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Pamich trionfa nella 50 km di marcia

pamich2 crTokyo, 18 ottobre 1964. Una giorno di cinquant’anni fa, una storia da ricordare.

 

Abdon Pamich trionfa nella 50 km. di marcia coronando il suo sogno olimpico lungamente rincorso, carico di sudore e sacrificio. Era dal 1956 che il marciatore di Fiume inseguiva la speranza di conquistare la medaglia d’oro ed era dalle Olimpiadi di Roma, quando conquistò la medaglia di bronzo, che la convinzione di riuscire era il suo stimolo più forte per continuare gli allenamenti rigorosi a cui quotidianamente si sottoponeva. Già campione d’Europa nel 1962, Pamich si presenta alle Olimpiadi di Tokyo come uno dei grandi favoriti. La gara prende il via sotto una pioggia fitta e sottile che accompagnerà gli atleti fino al termine.

 

Il ritmo, imposto da Pamich e dall’inglese Nihill, è sostenuto. L’azzurro è sempre in testa, assolutamente padrone della situazione. Ma al 38esimo chilometro dei fortissimi ed improvvisi dolori viscerali lo costringono a rallentare il ritmo. Nihill approfitta dell’arresto di Pamich e allunga. L’azzurro, però, supera la crisi ed al 40esimo chilometro riconquista la sua posizione. I due atleti continuano appaiati, finché Pamich aumenta il ritmo e verso la fine della gara riesce a staccare il tenace avversario. Lo stadio Olimpico di Tokyo lo vede entrare solo in pista a conquistare la prima ed unica medaglia d’oro italiana dell’atletica leggera.

 

Il tempo di Pamich è di 4h11’12”4, nuovo record olimpico. L'edizione del 1964 fu segnata anche dalla prima trasmissione televisiva in mondovisione e protagonista di questa innovazione fu proprio Pamich, ripreso dalle telecamere durante il suo momento di crisi. Una vera e propria marcia trionfale in mondovisione.

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