intere aree. In certi contesti ci sono anche problemi di messa a norma degli impianti. L’idea è quella di mettere intorno a un tavolo tutte le Amministrazioni per verificare la disponibilità di strutture dismesse e farle tornare disponibili nell’interesse pubblico. Può essere un valore sociale e culturale da veicolare attraverso lo sport. Grazie al Demanio e alle Amministrazioni che ci mettono a disposizione queste strutture”.
Stefano Manella, Direttore Centrale Strategie, Progetti Valorizzazione e Partecipazioni. Agenzia del Demanio, ha allargato il discorso, parlando anche di altri progetti. "Prima il percorso seguito era quello di monetizzare la rendita immobiliare pubblica, ora si è spostata l’attenzione su un utilizzo a scopi anche economici ma con finalità sociali. Questo viene testimoniato dai progetti che seguiamo insieme. Prima si rifletteva in base ai propri ambiti, oggi si ragiona d’insieme. C’è fruibilità sociale del bene, come per l’iniziativa che riguarda l’assegnazione dei Fari. Il progetto FARi nasce nell’ambito di “Valore Paese-DIMORE”, ed è promosso dall’Agenzia del Demanio e dal Ministero della Difesa, tramite Difesa Servizi Spa, in collaborazione con il CONI, e si propone di immaginare nuove modalità di fruizione dei FARI, come avviene già in molti Paesi d’Europa, ma anche negli USA, in Canada e in Australia, attraverso un utilizzo che parta da un’idea imprenditoriale innovativa e sostenibile, arricchendo così l’offerta turistica-alberghiera del Paese. Il modo migliore per sfruttare il patrimonio pubblico, puntando sulle grandi eccellenze italiane, come lo sport”.
Paolo Crisafi, direttore generale di Assoimmobiliare, ha invece espresso il punto di vista dell’imprenditoria privata. "All’interno delle Istituzioni ci sono esempi positivi di partenariato Pubblico/Privato sia lato governativo (Difesa: Ministro Roberta Pinotti e Sottosegretario Gioacchino Alfano, Interni: Ministro Angelino Alfano), sia istituzionale (Difesa: Luca Andreoli e Giancarlo Gambardella - Interni: Elisabetta Belgiorno e Luigi Varratta) sia tecnico (Demanio: Roberto Reggi e Stefano Mantella ) con la collaborazione del CONI e della Coni Servizi (Giovanni Malagò, Alberto Miglietta, Francesco Soro e Francesco Romussi), e un expertise di Assoimmobiliare, nella persona di Fabio Bandirali, relativamente agli impianti sportivi. Assoimmobiliare, sulla base di un'analisi di Nomisma di novembre, evidenzia come dal 2013 si sia avviata una fase di mercato faticosa e dicotomica in cui tuttavia gli indicatori non sono più univocamente negativi, situazione che appare migliorativa rispetto agli anni precedenti, sebbene il quadro sia ancora severo. Gli ultimi due anni hanno subito l’influenza dell’emergenza terrorismo e delle calamità naturali con impatti sull'economia mondiale e italiana. Vi è stato un atto di grande responsabilità da parte dei principali operatori immobiliari con richieste equilibrate di misure di semplificazione/riforme in parte accolte, in parte allo studio per essere recepite nel 2016/2017; l'industria immobiliare, come le altre industrie dei vari settori, ha bisogno di ulteriori interventi di sostegno e molte imprese sono ancora in difficoltà e hanno bisogno di interventi che l’Associazione sta portando avanti, ma è anche vero che prima di essere portatori d’interessi legittimi, siamo anzitutto dei cittadini, ed è questo il sentiment dell’immobiliare che mi sento di rappresentare, avendo avuto contatti con le delegazioni/comitati/esperti di Assoimmobiliare, oltre che con Filippo Rean, Direttore della manifestazione internazionale MIPIM, e con gli esponenti tecnici dell’Osservatorio Parlamentare sull’Immobiliare”.
ll Generale Giancarlo Gambardella si è invece soffermato sulla rigenerazione del patrimonio militare. “Oggi si fa lo Stato perché le varie amministrazioni fanno squadra per recuperare e ottimizzare il bene comune. Il Ministro Pinotti ha dato centralità al patrimonio immobiliare della Difesa. Bisognava scardinare l’impianto che vedeva questi spazi come luoghi chiusi e isolati dal contesto urbano. Mossa decisiva per individuare nuove progettualità, aprendo questi spazi a idee e novità. Circa 400 immobili militari sono stati esaminati e resi disponibili per le più svariate esigenze, a stretto contatto con le amministrazioni comunali per varare anche varianti urbanistiche. Oltre alla Boscariello c’è anche in cantiere il recupero della caserma Bixio, che diventerà parte museo, parte Auditorium e in parte centro sportivo con utilizzo duale”.
Giovanni Maddaloni - prima dell'intervento di Luigi Ludovici sui dettagli del progetto - ha infine raccontato la sua esperienza pratica “sul campo”. “Grazie alle istituzioni e a chi si è impegnato per favorire la realizzazione di questa grande centro. E’ un’iniziativa che fa dello sport un volano sociale di inestimabile valore”.
Il progetto del Centro Sportivo Boscariello a Scampia