Ginnastica: Menichelli incanta il mondo, oro al corpo libero
Mezzo secolo fa, il 22 ottobre 1964, Franco Menichelli regalava all’Italia l’ottava medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Tokyo. Il ginnasta romano, originario del popolare quartiere Portuense, si presenta in Giappone con grandi aspettative, in virtù del doppio bronzo conquistato quattro anni prima a Roma nel corpo libero e nel concorso a squadre, oltre al Mondiale di Praga del 1962 e al doppio successo continentale conseguito in Lussemburgo nel 1961 e a Belgrado nel 1963 sempre nel corpo libero.
La prova individuale inizia con la specialità preferita dal ginnasta azzurro. Il sovietico Victor Lisitsky ed il giapponese Yukio Endo terminano la prova a pari merito con il punteggio di 19,350. Menichelli esegue nuovamente l’esercizio che ha strabiliato nella prova a squadre, con leggerezza ed eleganza, in un silenzio quasi religioso da parte del pubblico. Il verdetto della giuria è a suo nettissimo favore: 19,450. Menichelli è campione olimpico. Era dal 1932 che l’Italia non conquistava una medaglia d’oro nella ginnastica. L’azzurro, mai domo, conquisterà l’argento negli anelli, preceduto dal giapponese Hayata Takuji e il bronzo nelle parallele, quando nessuno proprio ci sperava, premiando così gli sforzi di un autentico erede di un’antica e nobile tradizione della scuola italiana.