L'argento olimpico Alessandra Cortesia nominata "Alfiere della Repubblica"
Con la break dance ha sconfitto i bulli, è diventata vice campionessa olimpica giovanile e, da oggi, anche un “Alfiere della Repubblica”.
La diciottenne trevigiana Alessandra Cortesia è una dei 29 giovani cui il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito l’attestato d’onore di “Alfiere della Repubblica”. Giovani che si sono distinti come “costruttori di comunità, attraverso la loro testimonianza, il loro impegno, le loro azioni coraggiose e solidali”. Giovani, nati tra il 1999 e il 2008, che rappresentano “modelli positivi di cittadinanza e che sono esempi dei molti ragazzi meritevoli presenti nel nostro Paese”.
Agli Youth Olympic Games che si sono svolti a Buenos Aires lo scorso ottobre Alessandra - nome d’arte bgirl Lexy - ha vinto uno storico argento nel mixed team in coppia con l’argentino Mariano Carvajal, in una disciplina come la break dance che faceva il suo debutto in una rassegna a cinque cerchi, ma il suo percorso è iniziato ben lontano dell'Urban Park di Rio de la Plata, da una vittoria conquistata nella vita quotidiana proprio grazie allo sport.
“Ha vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi giovanili di break dance, a Buenos Aires - si legge nella motivazione diffusa dal Quirinale -. Il suo successo è frutto di talento, ma anche di una grande forza di volontà, dopo aver subito lo scherno e l’emarginazione da parte dei compagni per essere la più piccola della classe, oltre che una delle più brave. Quando veniva “bullizzata” riceveva lettere minatorie, ed era costretta a portare gli zaini pesanti di tutti. Ballando, allenandosi quattro ore al giorno, ha acquisito fiducia in se stessa e questo l'ha spinta a ribellarsi e a non subire più. Un esempio di riscatto attraverso la danza”.
La cerimonia di consegna degli Attestati si svolgerà al Quirinale, mercoledì 13 marzo alle ore 11. E ora che il Comitato Organizzatore dei Giochi di Parigi 2024 ha proposto la break dance come nuova disciplina da introdurre anche nelle Olimpiadi dei ‘grandi’, Alessandra potrà continuare a coltivare il suo sogno a cinque cerchi, assieme a tutti gli altri sogni che non si è fatta strappare dai bulli. Perché il destino di Alessandra - nata il 20 settembre 2000, quando un certo Domenico Fioravanti scriveva la storia conquistando l'oro nei 200 rana a Sydney 2000 (dopo quello centrato pochi giorni prima nei 100) - sembra essere intrecciato da sempre alla storia dei Giochi. Certamente lei ha già vinto e, con il suo esempio, aiuterà a vincere, attraverso lo sport, tanti altri coetanei.