Presentato il libro "Roma 1960, le Olimpiadi della Tv"
Il Presidente del CONI, Giovanni Petrucci, unitamente al Segretario Generale, Raffaele Pagnozzi, e alla presenza del Presidente della Rai, Paolo Garimberti, ha partecipato alla presentazione del libro "Roma 1960, le Olimpiadi della Tv", scritto da Barbara Scaramucci e Claudio Ferretti.
Il Presidente ha sottolineato l'importanza sinergica del rapporto tra la RAI e lo sport italiano. "Questa opera è la testimonianza della rilevanza del ruolo ricoperto dalla RAI nella storia del nostro movimento agonistico. Roma '60 fu la prima edizione trasmessa in mondovisione, ha lasciato una traccia indelebile che oggi possiamo celebrare, rinnovando i ringraziamenti per la passione, la competenza e la qualità che hanno sempre accompagnato il racconto delle gesta sportiva da parte della tv di Stato".
Analogo apprezzamento da parte del Segretario Generale, Raffaele Pagnozzi. "Roma '60 è stata la prima edizione dei Giochi Olimpici per molteplici aspetti e ci fa piacere ricordarla con la Tv che l'ha raccontata. Ci auguriamo di poterci ritrovare tra dieci anni a parlare anche di un corollario che speriamo di poter vivere nel nostro Paese".
Appassionato il ricordo del Presidente della Rai, Paolo Garimberti, "Per la mia generazione le Olimpiadi del 1960 sono state un vero e proprio spartiacque poiché diedero l'occasione di seguire in diretta un evento sportivo planetario. Ci fu un salto di qualità tra sport, televisione e spettatori. Oggi tante cose sono cambiate, sia nella Rai, sia nel rapporto tra sport e tv. Per una tv pubblica è sempre più complicato acquisire i diritti degli eventi sportivi, ed è un discorso che non vale solo per la Rai, ma anche per altre tv pubbliche europee".
L'autrice Barbara Scaramucci (assente a causa di una sindrome influenzale l'altro coautore, Claudio Ferretti) ha sintetizzato lo spirito dell'iniziativa editoriale. "Le Olimpiadi di Roma del 1960 non sono state soltanto uno straordinario avvenimento sportivo, ma un evento irripetibile nella storia del nostro paese e soprattutto della città di Roma. Sono stati i giochi che hanno fatto emergere forze nuove che avrebbero cambiato per sempre il mondo dello sport. Nel celebrare il cinquantenario di quell’evento, la Rai pubblica questo volume, in una chiave particolare, che riguarda soprattutto il rapporto fra quelle gare e la loro rappresentazione mediatica che fu, per la prima volta, totalmente televisiva. Le Olimpiadi hanno rappresentato una svolta per molteplici aspetti della vita economica e sociale dell’Italia, e sono state al tempo stesso un traguardo raggiunto e l’inizio di una nuova stagione per la televisione e per la Rai. La “prima volta” per tante cose: diretta in Mondovisione, sponsorizzazioni, a partire dal Totocalcio, telecronache e radiocronache per tutto il giorno, atleti raccontati anche nei loro aspetti privati, linguaggio giornalistico meno retorico, nuovi apparecchi televisivi, radioline a transistor".
Tutto questo gli autori lo raccontano non fermandosi ai ricordi, ma con una ricostruzione fedele dei dati, dei numeri, delle cifre, delle notizie giornalistiche e degli aneddoti, offrendo al lettore il grande supporto delle fotografie e delle immagini televisive montate nel Dvd allegato scegliendo tutto il materiale più significativo dalle Teche aziendali. Una storia affascinante che comincia proprio con i preparativi che si snodarono nel corso di cinque anni, avviati, nel 1955, in un paese ancora fiaccato dagli anni della guerra e conclusi in un paese avviato alla modernizzazione.
Roma, 14 dicembre 2010
Il Presidente ha sottolineato l'importanza sinergica del rapporto tra la RAI e lo sport italiano. "Questa opera è la testimonianza della rilevanza del ruolo ricoperto dalla RAI nella storia del nostro movimento agonistico. Roma '60 fu la prima edizione trasmessa in mondovisione, ha lasciato una traccia indelebile che oggi possiamo celebrare, rinnovando i ringraziamenti per la passione, la competenza e la qualità che hanno sempre accompagnato il racconto delle gesta sportiva da parte della tv di Stato".
Analogo apprezzamento da parte del Segretario Generale, Raffaele Pagnozzi. "Roma '60 è stata la prima edizione dei Giochi Olimpici per molteplici aspetti e ci fa piacere ricordarla con la Tv che l'ha raccontata. Ci auguriamo di poterci ritrovare tra dieci anni a parlare anche di un corollario che speriamo di poter vivere nel nostro Paese".
Appassionato il ricordo del Presidente della Rai, Paolo Garimberti, "Per la mia generazione le Olimpiadi del 1960 sono state un vero e proprio spartiacque poiché diedero l'occasione di seguire in diretta un evento sportivo planetario. Ci fu un salto di qualità tra sport, televisione e spettatori. Oggi tante cose sono cambiate, sia nella Rai, sia nel rapporto tra sport e tv. Per una tv pubblica è sempre più complicato acquisire i diritti degli eventi sportivi, ed è un discorso che non vale solo per la Rai, ma anche per altre tv pubbliche europee".
L'autrice Barbara Scaramucci (assente a causa di una sindrome influenzale l'altro coautore, Claudio Ferretti) ha sintetizzato lo spirito dell'iniziativa editoriale. "Le Olimpiadi di Roma del 1960 non sono state soltanto uno straordinario avvenimento sportivo, ma un evento irripetibile nella storia del nostro paese e soprattutto della città di Roma. Sono stati i giochi che hanno fatto emergere forze nuove che avrebbero cambiato per sempre il mondo dello sport. Nel celebrare il cinquantenario di quell’evento, la Rai pubblica questo volume, in una chiave particolare, che riguarda soprattutto il rapporto fra quelle gare e la loro rappresentazione mediatica che fu, per la prima volta, totalmente televisiva. Le Olimpiadi hanno rappresentato una svolta per molteplici aspetti della vita economica e sociale dell’Italia, e sono state al tempo stesso un traguardo raggiunto e l’inizio di una nuova stagione per la televisione e per la Rai. La “prima volta” per tante cose: diretta in Mondovisione, sponsorizzazioni, a partire dal Totocalcio, telecronache e radiocronache per tutto il giorno, atleti raccontati anche nei loro aspetti privati, linguaggio giornalistico meno retorico, nuovi apparecchi televisivi, radioline a transistor".
Tutto questo gli autori lo raccontano non fermandosi ai ricordi, ma con una ricostruzione fedele dei dati, dei numeri, delle cifre, delle notizie giornalistiche e degli aneddoti, offrendo al lettore il grande supporto delle fotografie e delle immagini televisive montate nel Dvd allegato scegliendo tutto il materiale più significativo dalle Teche aziendali. Una storia affascinante che comincia proprio con i preparativi che si snodarono nel corso di cinque anni, avviati, nel 1955, in un paese ancora fiaccato dagli anni della guerra e conclusi in un paese avviato alla modernizzazione.
Roma, 14 dicembre 2010