Premiati i vincitori dei Concorsi Letterari, sportivi e giornalistici. Malagò: orgoglioso della tradizione
Si è tenuta questa mattina, nel Salone d’Onore del CONI, la consueta cerimonia annuale di premiazione dei Concorsi Letterari, Sportivi e Giornalistici CONI-USSI. Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha fatto gli onori di casa, partecipando all'evento insieme ai Presidenti delle Giurie esaminatrici, Walter Pedullà, per il 49° Concorso Letterario, Gianni Letta, per il 44° Racconto Sportivo e Luigi Ferrajolo dell'USSI, oltre a Ivana Tosatti, moglie dell'indimenticato Giorgio, cui è intitolato il Premio speciale "Una penna per lo sport".
La cerimonia è stata aperta con il commosso ricordo ai giornalisti scomparsi nel 2015 ed è stata introdotta dal saluto del Presidente Malagò. “All’inizio della mia Presidenza, nel solco della discontinuità, mi ero chiesto se fosse necessaria questa cerimonia. Nel 2013 mi sembrava inelegante non seguire il filone precedente, ma successivamente ho iniziato a crederci e sono orgoglioso di rinnovare questa tradizione. Ultimamente sto viaggiando molto e avverto in modo forte che il CONI - anche per queste iniziative - è considerato un unicum, un modello, anche con tutti i problemi che ci caratterizzano. Oggi c’è nuova filosofia di governance, grande entusiasmo e idee chiare: Roma 2024 è l’occasione della vita, per tutto il Paese, mi piace sottolinearlo anche in questa occasione”.
Ha successivamente preso la parola Walter Pedulla - entrando nel vivo dell'appuntamento - per sottolineare le motivazioni che hanno portato all'assegnazione dei premi del Concorso Letterario. “La Commissione che mi onoro di presiedere è composta da personaggi eminenti e li ringrazio per la loro competenza. Sulla sezione Tecnica, vinta dal testo di Carlo Vittori, mi avvalgo del silenzio perché non avrei la competenza per giudicare: mi sono affidato al giudizio dei miei colleghi. Per la Narrativa ha primeggiato Giuseppe Culicchia, con “Ma in seguito a rudi scontri”, grazie a uno stile imprevedibile, che fa leva su audacia e immaginazione, sfruttando l’incisività della scrittura. Il secondo premio è andato ad Angelo Carotenuto, per un romanzo gradevole ed equilibrato a livello letterario, all'insegna della fervida immaginazione. Segnalazione per Franco Esposito, che ci ha regalato un’opera originale. La sezione saggistica vede un ex aequo a Gaia Piccardi e Italo Cucci, che ha scritto un’autobiografia capace di presentarci una girandola di protagonisti incontrati nel percorso di vita. E' un libro che si legge tutto di un fiato, con colpi di scena e battute di spirito, uno spaccato di vita divertente. Gaia Piccardi ha invece raccontato il suo “Tour de France”, dimostrando duttilità nel sapere usare le parole, con una prosa accattivante, che ha non scade mai nella routine. Segnalazione particolare a Enrico Querci, autore di una favola a lieto fine. Segnalazione speciale per Marco Pastonesi e il libro su Alfredo Martini, per la capacità di aver saputo rappresentare con vivida capacità l’ascesa di un uomo partito dal basso e capace di conquistare il mondo del ciclismo”.
Gianni Letta ha raccolto il testimone per presentare le opere vincitrici del Racconto Sportivo, con una premessa particolare. “Desidero ringraziare il Presidente Malagò per le parole spese nei miei confronti. Gli saremo vicini in questa sfida chiamata Roma 2024: sarà Malagò il valore aggiunto per raccogliere i voti nel CIO con il garbo, la simpatia e la credibilità che lo contraddistinguono. Ringrazio Novella Calligarisi per la serietà, la competenza e la diligenza con cui ha guidato la Commissione, la stessa passione con cui ha conquistato l’argento olimpico. Quest’anno abbiamo ravvisato una qualità media inferiore rispetto agli anni scorsi e nessun racconto under 18 ha meritato la nostra considerazione: per questo abbiamo rimodulato gli indirizzi del concorso, aprendolo alle nuove tecnologie. Abbiamo però individuato 4 testi nel materiale ricevuto, quattro perle, non solo per la qualità ma perché hanno colto le finalità del Premio, che è orientato a favorire la pratica agonistica coniugandola ai valori che ne rappresentano le fondamenta. Il mirabile testo di Torromeo racconta l’impegno sociale di un boxeur, ferito a morte in un agguato, che ripercorre tutta la sua carriera e ricorda quel pugno che ha sancito l’epilogo della sua carriera: attraverso questo racconto edificante comprendiamo come senza sacrifici e senza impegno non si taglia il traguardo, è lo sport che ci trasmette una lezione di vita. Il 2° premio vinto da Susanna Scarperi, scrittrice per diletto, grazie a un bellissimo racconto, originale, che può diventare il manifesto dell’antidoping. Le due segnalazioni, di Lorenzo Teodoro e Christian Poli, sono meritate per originalità e fantasia, raccontano sogni e metafore con capacità”.
Il Presidente dell’USSI, Luigi Ferrajolo ha voluto celebrare i vincitori senza dimenticare le difficoltà della categoria. ”Ogni anno sono costretto a rinnovare la preoccupazione per un settore in gravi difficoltà, mi spiace amplificare il grido di allarme in un giorno di festa. C’è un esproprio del nostro ruolo in ambiti televisivi, per questo è bello che questo Premio sopravvive, perché anche noi abbiamo le nostre perle, dietro a un esercito in grandi difficoltà”. Grande emozione per il premio "Una penna per lo sport", vinto da Gianni Romeo, che ha voluto dedicare il suo ricordo ai maestri Antonio Ghirelli e a Giorgio Tosatti, a cui è intitolato il riconoscimento.