Mondiali su strada: nel caldo di Doha l'Italia si affida a Viviani e Nizzolo
Sole cocente, vento e deserto. Saranno questi gli avversari in più da battere per l’Italbici del ct Davide Cassani che domani prenderà parte alla corsa in linea Elite che chiuderà i Mondiali di ciclismo su strada di Doha, in Qatar.
Nella prima edizione iridata che si svolge in Medio Oriente il caldo (con la temperatura che superererà i 40 gradi) potrebbe avere un ruolo non secondario nella decisione del successore dello slovacco Peter Sagan.
I primi 150 km del percorso di 257,5 km (i restanti saranno coperti con i sette giri del circuito disegnato sull’isola artificiale ‘The Pearl’), infatti, saranno corsi nel deserto. Un percorso che, deserto e folate di vento a parte, potrebbe favorire i velocisti: il già citato Sagan, Mark Cavendish e Tom Boonen, tra i favoriti.
Le speranze azzurre sono affidate principalmente ad Elia Viviani (Team Sky), nonostante quest’anno abbia svolto una preparazione focalizzata più sulla pista su cui ha vinto l’oro olimpico (nell’omnium) a Rio 2016, e il campione italiano Giacomo Nizzolo (Trek - Segafredo), fresco vincitore del Gran Piemonte, che però non è un velocista puro.
I due azzurri potranno comunque svolgere il ruolo da outsider, grazie anche all’apporto che fornirà la squadra scelta da Cassani: Daniele Bennati (Tinkoff), Sonny Colbrelli (Bardiani – Csf), Jacopo Guarnieri (Team Katusha), Daniel Oss e Manuel Quinziato (Bmc Racing Team), Fabio Sabatini e Matteo Trentin (Etixx–Quick Step).