Pugili protagonisti: Manfredonia d'argento. Alberti, Davide, Mangiacapre e Picardi in finale
Il sogno d’oro si è infranto sulla figura granitica dell’eroe locale, al secolo Mammadov, un gigante di 196 centimetri. Valentino Manfredonia ha lottato, ci ha provato, alla fine si è messo al collo un argento comunque bello e pesante. Ha sfidato non solo un avversario di grande livello ma una Nazione intera schierata al suo fianco, guidata dal Presidente Aliyev. La finale degli 81 kg si chiude 3-0 per Mammadov ma non cancella i contorni di una giornata speciale.
Perché il tricolore ha saputo colorare il ring del Crystal Hall di Baku. Una bandiera immensa, dai colori vividi, orgogliosi, tanto dirompente la forza d’urto capace di cancellare le velleità avversarie, sotterrando i propositi di chiunque abbia cercato di arrestare la marcia trionfale degli azzurri verso l’obiettivo più importante. L’Italia Team ha incrociato i guanti con eleganza, ha saputo colpire con efficacia facendo leva su una scuola che è una certezza: tattica e tecnica, fendenti portati con precisione chirurgica, senza offrire il fianco ai ritorni degli antagonisti. I nostri 4 alfieri impegnati in semifinale hanno vinto e convinto. Ora manca solo l’investitura chiamata gloria: bisognerà attendere domani, con l’augurio di celebrare un trionfo assoluto ma con la certezza, comunque vada, che l’Italia del pugilato è una realtà che ha già conquistato la vetrina dei primi Giochi Europei, strizzando l’occhio a Rio 2016.
Donne e uomini, senza distinzioni, una marcia inarrestabile, a tratti travolgente, che ha saputo entusiasmare il palazzetto. Hanno aperto le danze Marzia Davide (51-54 kg), con il 2-1 sulla tedesca Nimani, e Valentina Alberti (60-64 kg), 3-0 contro la polacca Rygielsa, e hanno chiuso i conti Vincenzo Picardi (52 kg), 3-0 allo slovacco Tanko, e Vincenzo Mangiacapre, 3-0 al tedesco Sopa. Questo lo score di una giornata entusiasmante.
Sulla strada che porta alla vittoria, domani, ancora Azerbaijan e poi Russia: Marzia Davide e Valentina Alberti sfideranno rispettivamente le russe Saveleva e Beliakova, mentre Vincenzo Picardi se la vedrà con l’azero Mamishzada e Vincenzo Mangiacapre sarà opposto all’altro padrone di casa Sotomayor. Servono 4 imprese per consacrare un cammino d’applausi.