Il momento magico: la busta vincente aperta da Bach. "Decisivo l'83% di consenso popolare"
Secondi che durarono un'eternità. Una risposta cercata nell'espressione del viso, nelle pieghe di quella busta che nascondeva la verità. La piccola Livia De Bon, 10 anni, giovane speranza del pattinaggio artistico svizzero, come ambasciatrice del messaggio tanto atteso e Thomas Bach, Presidente del Comitato Olimpico Internazionale, custode supremo del sogno: fu lui ad aprire e a svelarne il contenuto, schiudendo le porte del futuro a una Nazione intera. (Foto Pagliaricci GMT Sport)
L'immagine è scolpita nella storia, come l'esultanza successiva. Il numero uno del movimento a cinque cerchi dopo l'atto decisivo commentò l'assegnazione dei Giochi Invernali del 2026 a Milano Cortina offrendo la sua eloquente chiave di lettura. "Mi congratulo con Milano-Cortina per la vittoria. Per il CIO è un grande giorno perché a organizzare le Olimpiadi del 2026 sarà una nazione con grandi tradizioni sportive, che avrà un grande sostegno popolare, che darà centralità alla sostenibilità e alla legacy degli impianti. Sulla vittoria ha pesato oltre l'83% di consenso popolare, a fronte del 55% della Svezia", questa la verità rilanciata nella pancia dello Swiss Tech Center di Losanna, pochi istanti dopo l'annuncio decisivo. "Il CIO vuole ringraziare entrambe le candidate per l'eccellente lavoro svolto durante tutto il percorso. Entrambe le candidature erano pienamente in linea con le riforme dell'Agenda 2020, con il piano di sviluppo e la legacy dei Giochi"