Parigi 2024: il quattro senza e Quadarella volano in finale, ai quarti la Nazionale maschile di volley
È cominciata la sesta giornata di gare ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Ecco i risultati degli atleti azzurri impegnati nella prima metà di martedì 30 luglio.
CANOTTAGGIO - Il quattro senza maschile (foto Mimmo Perna/FIC) formato da Matteo Lodo, Giovanni Abagnale, Giuseppe Vicino e Nicholas Kohl vince il ripescaggio in 5:52.65 e si garantisce un posto nella Finale A. Italia relegata in Finale B, invece, con il doppio femminile: Clara Guerra e Stefania Gobbi concludono al sesto posto (6:58.08) la prima delle due semifinali.
NUOTO - Simona Quadarella mette la firma sul secondo miglior tempo (15:51.19) nelle batterie e prenota un posto nella finale dei 1500 stile libero. Obiettivo sfumato, invece, per Ginevra Taddeucci (11ª con 16:12.45). Rammarico per la 4x200 maschile stile libero, con Giovanni Caserta, Alessandro Ragaini, Carlos D'Ambrosio e Filippo Megli che terminano le batterie con il nono crono più alto (7:08.63) e sono i primi esclusi dall'ultimo atto.
PALLAVOLO - Nel secondo match della fase a gironi l’Italia maschile di De Giorgi si sbarazza in tre set (25-15, 25-16, 25-20) dell’Egitto e mette in cassaforte il pass per i quarti di finale.
PALLANUOTO - Il Settebello di Campagna fa due su due all'Aquatics Centre e nel secondo impegno del Gruppo A supera la Croazia con il punteggio di 14-11.
BEACH VOLLEY - Marta Menegatti e Valentina Gottardi si riscattano dopo aver perso all’esordio e nella seconda sfida della Pool A annientano in due parziali (21-16, 21-10) il tandem egiziano composto da Marwa Abdelhady e Doaa Elghobashy.
TIRO A VOLO - Allo Chateauroux Shooting Centre niente finale individuale di trap per Giovanni Pellielo e Mauro De Filippis, che archiviano le qualificazioni con lo score di 121/125 e rimangono esclusi dall'ultimo atto riservato ai migliori sei.
JUDO - La giovane Savita Russo (-63 kg) viene eliminata ai sedicesimi di finale. Nel primo incontro del tabellone è decisivo il waza-ari subito da parte della polacca Angelika Szymanska.