ANTIDOPING: Lettera del Procuratore Capo Ettore Torri a "La Repubblica"
Il Procuratore Capo dell'Ufficio di Procura Antidoping del CONI, Ettore Torri, ha scritto una lettera al quotidiano "La Repubblica", alla cortese attenzione di Eugenio Capodacqua.
Si riscontra l’articolo di stampa apparso in data odierna su "La Repubblica", a Sua firma, per rappresentare quanto segue.
L’atleta Eugenio Bani è stato sentito da questo Ufficio, in data 10 settembre 2009, in relazione alla positività per presenza di Gonadotropina corionica riscontrata ed accertata anche in sede di controanalisi, a seguito del controllo antidoping effettuato ad Imola in data 24 giugno 2009.
Nel corso dell’interrogatorio, alla presenza dei suoi avvocati, davanti al sottoscritto Procuratore Capo e alla Dott.ssa Anita Greco, procuratore dell’Ufficio di Procura Antidoping, l’atleta ha reso dichiarazioni di per sé tali da consentirne il deferimento al Tribunale Nazionale Antidoping. Ha anche fatto i nomi delle persone, tutti tesserati per la Società Ambra Cavallini Vangi di Empoli, che lo avevano assistito dal punto di vista sanitario. Queste persone sono state tutte sentite, taluni come indagati ed altre come informate sui fatti, prima del deferimento dell’atleta ed il relativo procedimento è tuttora in corso. In pari data, subito dopo l’interrogatorio dell’incolpato, è stato anche sentito, come persona informata sui fatti, anche il padre del Bani; complessivamente l’audizione di entrambi è durata oltre due ore.
E’ stata inoltre prontamente informata, fin dal 14 settembre 2009, la Procura della Repubblica di Roma chiedendo l’apertura del procedimento penale e, ove possibile, la delega delle indagini al NAS di Firenze.
I successivi contatti con quest’ultimo organo hanno confermato l’inizio di indagini approfondite, l’esito delle quali non ci è ancora noto. Naturalmente ogni decisione in merito verrà presa non appena si conoscerà l’esito delle stesse.
E’ pertanto del tutto destituito da ogni fondamento quanto riferito dall’atleta Bani circa il disinteresse di questa Procura per le sue dichiarazioni. Inoltre, oltre che assurda, è anche offensiva la sua dichiarazione circa l’atteggiamento delle persone che hanno condotto l’interrogatorio.
L’atleta verrà comunque riconvocato quanto prima da questo Ufficio per chiarimenti sulla circostanza relativa ad un suo "compagno di squadra che sarebbe svenuto due volte in corsa", circostanza questa fatta all’intervistatore, ma mai riferita a questa Procura.
Tanto si comunica per chiarire la vicenda, riservandomi comunque ogni eventuale azione legale a tutela dell’onorabilità mia personale e dell’Ufficio che rappresento.
Distinti saluti
Il Procuratore Capo
Dott. Ettore Torri