Presentato il Bilancio di sostenibilità. Malagò: CONI certezza italiana. Miglietta: risultati importanti
E’ stato presentato – al Circolo del Tennis nel Parco del Foro Italico – il Bilancio di Sostenibilità 2015 del CONI. Il documento, sviluppato in conformità alle linee guida G4 Sustainability Reporting Guidelines, definite nel 2013 dal GRI – Global Reporting Initiative, si propone di condividere le linee strategiche dell’Ente e di rendicontare, in modo strutturato, le ricadute sociali, economiche e ambientali delle attività perseguite. Il significato e l’importanza del Bilancio sono stati illustrati dal Presidente del CONI, Giovanni Malagò (foto Mezzelani-GMT), insieme all’Amministratore Delegato di Coni Servizi, Alberto Miglietta, e al Prof. Enrico Giovannini, Ordinario di Statistica Economica all’Università di Roma Tor Vergata e Portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. Il progetto è stato curato dall’area Strategia e Responsabilità Sociale, diretta da Teresa Zompetti, con la collaborazione di tutte le strutture del CONI.
Cinque i pilastri che costituiscono il modello di gestione sostenibile adottato da CONI e Coni Servizi: governance e rendicontazione trasparente, inclusione e coinvolgimento degli stakeholder, impegno per lo sport di alto livello, valorizzazione del ruolo sociale dello sport e attenzione alle persone, capisaldi della forte e solida identità dell'Ente.
Malagò ha aperto i lavori, parlando con orgoglio del progetto, tra i punti nevralgici del programma che l’ha portato – nel 2013 – alla guida del CONI. “Siamo alla terza edizione del bilancio, anno dopo anno miglioriamo nella presentazione dei dati. Il bilancio sociale è nato perché il CONI vuole mettere la faccia su tanti argomenti, per dare risposte ai nostri stakeholder: abbiamo chiesto la loro idea, abbiamo voluto sapere quale CONI vogliono per investire nello sport italiano. Il Bilancio è stato realizzato secondo gli standard più aggiornati e stringenti esistenti al momento a livello internazionale per la rendicontazione di sostenibilità. Oggi presentiamo un modello che si chiama GRI, un bilancio in italiano che tra qualche giorno troverete anche in inglese anche sul nostro sito, perché abbiamo investitori anche all'estero. E’ stato sottoposto a revisione limitata da parte di KPMG, perché siamo Ente Pubblico e vogliamo essere trasparenti: quando presento questo bilancio ai miei colleghi degli altri comitati olimpici nazionali, sembra che noi stiamo nella stratosfera. E’ un Bilancio che sottolinea già dalla copertina il fatto che il CONI, grazie anche alle tante partnership istituzionali e private, si occupa di sport a 360 gradi: Sicuramente a sostegno delle FSN e DSA per lo sport e gli atleti di alto livello e per la valorizzazione dei talenti, ma si impegna anche nella promozione dello sport tra i bambini e i ragazzi, che sono l’investimento per il futuro prossimo dello sport e del paese. Siamo impegnati nell’ambito dello sviluppo sociale, attraverso l’attenzione rivolta nei confronti della comunità – grazie alla logica aggregativa anche nelle aree periferiche – all’attività nelle scuole, all’attenzione per i più disagiati, come le iniziative che sono in cantiere per le aree terremotate – tramite CONI Ragazzi – e quelle che mirano a portare un'impiantistica sportiva nei campi di prima accoglienza per i ragazzi immigrati. Questo Paese qualche certezza ce l'ha: una e il CONI, di cui può vantarsi ed essere orgoglioso".
Il valore aggiunto del sistema CONI (CONI e Coni Servizi) registrato nel 2015 è in crescita di circa 11 milioni di euro rispetto al 2014 ed è pari a 486.025.348 euro, in larga parte distribuito agli stakeholder e in particolare a sostegno del sistema sportivo. Alberto Miglietta, AD di Coni Servizi, ha invece approfondito i dettagli della relazione tra CONI e Coni Servizi, orientata alla buona governance. “CONI e Coni Servizi hanno sviluppato negli anni un sistema virtuoso di gestione economico-patrimoniale, che ha permesso la valorizzazione e l’efficientamento delle risorse impiegate nei processi del sistema CONI e una costante riduzione del valore del contratto di servizio. Dal 2003 al 2015 il contratto di servizio ha seguito un andamento decrescente, con un risparmio di circa 77 milioni (-43%), con i ricavi di Coni Servizi cresciuti del + 712% e un’incidenza degli stessi, sul totale dei ricavi operativi, che è passata dal 2% al 23%. Questi risultati hanno comportato maggiore efficienza e autonomia gestionale, valorizzazione del proprio patrimonio di risorse umane e – contestualmente – hanno permesso di erogare maggiori risorse per lo sviluppo degli organismi sportivi. Questi risultati sono stati conseguiti grazie alla valorizzazione delle persone, alla loro crescita professionale, e al know how che ci caratterizza. Questo documento che è stato presentato e ringrazio Teresa Zompetti per il lavoro importante che ha svolto con il suo team, ci esorta a proseguire sulla strada intrapresa. Con tutte le attività sviluppate siamo un centro di interesse, non è mai accaduto che al Comitato Olimpico venga richiesto di sostenere dei progetti dei Ministeri. All’inizio del percorso il Ministero più vicino a noi era il Ministero dell’Istruzione e quello della Salute, in quest’ultimo anno abbiamo rapporti con il Ministero dell’Istruzione, della Salute, del Lavoro, il Ministero degli Interni, il Ministero degli Esteri, la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Noi lo stiamo facendo a parità di risorse umane: essendo una società pubblica abbiamo dei grossi limiti nell’incremento delle nostre risorse e per poter sostenere l’esecuzione di questi progetti noi riusciamo a farlo con le stesse risorse umane. Non è un miracolo, è soltanto un pensiero, un progetto di formare le nostre risorse affinché, con un’ottimizzazione della propria attività, con lo stesso numero di ore di lavoro, riescano a fare un’attività molto più importante rispetto al passato. Sono pochi numeri ma era l’occasione per presentare bene questo che, secondo noi, è un vero esempio virtuoso per la nostra Nazione”.
Alla presentazione odierna, ha partecipato anche Enrico Giovannini, ex ministro del Lavoro ed ex presidente dell'Istat. "Mi piace immaginare che questo bilancio di sostenibilità sia anche la testimonianza che il mondo dello sport deve aiutare questo Paese a vincere i Giochi dello sviluppo sostenibile, uno dei principi chiave dell'agenda 2030 dell'ONU. Si tratta di un lavoro redatto in modo esaustivo e accattivante, un modello per tante altre realtà. Abbiamo 169 target e 17 goal da raggiungere: possiamo chiedere ai grandi campioni del CONI di adottare un goal, un target e aiutarci in questa campagna”.