CONI: Grande successo del Workshop “Gli Stadi modulari: un’opportunità per il calcio italiano”
Fornire proposte concrete per superare la vecchia concezione degli stadi italiani. Il workshop che si è svolto oggi a Milano, organizzato dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano e dalla Coni Servizi SpA sugli “Stadi modulari: un'opportunità per il calcio italiano”, è stato un’importante occasione per avviare proposte concrete in questa direzione. In apertura il Presidente del CONI, Giovanni Petrucci, ha voluto esprimere il cordoglio dello sport italiano per la sciagura che colpito l’Abruzzo: “Adesso bisogna stare vicino alle famiglie delle vittime e a chi è stato duramente colpito da questo tragico terremoto. La parte sportiva viene dopo”. Ai lavori hanno partecipato, oltre a Petrucci, il Sottosegretario con delega allo Sport, Rocco Crimi, il Segretario Generale del CONI, Raffaele Pagnozzi, il Presidente della FIGC, Giancarlo Abete, insieme ai presidenti delle Leghe calcistiche, Antonio Matarrese (LNP), Mario Macalli (Lega Pro) e Carlo Tavecchio (LND). Sono intervenuti inoltre Andrea Cardinaletti, Presidente dell'Istituto per il Credito Sportivo, Roberto Pella, responsabile nazionale Sport dell'ANCI e il Vicepresidente del CONI, Luca Pancalli. Nel corso del convegno è stato presentato lo studio, condotto dai consulenti di Deloitte, su indicazione di Coni Servizi, sulla situazione attuale degli stadi italiani e della normativa in vigore nel settore della sicurezza prendendo in esame l’utilizzo degli stadi modulari quale opzione possibile per il rinnovamento degli impianti di dimensioni medio-piccole (fino a 15.000/20.000 posti). Sono 126 gli stadi utilizzati dal calcio professionistico in Italia. Deloitte che propone, in particolare, di sostituire 69 vecchi stadi con meno di 10mila posti con nuove strutture modulari in grado di aumentare o diminuire gli spazi a sedere quando una squadra viene promossa o retrocessa. “E’ un modo - ha affermato il presidente del CONI, Petrucci - per diminuire i costi e renderli confacenti all'attività del club. E’ importate che intorno ci siano, oltre all’impiantistica sportiva, cose che possano far vivere durante la settimana gli sportivi e non”. “La dimensione differenziata - ha aggiunto il presidente della FIGC, Abete - è fondamentale per uno stadio funzionale, pur non essendo sufficiente a evitare la violenza, aiuta ad avere una partecipazione positiva degli spettatori”. Sul piano delle iniziative da intraprendere il sottosegretario allo sport, Rocco Crimi, ha annunciato: “Entro l’estate il Senato potrebbe approvare il testo unico del nuovo decreto sull'impiantistica degli stadi. In Parlamento c'e' un'ampia convergenza tra tutte le forze politiche, possiamo arrivare a un testo unico che potrà essere approvato al Senato anche senza andare in aula”. L’obiettivo del Sottosegretario è quello di unificare le due proposte attualmente al Senato e poi aprire un tavolo di confronto con Enti Locali, Credito Sportivo, Cassa Depositi e Prestiti e organizzazioni sportive. Secondo lo studio della Deloitte gli stadi modulari potrebbero essere particolarmente utili soprattutto per i club della serie B e della Lega Pro. In tempo di crisi, sono oramai impensabili opere faraoniche e per questo si può cercare anche di rendere accoglienti e funzionali gli impianti e territori dei Comuni. per centrare l'obiettivo, è emerso nel workshop, bisogna prospettare una gestione virtuosa dell'impianto in modo polifunzionale e aperto diversi giorni alla settimana.