CONI: Presentato il progetto CAVREA, sosterrà ricerca e assistenza sanitaria agli ex atleti con malattie invalidanti
Il Centro Assistenza Valutazione Ricerca Ex Atleti (C.A.V.R.E.A.) è stato presentato oggi, alla Sala Giunta del CONI al Foro Italico, alla presenza del Presidente del CONI, Giovanni Petrucci, del Presidente della FIGC, Giancarlo Abete, del Presidente della FCI, Renato Di Rocco, e del Vice Presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, Gaetano Laguardia. Hanno illustrato l’iniziativa, che ha lo scopo di offrire assistenza attraverso il Servizio Sanitario Nazionale agli ex atleti che presentano per la loro passata attività agonistica malattie invalidanti o comunque di ostacolo a una normale vita lavorativa e di relazione, il Prof. Gianfranco Gensini, preside della Facoltà di medicina e Chirurgia dell’Università di Firenze, il Prof. Giorgio Galanti, direttore dell’Agenzia di medicina dello Sport e dell’Esercizio, Massimo Masini, Direttore generale Cravrea Onlus. Hanno aderito all’iniziativa Gianni Rivera, responsabile del Settore giovanile e delle Politiche scolastiche della FIGC e Renzo Ulivieri presidente dell’Associazione Allenatori.
Cavrea è un centro di alta rilevanza medica e scientifica nel quale assistenza e ricerca possono svilupparsi vicendevolmente per venire incontro ai bisogni medici di ex atleti delle più diverse discipline sportive, dando vita al contempo a una banca dati nazionale in grado di fornire informazioni su eventuali correlazioni fra prolungata attività fisica e patologie: il progetto, particolarmente necessario a seguito della poderosa crescita dello sport professionistico e semiprofessionistico, diventa oggi concreta realtà.
Il nuovissimo centro nasce come naturale sviluppo e qualificazione dell’Agenzia di Medicina dello Sport e dell’Esercizio, già operante nell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi a Firenze e nel Dipartimento interaziendale della rete della Medicina dello Sport dell’Area Vasta Centro. Il complesso rapporto fra attività sportiva, invecchiamento, dotazione genetica individuale e insorgenza di specifiche patologie richiede infatti la disponibilità permanente di strutture con adeguate organizzazione e competenze medico-scientifiche, esigenze che l’Agenzia di Medicina dello Sport può soddisfare completamente, sia per il valore del proprio staff sanitario che per le strumentazioni di cui è dotata. L’iniziativa nasce sotto l’imprescindibile egida della Regione Toscana, la cui Giunta ha deliberato l’attuazione del progetto nell’ottobre 2009, partendo da un’idea proposta all’Assessorato regionale alla sanità dall’ex-scarpetta rossa della Simmenthal Milano, Massimo Masini.
Presso il centro sarà inoltre attuata la monitorizzazione di atleti che hanno abbandonato l’attività sportiva dopo una pratica agonistica continuativa, disponendo così di una “storia” completa del soggetto per giungere a più esaurienti valutazioni cardiovascolari, metaboliche, ortopediche e psicologiche.
Ad affiancare Cavrea sarà Cavrea Onlus, fondata da Regione Toscana, Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi e Comune di Montecatini Terme, che oggi era rappresentato dal Sindaco Giuseppe Bellandi, territorio del quale avrà la propria sede operativa. Cavrea Onlus si prefigge di organizzare convegni e manifestazioni attinenti agli scopi istitutivi; di acquisire sponsorizzazioni, donazioni e contributi da soggetti pubblici e privati da utilizzare per borse di studio ed assegni di ricerca e per l’acquisto di strumentazioni utili allo sviluppo del centro medico-scientifico. Non secondario sarà poi l’impegno nel sostenere, in casi di accertato bisogno, le spese di viaggio e di soggiorno di ex atleti presso il Centro e di reperire, per chi di loro si trovi in stato di indigenza, dignitose sistemazioni attraverso la collaborazione di istituzioni e privati.
Cavrea è un centro di alta rilevanza medica e scientifica nel quale assistenza e ricerca possono svilupparsi vicendevolmente per venire incontro ai bisogni medici di ex atleti delle più diverse discipline sportive, dando vita al contempo a una banca dati nazionale in grado di fornire informazioni su eventuali correlazioni fra prolungata attività fisica e patologie: il progetto, particolarmente necessario a seguito della poderosa crescita dello sport professionistico e semiprofessionistico, diventa oggi concreta realtà.
Il nuovissimo centro nasce come naturale sviluppo e qualificazione dell’Agenzia di Medicina dello Sport e dell’Esercizio, già operante nell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi a Firenze e nel Dipartimento interaziendale della rete della Medicina dello Sport dell’Area Vasta Centro. Il complesso rapporto fra attività sportiva, invecchiamento, dotazione genetica individuale e insorgenza di specifiche patologie richiede infatti la disponibilità permanente di strutture con adeguate organizzazione e competenze medico-scientifiche, esigenze che l’Agenzia di Medicina dello Sport può soddisfare completamente, sia per il valore del proprio staff sanitario che per le strumentazioni di cui è dotata. L’iniziativa nasce sotto l’imprescindibile egida della Regione Toscana, la cui Giunta ha deliberato l’attuazione del progetto nell’ottobre 2009, partendo da un’idea proposta all’Assessorato regionale alla sanità dall’ex-scarpetta rossa della Simmenthal Milano, Massimo Masini.
Presso il centro sarà inoltre attuata la monitorizzazione di atleti che hanno abbandonato l’attività sportiva dopo una pratica agonistica continuativa, disponendo così di una “storia” completa del soggetto per giungere a più esaurienti valutazioni cardiovascolari, metaboliche, ortopediche e psicologiche.
Ad affiancare Cavrea sarà Cavrea Onlus, fondata da Regione Toscana, Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi e Comune di Montecatini Terme, che oggi era rappresentato dal Sindaco Giuseppe Bellandi, territorio del quale avrà la propria sede operativa. Cavrea Onlus si prefigge di organizzare convegni e manifestazioni attinenti agli scopi istitutivi; di acquisire sponsorizzazioni, donazioni e contributi da soggetti pubblici e privati da utilizzare per borse di studio ed assegni di ricerca e per l’acquisto di strumentazioni utili allo sviluppo del centro medico-scientifico. Non secondario sarà poi l’impegno nel sostenere, in casi di accertato bisogno, le spese di viaggio e di soggiorno di ex atleti presso il Centro e di reperire, per chi di loro si trovi in stato di indigenza, dignitose sistemazioni attraverso la collaborazione di istituzioni e privati.