Gabriele Rossetti vince la Coppa del Mondo di skeet
La Coppa del Mondo di Skeet Maschile è italiana. Gabriele Rossetti si è aggiudicato il trofeo di cristallo vincendo a Nicosia la finale della specialità superando anche il pluricampione olimpico statunitense Vincent Hancock.
Una rincorsa lunga quella del ventenne di Ponte Buggianese in provincia di Pistoia. Il portacolori della Polizia di Stato, figlio d’arte di Bruno Mario bronzo ai Giochi Olimpici di Barcellona 1992, ha iniziato quasi perfetto con 74 centri su 75 eseguito ieri. Oggi nella seconda parte della qualifica ha totalizzato un buon 48 piattelli. Così è arrivato nei primi sei in semifinale con il totale di 122/125. Gabriele ha avuto la consapevolezza di dover dare il massimo per poter sperare di rimanere tra i tiratori di altissimo livello, come Hancock o il francese Anthony Terras, medaglia di bronzo ai Giochi di Pechino 2008 e due volte medaglia d’argento ai Mondiali di Granada 2014 e quest’anno a Lonato. Proprio sulla scorta dell’esperienza agli ultimi mondiali, in cui salì sul podio mettendosi al collo un preziosissimo bronzo, in questa semifinale Rossetti si è concesso un solo errore e con 15/16 ha strappato il secondo pass per accedere al medal match con Hancock, perfetto con 16/16.
“Volevo fare il medal match con Hancock, me lo ero prefissato dal Mondiale di Lonato – ha spiegato Rossetti – Quando ho centrato l’obiettivo mi sono detto: adesso mi diverto, vediamo se riesco a battere il più forte. Per mia fortuna è andata proprio così”. A decretare la vittoria dell’italiano, perfetto nello scontro a due con 16/16, è stato l’errore in cui l’oro di Pechino 2008 e Londra 2012 è inciampato nella seconda pedana.
“E’ stato un anno grandioso in cui ho lavorato tanto. Il passaggio dalle gare Junior a quelle Senior non è stato traumatico. Per me i piattelli sono tutti uguali. Certo, sparare per una Finale di Coppa del Mondo un po’ più di peso sulle canne te lo mette, però cerco di fare tutto con la stessa tranquillità. Ora un po’ di riposo, ma poi torno al lavoro per il prossimo anno. Chissà che magari possa riuscire a realizzate il mio più grande sogno! Intanto ringrazio mio padre Bruno dal quel ho ereditato passione e talento per questo sport, il mio CT Andrea Benelli che mi ha dato la possibilità di dimostrare il mio valore e la Federazione e l’amministrazione della Polizia di Stato che, insieme ai miei Sponsor, mi sostengono quotidianamente”.
Aumentano così i cimeli in famiglia. Gabriele a soli venti anni ha conquistato la stessa Coppa di Cristallo che il padre Bruno centrò nel 1989 a Monaco all’età di ventinove e solo tre anni prima del podio olimpico.
Occasione mancata, invece, per Valerio Luchini, carabiniere romano medaglia d’oro ai Giochi Europei di quest’anno a Baku (AZE), che dopo aver centrato l’ingresso in semifinale con 121/125, con il successivo 13/16, punteggio che non rende merito al suo talento, non è salito oltre la sesta piazza. Settimo Riccardo Filippelli, pistoiese portacolori dell’Esercito, con il totale di 120/125.
Soddisfatto il Direttore Tecnico Andrea Benelli “Abbiamo preso l’oro con un ragazzo che sta crescendo rapidamente ed in maniera eccellente, ma anche il resto della squadra si è comportato benissimo. Su cinque qualificati, quattro sono entrati in semifinale ed uno l’ha sfiorata. Un risultato ottimo che chiude un anno altrettanto ottimo. Sto lavorando bene con tutti i miei ragazzi e le ragazze e mi stanno regalando grandi soddisfazioni”.