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Lo sport onora i caduti della Grande Guerra. Malagò, nostri valori gli stessi di chi difese la Patria

SACRARIO REDIPUGLIA

redipuglia

Un’emozionante cerimonia è andata in scena oggi al Sacrario di Redipuglia dove, per la prima volta nella storia, un Presidente del CONI si è recato per rendere omaggio ai caduti della Grande Guerra nell'anno del centenario che segnò la fine del primo conflitto mondiale. Il Presidente Giovanni Malagò (foto Simone Ferraro), accompagnato dal Segretario Generale del CONI, Carlo Mornati, ha voluto al suo fianco anche il Presidente dei Comitati Olimpici Europei, Janez Kocijancic, accompagnato dal Segretario Generale dei COE, Raffaele Pagnozzi, e prima di recarsi al Sacrario ha posto una corona di fiori nel vicino Cimitero austro-ungarico tributando così gli oltre diecimila soldati di varie nazionalità sepolti lì.

 

Poi il trasferimento al Sacrario dove si è svolta una cerimonia con picchetto militare di onore ai caduti, tra i quali si ricordano molti sportivi, a cominciare da Guido Romano, campione olimpico a Stoccolma 1912, e Giuseppe Sinigaglia, campione mondiale ed europeo di canottaggio. All’appuntamento erano presenti tante realtà sportive del territorio e tanti campioni che hanno reso grande il Friuli Venezia Giulia e l’Italia nel mondo, a partire da Manuela Di Centa (oro a Lillehammer 1994), Valentina Turisini (argento ad Atene 2004) e Margherita Granbassi (bronzo a Pechino 2008). Le corone di fiori sono state portate invece da Michele Mian (argento ad Atene 2004), Diego Carfagna, Giulia Pignolo e Chiara Calligaris (che hanno partecipato ai Giochi di Pechino 2008). Presenti, tra gli altri, i sindaci del territorio, il Presidente del CONI regionale, Giorgio Brandolin, e alcuni membri della Giunta Nazionale che, per la prima volta, si riunirà domani a Trieste.

 

“A cento anni dalla fine della Grande Guerra sono commosso di essere qui in rappresentanza del mondo dello sport - ha detto Malagò -. Nedo Nadi, combatté già da campione olimpico, Tazio Nuvolari era convolto a guidare i camion che portavano i giovani al fronte ed Enzo Ferrari doveva caricare I muli per portare le provviste. Questi tre nomi da leggenda si legano alle 100mila persone sepolte qui e insieme hanno condiviso una storia che spero non si ripeta più. I nostri valori sono e devono essere gli stessi di chi ha difeso la Patria”. “Mi capita tutte le settimane di andare sul territorio a conoscere le varie realtà sportive del Paese – ha aggiunto -. Il nostro è un Paese molto diverso da tutti gli altri con 8mila comuni e 8mila km di coste, una penisola unica al mondo. Tale conformazione ci ha portato ad avere un passato diverso dalle altre nazioni che ha vissuto cose belle e momenti dolorosi come la Grande Guerra, una delle cose più dure e sofferenti che ha segnato il percorso di tante famiglie. La presenza dello sport qui è molto importante. Sono qui con il mio amico Janez, il confine con la Slovenia era a pochi chilometri, ora non c’è più. Tante cose sono cambiate e lo sport ha aiutato tanto affinché questo cambiasse. Lo storico incontro tra il Presidente degli Stati Uniti e quello della Corea del Nord dimostra che lo sport arriva dove nessun altro riesce. Abbraccio tutte le nostre componenti, le società centenarie, con i campioni riempito nostri albi competizioni internazionali, qui ci troviamo veramente a casa, c’è sempre condivisione di percorsi con questa Regione”.

 

Significative le parole del Presidente Kocijancic che ha salutato gli intervenuti parlando in italiano: “Saluto tutti voi augurandomi prima di tutto che non ci siano più guerre. Dobbiamo vivere in pace, questo è il tempo dello sviluppo e una delle vie è lo sport olimpico”.

180611 0009 Pordenone foto Simone Ferraro SFA 8103 copiaDopo la cerimonia, Malagò e Mornati si sono trasferiti a Pordenone per il taglio del nastro del Centro di Medicina dello Sport ospitato nei locali del CONI Point, unitamente al Presidente Brandolin, al Sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani e all’Assessore regionale alla Cultura e allo Sport, Tiziana Gibelli. Presenti alla cerimonia anche il campione olimpico Daniele Molmenti, il bobbista Mattia Vairola e l’atleta paralimpica Giada Rossi.

 


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