Marcia, Stano sulla via del recupero. L’oro olimpico punta Parigi 2024: “Sono sempre stato ottimista”
Fiducia. Con il sorriso che lo contraddistingue, Massimo Stano lavora intensamente per recuperare dall’infortunio al piede sinistro subito ai Mondiali a squadre di marcia lo scorso 21 aprile.
All’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI, il campione olimpico in carica della 20 km è stato sottoposto a una sessione di test con l’AlterG ANTI, treadmill antigravitazionale a tecnologia pneumatica con la funzionalità di dosare in maniera uniforme e confortevole una forza di sollevamento al corpo dell’atleta e diminuire l’impatto su articolazioni e muscoli durante il gesto sportivo specifico della marcia.
“Stiamo verificando a che punto del recupero sia arrivato anche fisiologicamente – spiega il direttore tecnico azzurro Antonio La Torre –. Dal punto di vista clinico-ortopedico la situazione è decisamente migliorata, ma per poter passare alla strada con velocità di riferimento precise c’è bisogno di questo test a step incrementali al 90% del carico del peso corporeo. Questa macchina toglie gravità e permette di lavorare con forte impegno fisiologico proteggendo in parte la zona lesa. Poi eseguiremo altri test per ricavare dati molto precisi per i prossimi 55 giorni. Possiamo dire di essere alla linea di partenza della gara olimpica”.
Dal canto suo, Stano conta di recuperare in fretta per Parigi 2024: “Sono sempre stato ottimista. Il giorno dopo l’infortunio mi sono predisposto al recupero. Mi sento bene: chiaramente sono un po’ indietro con la preparazione e purtroppo salterò l’Europeo di Roma, però posso dire che mi sto riprendendo. Da due settimane lavoro dalle 8 alle 19 al Centro di Preparazione Olimpica ‘Giulio Onesti’ del CONI: sono molto contento di quello che stiamo facendo, è stato tutto prezioso per accelerare il mio rientro alla marcia”. In chiusura un messaggio per i compagni di Nazionale impegnati agli Europei in casa: “Purtroppo non ci sarò, ma chi sarà al mio posto e tutti gli altri azzurri daranno il massimo. Roma è nostra e deve rimanere nostra”. (agc)