Il 21 marzo Giornata della Memoria: CONI insieme a Libera per ricordare le vittime innocenti delle mafie
Il mondo dello sport scende in campo con Libera in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. CONI e Libera fanno squadra in occasione prossimo 21 marzo, per la XXVI Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie promossa da Libera, diventata nel 2017 legge dello Stato.
Insieme ai familiari delle vittime, al mondo della cultura, alla rete associativa, anche gli atleti onoreranno l’impegno a non dimenticare chi ha speso la propria vita nella lotta contro il crimine organizzato.
Molte federazioni e realtà sportive di promozione sociale vestiranno nel week end sportivo del 19-21 marzo una maglia simbolica con la scritta per ricordare più di 1000 nomi di vittime innocenti delle mafie, semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perché, con rigore, hanno compiuto il loro dovere.
Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha sottolineato il significato dell'adesione da parte dell'Ente e del mondo sportivo:
“Un cambiamento vero, non un semplice adattamento, è possibile solo attraverso una profonda consapevolezza dei mali che ci affliggono e una generale assunzione di responsabilità nel contrastarli. Solo dalla costruzione di un bene davvero comune può scaturire un’epoca di pace, giustizia e libertà universali. In questa prospettiva – ha dichiarato Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera si colloca la significativa partecipazione del CONI e il mondo dello sport alla “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” indetta da Libera. Lo sport – quando si coniuga all’etica e alla responsabilità – può essere per i giovani uno straordinario veicolo di crescita umana e culturale, e da sempre i giovani costituiscono la parte più cospicua e attiva del “popolo” di Libera. Ecco allora che questo 21 marzo ci chiede più che mai di fare della memoria del sangue del dolore provocati dalle mafie un impegno a costruire ponti per il futuro. Sono queste le infrastrutture etiche, sociali e culturali di cui ha bisogno il nostro Paese per inaugurare una stagione di prosperità e vincere la 'partita' più importante: quella le cui regole sono stabilite dalla nostra Costituzione, carta e “carne” dei nostri valori fondamentali".