Presentato "Lo sport, un Faro nel made in Italy" con il Ministro Pinotti. Malagò: progetto di valore
Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, hanno presentato oggi – al Circolo del Tennis del Foro Italico - il progetto “Lo Sport, un faro del made in Italy”. All’incontro sono intervenuti anche il Presidente dell’Associazione Italiana Confindustria Alberghi, Giorgio Palmucci, l’Amministratore Delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, e il Presidente dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, Riccardo Monti. Presenti anche l'Amministratore Delegato di Coni Servizi, Alberto Miglietta, il Presidente della Federbocce, Romolo Rizzoli, il Presidente della FIDASC, Felice Buglione, e diversi esponenti del mondo federale.
Il progetto FARi nasce nell’ambito di “Valore Paese-DIMORE”, ed è promosso dall’Agenzia del Demanio e dal Ministero della Difesa, tramite Difesa Servizi Spa, in collaborazione con il CONI, e si propone di immaginare nuove modalità di fruizione dei FARI, come avviene già in molti Paesi d’Europa, ma anche negli USA, in Canada e in Australia, attraverso un utilizzo che parta da un’idea imprenditoriale innovativa e sostenibile, arricchendo così l’offerta turistica-alberghiera del Paese. Il modo migliore per sfruttare il patrimonio pubblico, puntando sulle grandi eccellenze italiane, come lo sport. La rete FARI comprende a oggi 11 beni di proprietà dello Stato da proporre a breve sul mercato, attraverso la concessione, secondo un modello rispettoso del paesaggio in linea con le identità territoriali e l’ambiente.
Il Presidente Malagò (nella foto Mezzelani GMT) ha aperto i lavori sottolineando l’importanza dell’iniziativa e il ruolo nevralgico rivestito dallo sport. “Tra sport e turismo esiste un legame indissolubile, ci sono relazioni straordinarie, è sufficiente pensare a quante discipline, olimpiche e non olimpiche, che si praticano in acqua per capire le potenzialità che caratterizzano questo progetto. Il nostro mondo può garantire un valore aggiunto per la valorizzazione e il recupero integrale di questi simboli stupendi del nostro Paese”.
Il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha espresso la propria soddisfazione. “Per valorizzare i Fari è fondamentale il supporto dello sport, per il significato che rivestono le discipline acquatiche, anche a livello di formazione. Abbiamo aperto una consultazione pubblica per valorizzare i Fari: abbiamo avuto oltre 750 segnalazioni, quello dell’Isola del Giglio ha ricevuto molti attestati di gradimento. La modalità che abbiamo scelto è quella di beni che hanno ancora di funzioni di Difesa ma possono essere dati in concessione pluriennale. Un progetto che può essere esteso anche ad altri beni della Difesa, che non ha senso tenere in uso parziale. E’ sbagliato che ci siano beni pubblici poco utilizzati. L’uso duale, rendendo fruibili i beni della Difesa, può contribuire a sfruttarli in modo adeguato e a recuperarli integralmente. Vogliamo arruolare anche lo sport per costruire emozioni a favore degli Italiani”.
Roberto Reggi, Direttore Agenzia del Demanio, ha amplificato i concetti. “Stiamo lavorando molto con gli Enti territoriali, bisogna condividere la destinazione con loro. Siamo partiti con questa iniziativa con cui volevamo recuperare beni suggestivi che non possono essere consegnati al degrado. Non c’erano risorse per farlo pubblicamente, l’apertura ai privati ha favorito un impatto sociale e di valorizzazione del territorio. Lo sport esprime attenzione per i Fari, anche per l’aspetto educativo”.
Parole di elogio per il progetto anche da parte di Giorgio Palmucci, Presidente Associazione Italiana Confindustria Alberghi. “Abbiamo creduto subito all’iniziativa, perché riteniamo che l’interazione tra pubblico e privato per rendere sempre più attraente il nostro Paese, sia la strada vincente”.
Domenico Arcuri, AD di Invitalia, ha analizzato i numeri per spiegare la bontà dell’iniziativa: “Il progetto Valore Paese, in generale, e quello dei Fari in particolare, consentono di sviluppare beni collettivi - che hanno smesso di svolgere la funzione per la quale erano nati - grazie a privati che possono valorizzarli. Permettono anche di far recuperare identità di immagine al nostro Paese. Ora l’Italia è il 5° Paese per capacità di attrarre turisti: i cittadini del mondo certificano che non siamo stati abili a mantenere la nostra capacità attrattiva. Pubblico e privato insieme possono portarci lontano e farci recuperare posizioni nel ranking”.
Riccardo Maria Monti, Presidente dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane ICE-ITA, ha chiuso la presentazione. “C’è stato un risveglio di interesse nei confronti dell’Italia da parte degli investitori esteri, anche per immobili di nicchia. Quello dei FARI può essere area di grande interesse. Ci chiedono vincoli ragionevoli per concretizzare progetti ambiziosi. Sono sicuro che coinvolgeremo investitori seri, coltivando il loro amore per l’Italia per dare forma a questo progetto”.